Negli ultimi due anni circa il 5% delle abitazioni private in Sicilia sono state realizzate con struttura in legno. E la tendenza vede in continua crescita la percentuale fin qui registrata. Gli esperti assicurano: il legno, grazie al forte sviluppo tecnologico ed al suo fondamentale ruolo nella protezione del clima quale “magazzino” naturale di CO2, vive oggi un nuovo successo come materiale da costruzione. Tra i requisiti: resistenza al sisma, leggerezza, velocità di realizzazione, comfort e qualità estetiche che lo rendono sempre più protagonista anche in ambiente urbano.
Focus sui Percorsi siciliani del legno a Cambiovita, Expo del sano vivere organizzato da Expo di Barbara Mirabella a Etnafiere, Belpasso (Ct), in collaborazione con Compagnia delle Opere Sicilia Orientale. Il workshop, organizzato da Mobius Formazione, Ordine e Fondazione Architetti della provincia di Catania, socio di CdO, e da Zeroabita con il patrocinio di INBAR, ha visto al tavolo dei relatori: Dario Antignano, Presidente INBAR di Catania; Eliana Calanni, Consulente Tecnico Zeroabita; Vincenzo La Manna, Amministratore Unico Mobius Formazione; Paola Pennisi, Presidente Fondazione Ordine Architetti PPC della Provincia di Catania; Giuseppe Scannella, Presidente OAPPC CT; Andrea Canducci, ingegnere – Prestazioni tecniche degli edifici in legno; Giuseppe Palanga, architetto, StudioDeda; Laura Navarra, ingegnere, Studio Panormus.
“Abbiamo voluto analizzare – spiega Vincenzo La Manna – le motivazioni sull’uso del legno strutturale, anche in Sicilia, illustrando esempi di realizzazioni presenti nella nostra Isola, sia nell’ambito dell’edilizia residenziale che di quella pubblica”.
“Utilizzare il legno lamellare significa non soltanto stare al passo con i tempi ma far bene all’ambiente – chiosa Laura Navarra – Il legno utilizzato proviene da foreste certificate PEFC in cui si programma l’abbattimento degli alberi più vecchi che scambiano meno ossigeno con l’ambiente piantumando quelli nuovi, a vantaggio dell’ecosistema. È un materiale più leggero del cemento armato e quindi più economico per adeguamenti sismici: il danno del sisma è direttamente proporzionale al peso delle strutture. In Sicilia e nel Sud Italia, questa tipologia costruttiva strutturale si sta pian piano diffondendo anche nel settore commerciale ed industriale”.
L’architetto Giuseppe Palanga evidenzia invece l’importanza del legno per la salvaguardia e il recupero del patrimonio storico e artistico siciliano. “In questo caso con l’integrazione e la realizzazione di componenti autoportanti, gli edifici si possono recuperare senza comprometterne le caratteristiche sia formali che strutturali”.
Il presidente e il direttore di CdO Sicilia Orientale, Salvatore Abate e Cristina Scuderi, aggiungono: “Cambiovita ci consente di mettere in evidenza il mondo ecosostenibile puntando l’attenzione su vari settori produttivi, da quello agricolo a quello edilizio”. Barbara Mirabella, presidente di Etnafiere, conclude: “Il nostro programma quest’anno è ricco di spunti importanti e strategici approfonditi con grande professionalità da un team di esperti che hanno voluto dare il loro contributo all’evento”.