Anche Palermo è stata sede delle iniziative organizzate dall’Anci in tutte le città capoluogo per illustrare la situazione reale dei comuni e le proposte dei sindaci per uscire dal tunnel della crisi con l’obiettivo di informare i cittadini.
I comuni, secondo i dati ANCI sono le Istituzioni che maggiormente stanno contribuendo al risanamento della finanza pubblica, a differenza di quanto fatto dallo Stato.
A Palermo, la conferenza stampa si è tenuta a Palazzo delle Aquile, presenti il Sindaco Leoluca Orlando e l’Assessore al Bilancio Luciano Abbonato. Nel corso dell’incontro con i giornalisti è stato diffuso un documento con le principali proposte di Anci al governo nazionale, un documento redatto da Ifel sulla contabilità nei municipi italiani e un opuscolo relativo ai “conti del Comune di Palermo dal 2007 al 2013”.
“Vogliamo denunciare con forza – ha detto il Sindaco Orlando – che il Comune non è un centro di spesa ma un luogo dove si erogano servizi essenziali, come la scuola, i servizi sociali, il trasporto pubblico, un luogo di produzione della ricchezza nazionale. Ricordo anche – ha proseguito il Sindaco – che la somma delle prime 14 città italiane è la produzione del 34% del prodotto interno lordo e nonostante questo la logica finanziaria degli ultimi anni porta a tagliare in maniera indiscriminata le risorse dei Comuni, intrappolati anche da una ragnatela di vincoli che prescindono dalla disponibilità finanziaria. Il Comune di Palermo oggi è finalmente diventato un esempio virtuoso, avendo approvato, tra i primi in Italia, il proprio bilancio di previsione in netto anticipo rispetto alla scadenza di legge. Siamo convinti che non si può più penalizzare un Comune impendendogli di spendere le risorse economiche che esistono e che sono disponibili. Altrimenti si continuerà a bloccare lo sviluppo. Ecco la ragione per la quale chiediamo al governo nazionale e al parlamento di avere rispetto per luoghi nei quali si misura la qualità della vita dei cittadini e dei Sindaci che oggi assumono il ruolo di esattori di tasse statali che appaiono odiose per le comunità.”
“Noi – conclude Leoluca Orlando – vogliamo essere liberi di investire le nostre disponibilità, in modo da rispondere in prima persona delle somme che riceviamo dai cittadini.”
“Per quanto riguarda il Comune di Palermo – conclude il Sindaco – ci sembra anomalo non poter riuscire a concludere operazioni a costo zero come il trasferimento del personale in esubero fra le aziende partecipate, oppure, pur avendo le risorse necessarie poter garantire la prosecuzione del rapporto lavorativo,non poter confermare i contratti a centinaia di dipendenti che svolgono servizi essenziali per la comunità.”
“Oggia siamo qui – ha detto l’Assessore al Bilancio, Luciano Abbonato – per denunciare il fatto che lo Stato da un lato ci toglie le risorse e dall’altro lato non ci dà la possibilità di operare secondo i principi di autonomia e di responsabilità e questo chiaramente ci mette nelle condizioni di non potere dare adeguate risposte alle richieste da parte della comunità. Questo è un tema su cui ci confrontiamo continuamente con gli altri comuni ed è arrivato il momento di dirlo chiaramente al Governo nazionale. Da qui l’idea di elaborare una serie di proposte e rivendicazioni che partono dal concetto che così non si può più continuare, perché si mette a rischio la tenuta delle istituzioni locali e la credibilità dello Stato.”