Nell’elegante cornice di Villa Malfitano Whitaker, di via Dante a Palermo, sono stati celebrati, ieri 13 giugno, tre importanti appuntamenti promossi da BIAS Gallery e WISH – World International Sicilian Heritage: la presentazione ufficiale del “Manifesto della Bellezza” a cura di Giuseppe Nuccio Iacono e Daniele Pavone, “Dodeca-Band“, l’esposizione personale di Rosa Mundi ed Ezio Cicciarella a cura di James Putnam e “Senso“, la mostra personale Andrea Pacanowski e Camilla Ancillotto. È intervenuto, con una visita lampo, il professor Vittorio Sgarbi che ha visionato e commentato le opere esposte.
Presenti, tra gli altri, i relatori della presentazione del Manifesto della Bellezza, Chiara Modica Donà dalle Rose, Presidente Bias e Wish, Gian Mauro Sales Pandolfini, direttore del dipartimento di antropologia culturale di Wish ed editor per Bias 2018, Giuseppe Nuccio Iacono e Daniele Pavone, entrambi ideatori e promotori del manifesto insieme ad Antonio Sortino Trono e Giancarlo Tribuni Silvestri, anch’essi presenti in sala. L’evento ha visto, per la prima volta, la partecipazione dell’artista Rosa Mundi che, però, non è intervenuta durante la presentazione.
«La bellezza non è un oggetto contemplativo – spiega Gian Mauro Sales Pandolfini – ma riguarda tutti i sensi: il vedere, il sentire, il toccare e altro, e si sofferma solo su un aspetto estetico, ma anche etico. La bellezza non è intesa solo nella sua accezione classica e di perfezione delle forme, ma anche nella sua “bruttezza” che ritroviamo, ad esempio, nel grottesco, nell’orrido e nella letteratura gotica, brutto, ma anche erotico e seducente. La bellezza è soprattutto uno strumento – conclude Gian Mauro Sales Pandolfini – con cui l’uomo impara a conoscere ed interpretare il mondo e sé stesso e attraverso il quale “sente il profumo di Dio”, ed ecco qui la pertinenza con la Bias».
“La Bellezza non è soltanto un concetto astratto ed idealista di natura prettamente etica ed estetica, ma anche un motore di risorse economiche che attraverso il recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturalistico, èin grado di creare ed alimentare occupazione e dunque benessere“. Questo è l’assunto che ha ispirato la stesura del “Manifesto della Bellezza per la Cultura, l’Arte, i Beni Culturali e il Paesaggio” che in queste settimane ha già raccolto centinaia di adesioni, anche illustri, nel mondo accademico, della cultura, dello spettacolo e dello sport e che intende rivolgersi innanzitutto alla politica in quanto diretta responsabile della gestione di questo patrimonio, ma altresì ai cittadini.
L’architetto Giuseppe Nuccio Iacono e il dottor Daniele Pavone hanno illustrato i progetti già in itinere e le ragioni che li hanno indotti a intraprendere questa iniziativa che, tra gli altri, ha raccolto anche il sostegno della Presidenza della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Catania (sede di Ragusa) e dell’Associazione Nazionale “Case Museo della Memoria“. Tra i firmatari illustri del Manifesto: il giornalista Paolo Borrometi, l’attore Roberto Nobile e il missionario di poesia Alessandro Quasimodo, figlio del celeberrimo Premio Nobel per la Letteratura Salvatore Quasimodo. A margine della presentazione, anche la presidentessa Chiara Modica Donà dalle Rose ha sottoscritto e firmato il Manifesto.
Al termine, si è svolta l’altra presentazione della mostra “Dodeca-Band | Act 1“, una personale di BIAS Gallery, curata da James Putnam e dedicata a Ezio Cicciarella e Rosa Mundi ed esposta sia nello spazio esterno della Fondazione Whitaker che nella Sala Biliardo. Il tema centrale è il dodecaedro, figura geometrica con 12 facce che, in senso più ampio e nella simbologia sacra (i 12 Apostoli) rappresenta l’immagine dell’Universo.
Al termine della visita alla mostra, è stata, infine, presentata “Senso“, la personale di Andrea Pacanowski e Camilla Ancillotto, caratterizzata dalle pitto-sculture interattive dell’Ancillotto (le opere sono realizzate con una tecnica particolare a “mosaico”, i cui tasselli a tre facce danno la possibilità di cambiare l’immagine semplicemente girando le facce del tassello) e dalle installazioni fotografiche luminose della Pacanowski che, nel loro connubio, creano un effetto mistico e onirico supportate dall’oscurità e della struttura a dedalo (labirinto) dello spazio espositivo. Presente all’inaugurazione di quest’ultima mostra anche il professor Vittorio Sgarbi, intervenuto brevemente prima di recarsi a Palazzo Abatellis per la sua Lectio Magistralis su Caravaggio.
A margine delle varie inaugurazioni, la presidentessa di Bias e Wish Chiara Modica Donà dalle Rose, ha annunciato il tema della prossima edizione 2020 della Bias: “The Game” (“Il Gioco“), il cui bando verrà presentato dopo una pausa di circa 4 mesi dal termine dell’attuale edizione. Per tutti gli aggiornamenti, è possibile consultare il sito www.bias.institute