lunedì, 25 Novembre 2024
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Bias: presentato a Villa Malfitano il Manifesto della Bellezza

Nell’elegante cornice di Villa Malfitano Whitaker, di via Dante a Palermo, sono stati celebrati, ieri 13 giugno, tre importanti appuntamenti promossi da BIAS Gallery e WISH – World International Sicilian Heritage: la presentazione ufficiale del “Manifesto della Bellezza” a cura di Giuseppe Nuccio Iacono e Daniele Pavone,Dodeca-Band“, l’esposizione personale di Rosa Mundi ed Ezio Cicciarella a cura di James Putnam e “Senso“, la mostra personale Andrea Pacanowski e Camilla Ancillotto. È intervenuto, con una visita lampo, il professor Vittorio Sgarbi che ha visionato e commentato le opere esposte.

I relatori della presentazione del Manifesto della Bellezza

Presenti, tra gli altri, i relatori della presentazione del Manifesto della BellezzaChiara Modica Donà dalle Rose, Presidente Bias e Wish, Gian Mauro Sales Pandolfini, direttore del dipartimento di antropologia culturale di Wish ed editor per Bias 2018, Giuseppe Nuccio Iacono e  Daniele Pavone, entrambi ideatori e promotori del manifesto insieme ad Antonio Sortino Trono e Giancarlo Tribuni Silvestri, anch’essi presenti in sala. L’evento ha visto, per la prima volta, la partecipazione dell’artista Rosa Mundi che, però, non è intervenuta durante la presentazione.

«La bellezza non è un oggetto contemplativo – spiega Gian Mauro Sales Pandolfini – ma riguarda tutti i sensi: il vedere, il sentire, il toccare e altro, e si sofferma solo su un aspetto estetico, ma anche etico. La bellezza non è intesa solo nella sua accezione classica e di perfezione delle forme, ma anche nella sua “bruttezza” che ritroviamo, ad esempio, nel grottesco, nell’orrido e nella letteratura gotica, brutto, ma anche erotico e seducente. La bellezza è soprattutto uno strumento – conclude Gian Mauro Sales Pandolfini – con cui l’uomo impara a conoscere ed interpretare il mondo e sé stesso e attraverso il quale “sente il profumo di Dio”, ed ecco qui la pertinenza con la Bias».

Particolare della sede della Fondazione Whitaker presso Villa Malfitano

La Bellezza non è soltanto un concetto astratto ed idealista di natura prettamente etica ed estetica, ma anche un motore di risorse economiche che attraverso il recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturalistico, èin grado di creare ed alimentare occupazione e dunque benessere“. Questo è l’assunto che ha ispirato la stesura del “Manifesto della Bellezza per la Cultura, l’Arte, i Beni Culturali e il Paesaggio” che in queste settimane ha già raccolto centinaia di adesioni, anche illustri, nel mondo accademico, della cultura, dello spettacolo e dello sport e che intende rivolgersi innanzitutto alla politica in quanto diretta responsabile della gestione di questo patrimonio, ma altresì ai cittadini.

Particolare della sede della Fondazione Whitaker presso Villa Malfitano
Vista esterna della sede della Fondazione Whitaker

L’architetto Giuseppe Nuccio Iacono e il dottor Daniele Pavone hanno illustrato i progetti già in itinere e le ragioni che li hanno indotti a intraprendere questa iniziativa che, tra gli altri, ha raccolto anche il sostegno della Presidenza della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Catania (sede di Ragusa) e dell’Associazione Nazionale “Case Museo della Memoria“. Tra i firmatari illustri del Manifesto: il giornalista Paolo Borrometi, l’attore Roberto Nobile e il missionario di poesia Alessandro Quasimodo, figlio del celeberrimo Premio Nobel per la Letteratura Salvatore Quasimodo. A margine della presentazione, anche la presidentessa Chiara Modica Donà dalle Rose ha sottoscritto e firmato il Manifesto.

Opera presente presso la Fondazione Whitaker inserita nella Bias

Al termine, si è svolta l’altra presentazione della mostra “Dodeca-Band | Act 1“, una personale di BIAS Gallery, curata da James Putnam e dedicata a Ezio Cicciarella e Rosa Mundi ed esposta sia nello spazio esterno della Fondazione Whitaker che nella Sala Biliardo. Il tema centrale è il dodecaedro, figura geometrica con 12 facce che, in senso più ampio e nella simbologia sacra (i 12 Apostoli) rappresenta l’immagine dell’Universo.

Il professor Vittorio Sgarbi osserva una delle opere inserite nel percorso Bias
Il professor Vittorio Sgarbi osserva una delle opere inserite nel percorso Bias

Al termine della visita alla mostra, è stata, infine, presentata “Senso“, la personale di Andrea Pacanowski e Camilla Ancillotto, caratterizzata dalle pitto-sculture interattive dell’Ancillotto (le opere sono realizzate con una tecnica particolare a “mosaico”, i cui tasselli a tre facce danno la possibilità di cambiare l’immagine semplicemente girando le facce del tassello) e dalle installazioni fotografiche luminose della Pacanowski che, nel loro connubio, creano un effetto mistico e onirico supportate dall’oscurità e della struttura a dedalo (labirinto) dello spazio espositivo. Presente all’inaugurazione di quest’ultima mostra anche il professor Vittorio Sgarbi, intervenuto brevemente prima di recarsi a Palazzo Abatellis per la sua Lectio Magistralis su Caravaggio.

La contessa Chiara Modica Donà dalle Rose, annuncia nella Sala Biliardo il tema della nuova edizione Bias 2020

A margine delle varie inaugurazioni, la presidentessa di Bias e Wish Chiara Modica Donà dalle Rose, ha annunciato il tema della prossima edizione 2020 della Bias: “The Game” (“Il Gioco“), il cui bando verrà presentato dopo una pausa di circa 4 mesi dal termine dell’attuale edizione. Per tutti gli aggiornamenti, è possibile consultare il sito www.bias.institute

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