venerdì, 24 Gennaio 2025
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Beni culturali, rinvenuto ad Ognina il relitto di un’antica nave. Apre in notturna la Neapolis

Siracusa. Eccezionale rinvenimento da parte della Soprintendenza del Mare di un sito archeologico sommerso nel fondale marino antistante Ognina. E’ stata individuata una nave oneraria, ovvero un’imbarcazione adibita a traffici commerciali, contenente un ingente carico di ceramiche da mensa di epoca tardo antica.

L’importante scoperta è avvenuta nel corso di alcune immersioni subacquee di esplorazione e documentazione storica autorizzate e coordinate dalla Sopmare ed effettuate dai subacquei altofondalisti Fabio Portella e Stefano Gualtieri, con il contributo dell’associazione Capo Murro Diving Center di Siracusa.

Il relitto – che è stato rinvenuto al largo di Ognina ad una profondità di circa 75 metri – si trova posizionato in un vasto areale caratterizzato da un fondale prevalentemente pianeggiante costituito da sabbia mista a fanghiglia.

Abbiamo disposto e coordinato il recupero di due reperti individuati dall’archeologo della Soprintendenza del Mare, Fabrizio Sgroi – dice la Soprintendente Valeria Li Vigni – quali elementi diagnostici del carico del relitto sulla scorta di una sommaria descrizione degli scopritori. I due reperti, che presentano notevoli incrostazioni, consistono in una ciotola a doppio manico con coperchio e in una brocca a forma di campana. La Sopmare svolge da anni un lavoro capillare di sensibilizzazione e di collaborazione con i diving che ha fornito risultati sempre più incoraggianti e in costante evoluzione. A breve procederemo con la definizione di un rilievo sistematico del relitto per studiarlo più approfonditamente”.

La collaborazione dei diving nell’individuazione del relitto – sottolinea l’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – testimonia la bontà e l’efficacia di una politica di costante sensibilizzazione e promozione verso il territorio e l’enorme ricchezza sommersa. Occorre sempre più lavorare perché vi sia una presa di coscienza, sempre più generalizzata e diffusa, della necessità di tutelare il patrimonio identitario e valorizzare le nostre ricchezze che sono alla base di uno sviluppo culturale ed economico capace di contribuire a far crescere, peraltro, un’offerta sempre più qualificata”.

I due reperti che rappresentano espressione di una ceramica da mensa priva di colore (acroma), farebbero pensare ad un insieme di ceramiche di origine africana databili intorno al IV sec d.C.; va valutata, però, la possibilità che si tratti di una produzione locale di ceramiche da mensa, cosa che sarebbe attestata da fornaci presenti nel siracusano intorno al VI sec d.C.

La brocchetta monoansata rappresentava un bollitore a forma di campana e fondo convesso da posizionare sulla brace con la funzione di riscaldare i liquidi; un centro di fabbricazione di questa particolare forma, che presenta forti influssi bizantini, è stato riscontrato in Africa del Nord, in Tripolitania e in Tunisia.

La ciotola con coperchio ha forma emisferica e un piccolo piede sul quale si innestano due anse probabilmente decorate ma fortemente corrose dalla lunga permanenza a mare. Il coperchio presenta una presa a bottone piuttosto rozza.

La localizzazione pone il relitto lungo la direttrice di uno dei due cavi elettrici che, nel 1912, sono stati messi in posa sul fondale dalla ditta Pirelli su commissione del Governo italiano per collegare la Sicilia alla Libia con i due rispettivi approdi finali a Tripoli e Bengasi.

Restiamo a Siracusa. Da sabato 18 luglio prende il via il ciclo di visite serali a tutta l’area monumentale della Neapolis. I siti aperti, dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22), sono, quindi: Teatro Greco, Orecchio di Dionisio, Grotta dei Cordari, Ara di Ierone e Anfiteatro romano.

Già nelle scorse settimane durante una visita al Parco archeologico di Siracusa ho avuto modo di convividere l’idea di aprire la Neapolis durante le ore notturne. Oltre alla bellezza e alla suggestione che offrono le antiche vestigia alla luce della luna – dice l’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – occorre fare una valutazione in termini di incremento del flusso di visitatori: Siracusa e la sua provincia sono, infatti, località frequentate da un turismo che ama coniugare mare e cultura. Aprire i luoghi della cultura durante le ore serali significa incrementare un segmento che diversamente rimarrebbe scoperto. E’ mia intenzione far si che, dove possibile, sempre più gli orari di apertura dei luoghi della cultura vadano incontro alle esigenze rilevate dai visitatori”.

Le date fissate per l’apertura serale saranno per il mese di luglio: 18, 22 e 26 – per il mese di agosto: 2, 10, 11, 12, 13, 14, 19, 23. Parte dei monumenti sono illuminati grazie alla collaborazione della Fondazione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico.

Il costo dei biglietti rimane lo stesso fissato per le visite diurne, ovvero 10 euro intero e 5 euro ridotto. Domenica 2 agosto ingresso gratuito in quanto prima domenica del mese.

Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni previste dal contenimento dell’emergenza Covid è necessario effettuare la prenotazione on-line attraverso l’App Youline, al sito https://youline.eu/laculturariparte.html, o direttamente su www.aditusculture.com

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