lunedì, 23 Dicembre 2024
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Beni confiscati. 70 appartamenti e 44 beni per associazioni assegnati

Con la conclusione, ieri a seguito di alcuni sorteggi fra coloro che erano arrivati a pari punteggio, delle procedure di individuazione degli assegnatari di 5 fra appartamenti e ville, si sono concluse le operazioni relative al bando che il Comune aveva emesso a novembre scorso per consegnare ad enti non profit diversi beni immobili confiscati alla mafia.

Con questo bando sono stati in totale 36 i beni assegnati (14 magazzini, 8 appartamenti, 8 uffici e 6 ville). Si tratta della più cospicua assegnazione simultanea di beni da parte di un Comune a seguito di bando pubblico.

Salgono così a 44 i beni, inclusi i terreni, che l’Amministrazione comunale, tramite avviso pubblico, ha assegnato negli ultimi anni e a questi si aggiungono 70 appartamenti destinati a famiglie che si trovavano in situazioni di emergenza abitativa.
“Negli ultimi tre anni – afferma l’Assessore Luciano Abbonato – questa Amministrazione ha imposto un radicale cambio di rotta, mettendo a disposizione della città un vasto patrimonio immobiliare.
Ai beni consegnati o in via di assegnazione a famiglie e associazioni, infatti, vanno aggiunti tutti quei beni assunti al patrimonio comunale e che già sono utilizzati o presto saranno utilizzati per attività dell’Amministrazione – come le scuole o il nuovo comando della Polizia Municipale – migliorando i servizi ed abbattendo i costi.”
Annunciando per i prossimi giorni una iniziativa che vedrà coinvolte le associazioni assegnatarie dei beni con quest’ultimo bando, il Sindaco ha affermato che “oggi stiamo rendendo onore alla legge Rognoni-La Torre, che negli anni è stata uno straordinario strumento di lotta alla mafia perché del crimine e dei criminali ha intaccato i patrimonio e la possibilità di essere presenti nel territorio.
Grazie a questi beni si potranno realizzare comunità, servizi, sportelli per il cittadino, attività culturali. Un’ampia gamma di progetti che dimostrano come la lotta alla mafia non sia solo un fatto di legalità formale ma anche di rifiuto di ogni forma di violena e strumento per creare vere occasioni di sviluppo sociale della nostra città.
Per altro – conclude Orlando – il lavoro di assegnazione e le opportunità per le associazioni non-profit non si fermano oggi. Avevamo previsto che la graduatoria scaturente dal bando rimanesse in vita per due anni e quindi a coloro che sono risultati idonei ma non assegnatari verrà data l’opportunità di aver assegnati altri beni analoghi a quelli che avevano indicato e compatibili con i progetti presentati.”
Entro alcune settimane il Comune pubblicherà un nuovo bando per l’assegnazione di terreni confiscati alla mafia, sempre da destinare ad attività non profit di tipo sociale, culturale o ambientale.
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