Dal 1 giugno la società privata Eco-ambiente non tratterà più i rifiuti dei comuni della provincia a Bellolampo, dopo numerose riunioni a cui ha partecipato l’assessore all’Ambiente Giusto Catania e l’amministratore unico di Rap, Giuseppe Norata, la vicenda si è sbloccata positivamente grazie alla collaborazione istituzionale con SRR, Città metropolitana e Assessorato regionale all’Energia.
Il Comune di Palermo, con la sua partecipata Rap, ha chiesto ed ottenuto di subentrare alla società privata, visto che l’ordinanza del Presidente della Regione, che ha imposto la presenza di Ecoambiente a Bellolampo, scadrà il 31 maggio.
Non ci sarà, nella fase di passaggio da Ecomabiente a Rap, alcuna crisi dei rifiuti nella provincia di Palermo grazie alla disponibilità di Rap che tratterà, nel proprio impianto di TMB, 100 tonnellate di rifiuti al giorno provenienti dai Comuni della provincia di Palermo.
Dopo la breve fase di transizione (circa tre mesi), determinata dai tempi di gara per l’acquisizione di un impianto mobile e dalle procedure di fuoriuscita di Ecoambiente, Rap tornerà ad essere l’unico soggetto che opererà a Bellolampo.
«Una scelta strategica per la città– affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore all’Ambiente Giusto Catania – attraverso la quale si continua a ribadire la volontà di salvaguardare il carattere pubblico dell’intero ciclo dei rifiuti».
Per l’amministratore unico di Rap Giuseppe Norata: «l’azienda dimostra sempre più di prepararsi a diventare in futuro il gestore del ciclo dei rifiuti in tutta la provincia di Palermo, smentendo definitivamente tutti i profeti di sventura».
Commenta la decisione, che vede la Rap subentrare a una società privata nella gestione dei rifiuti ai Comuni della provincia di Palermo, anche l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon: « Abbiamo messo a posto un altro tassello nel processo di normalizzazione della gestione dei rifiuti in Sicilia. Seguiranno nuove fasi per uscire da un’emergenza perenne nel rispetto della linea politica stabilita dal governo Musumeci che intende riequilibrare il rapporto tra pubblico e privato nel settore.»
«È il risultato di un lungo lavoro andato avanti per mesi – spiega Pierobon – che ha visto seduti intorno al tavolo tecnico creato in assessorato tutti i soggetti interessati: dipartimento, Comune di Palermo, Rap, SRR, ex Provincia, per discutere della non semplice questione della titolarità delle aree, della sesta vasca in esaurimento e delle strategie da adottare anche in vista dei lavori da avviare alla settima vasca. Nei giorni scorsi il dipartimento Acque e rifiuti diretto da Salvo Cocina ha definito gli ultimi adempimenti per garantire il servizio ai cittadini dei comuni del palermitano.
Il gestore dell’impianto privato continuerà la propria attività fino al 31 maggio. Poi la Rap dovrà sostituirla nelle attività dotandosi di un altro impianto di trattamento Tmb per far fronte ai fabbisogno del territorio palermitano. Nelle more che venga espletata la procedura, che dovrebbe risolversi nell’arco di tre mesi, i comuni più a ovest verranno dirottati verso la piattaforma di trasferenza di Alcamo più vicina geograficamente, mentre gli altri enti della provincia saranno accolti dalla stessa Rap per un totale di 100 tonnellate al giorno».
Quindi Pierobon conclude:“Abbiamo lavorato a lungo confrontandoci su tutti gli aspetti, in sintonia col Comune, pungolando di continuo tutti per arrivare al risultato entro maggio, nel rispetto della linea strategica stabilita da questo Governo che rimette al centro l’interesse pubblico”.