Il titolo del Giro di Sicilia abbandona l’isola e vola verso il Lazio con la vittoria dell’equipaggio formato da Giuseppe Bottini e Sara Di Giovanni che conquistano il primo posto del XXVI Giro succedendo a Giovanni Moceri che lo scorso anno aveva stravinto la venticinquesima edizione. Bottini, del Circolo Pontino della Manovella, è stato il più regolare in prova vincendo la prima e l’ultima tappa come primo assoluto, un vantaggio che poi ha garantito al driver di Frosinone di accumulare un consistente vantaggio utile a portare la sua Lancia Aurelia B20 del 1958 alla vittoria. Gli altri due gradini del podio vengono completati da due equipaggi del Veteran Car Club Panormus, organizzatore del Giro di Sicilia (manifestazione ASI – FIVA): al secondo posto, infatti, si piazza l’affiatato equipaggio formato da Stefano Ceraulo e Marilena Sireci, che hanno dato battaglia fino alla fine alla vettura di Bottini, a bordo della loro Porsche 911E del 1969. Sul terzo gradino del podio sale Francesco Cocorullo con Olga Laviosa che hanno partecipato al Giro di Sicilia con un’Alfa Romeo Gt Junior 1300 del 1971. Oltre il podio, però, è da segnalare la grandissima presenza di pubblico che ha accompagnato il passaggio delle oltre 160 vetture del “Museo Viaggiante” del Giro di Sicilia lungo tutto il periplo dell’isola. Vere e proprie folle hanno accolto gli equipaggi soprattutto ad Alcamo, Modica, Ragusa, Caltagirone, Piazza Armerina e, nell’ultima tappa sulle Madonie, Sperlinga, Gangi e Castelbuono prima di chiudere nello splendido scenario Arabo-Normanno di Cefalù e, infine, sotto le mitiche tribune di Floriopoli, regno della Targa Florio. Per la partenza di giovedì scorso a Palermo, invece, erano stati registrati più di 6000 visitatori che hanno ammirato il paddok vintage allestito nel salotto di viale della Libertà a ridosso del teatro Politeama approfittando bel bel tempo nel giorno della Festa della Repubblica. “Un successo sotto tutti i punti di vista che ha premiato gli sforzi fatti in un anno da tutto lo staff e ci stimola a fare ancora meglio per la prossima edizione – dice a fine manifestazione il presidente del VCC Panormus Nino Auccello – l’accoglienza dei comuni e l’affetto della gente, oltre che l’indiscutibile valore storico e sportivo della gara, sono elementi che confermano quanto faccia parte del dna siciliano l’amore per i motori”.
Le foto: in copertina, la Lancia Aurelia B20 del 1958 con dentro il team Bottini-Di Giovanni; dentro l’articolo, il XXVI Giro di Sicilia a Piazza Armerina.