Milano 21.12.2020 – 94 anni di innata simpatia ed un immenso amore per l’Automobilismo sportivo ed in particolare per l’Autodromo di Monza. Romolo Tavoni, classe 1926, nato a Casinalbo, in provincia di Modena, è morto oggi circondato dall’affetto dei suoi cari, lasciando una traccia indelebile del suo passaggio terreno e segnando un’epopea altrettando indelebile, vissuta in quella degli anni romantici, quanto pericolosi, della storia delle gare automobilistiche.
E’ stato braccio destro di Enzo Ferrari dal 1950 al 1961, ed ha ricoperto il ruolo di Direttore Sportivo dal 1957 al 1961, anno in cui l’americano Phil Hill, con il quale lo vediamo ritratto in una foto d’archivio, vinse al volante della 156 F1, il Titolo di Campione del Mondo Conduttori.
Tavoni ha vissuto negli anni in cui la Scuderia di Maranello, grazie a piloti del calibro di Juan Manuel Fangio, gettava le basi per quella che sarebbe diventata poi una vera leggenda, un marchio mitico e rappresentante, di diritto, l’Italia Style nel mondo. I suoi occhi hanno vissuto anche le tragedie di Luigi Musso, deceduto nel corso del GP di Francia 1958 e di Peter Collins deceduto nello stesso anno, durante il GP di Germania; la morte di Alfonso De Portago a Giudizzolo durante la Millemiglia del 1957, l’immane tragedia di Wolfgang Von Trips a Monza nel 1961 ed il rogo che avvolse Lorenzo Bandini a Montecarlo nel 1967
Romolo Tavoni, a causa del suo carattere schietto e poco avvezzo ai compromessi, abbandonò la Scuderia di Maranello agli inizi degli anni ’70 e si dedicò quindi, in pianta stabile, alla Direzione dell’Autodromo di Monza, dando impulso determinante alla crescita di tanti giovani, venuti fuori dalla Formule minori ed in particolare dalla Formula Junior che, ancor oggi, vive sull’Autodromo grazie alla sua caparbietà.
Anche in Sicilia, come ricordato oggi sulla pagina Facebook dell’Ente Autonomo Auodromo di Pergusa, ha lasciato un grande rimpianto nell’Isola, in particolare per le sue tante presenze al Rally di Proserpina e per la collaborazione prestata, alla fine degli anni ’80, perchè coinvolto dall’allora Presidente dell’Ente Nino Gagliano, a collaborare nell’organizzazione del GP di F3000.