Giarre 25.06.2019 – Tre giorni intesi per i 160 verificati tra le vetture moderne e per i 37 verificati tra le storiche, nella 21^ edizione della Giarre-Montesalice-Milo cronoscalata valida per il TIVM (Trofeo Italiano Velocità Montagna), per il Campionato Italiano “le Bicilindriche” e per il Campionato Siciliano riservato alla vetture, appunto, moderne e così alle storiche.
Grandi sforzi da parte dell’organizzazione nata dal connubio tra la Scuderia Giarre Corse, capitanata dal pilota Orazio Maccarrone e l’ACI Acireale guidato da Angelo Pennisi.
Ottima la scelta, a nostro avviso, dell’ubicazione della sede della verifiche tecnico-sportive, fissate nei locali della Concessionaria Automobilistica Caltabiano, collocata proprio nella rotonda dello svincolo autostradale di Giarre.
Al sabato mattina i piloti si sono puntualmente presentati alle otto del mattina sul percorso di gara e si sono posti agli ordine del giovane Direttore di Gara Fabrizio Fioravanti Perri che ha sostituito, a causa di un infortunio, l’esperto Lucio Bonasera, al quale era stata affidato, alla vigilia, il timone dell’importante manifestazione.
Si è subito compreso che il pubblico avrebbero assistito ad uno spettacolo di respiro internazionale, visto il potenziale umano e le risorse tecnica presenti sul percorso di gara, grazie alla passione ed alla preparazione dei driver giunti un po’ da ogni parte della Sicilia e da oltre Stretto, benché giustamente e comprensibilmente sacrificato in zone ben delimitate e vigilate dagli inflessibili, ma sempre cortesi, Carabinieri coadiuvati dalla Protezione Civile e dai Vigili Urbani di Milo.
A fine gara, dopo una prima manche incerta, ad un certo punto, turbata da una improvvisa folata di vento che ha portato, proprio mentre saliva al Renault Clio Cup di Ignazio Amato (AC Festina lente), alla fine vincitore della Classe RS Plus 2.0, una sottile, quanto pericolosa, pioggerillina.
Ha trionfato il giarrese Luca Caruso (Ateneo) che al volante della sia Osella PA 2000 – Honda, il quale ha staccato di circa 20” l’inossidabile Giovanni Cassibba (Catania Corse) al volante della Osella PA 30 Zytek; terzo posto per Franco Caruso (Ateneo) con la F.Gloria C8P Evo Kawasakial, quarto posto per la Osella PA 21 Jr Suzuki di Samuele Cassibba (Catania Corse), quinto Salvatore Reina (Trapani Corse) con la Elia Avrio Suzuki ST09, sesto, sempre con una Elia Avrio Suzuki Turi Caruso (Catania Corse); settimo Giuseppe Di Marco con la Osella PA20 BMW, ottavo Ivan Tusisco (Catania Corse) con la Renault Clio Cup, nono posto per Giovanni Carfì (MT Nisseno) con la Formula Renault Tatuus, decimo Roberto Gariffo con la Radical SR4 Suzuki.
Tra le Bicilindriche di casa Fiat, che partecipavano al Campionato Italiano, ha prevalso il brontese Andrea Currenti (Vesuvio Corse).
Tra le storiche che per regolamento non hanno una classifica assoluta, ha comunque fatto segnare il miglio tempo Antonio Piazza (Armanno Corse) che con la sua Lucchini Sp90 Alfa Romeo, coglie la prima vittoria assoluta in carriera; secondo posto per la Pagnaucci BMW di Andrea Barbaccia (ASPAS), sul terzo gradino del podio la Fiat 128 di Salvatore Caristi (Phoenix).
Tornato alle gare dopo un intervento eseguito a Catania dall’equipe del dott. Antonino Scolaro, il monrealese, residente nella frazione di Giacalone, Natale Giordano (AC Festina lente) nella prima manche, dopo una nottata travagliata passata a ripristinare le forcella della cambio spezzatasi durante le prove del sabato, è stato nuovamente afflitto da un diverso problema sempre al cambio che non gli ha consentito di effettuare la seconda manche e di cogliere la giusta vittoria in Classe e probabilmente un posto tra i primi dieci della classifica assoluta. Per Natale c’è comunque la certezza di essere ancora all’altezza di guidare al limite la sua Fiat X1/9 e la consapevolezza di poter tornare a fare nuovamente bene, a cominciare dalla prossima Monti Iblei, in calendario pet il 1 settembre.
Capitolo a parte meriterebbe l’incredibile scontro frontale, avete letto bene, scontro frontale accaduto nel corso della seconda manche di gara, tra la Peugeot 106 di Angelo Guzzetta (Project Team)) e la Peugeot 205 di Andrea Russo Baracca (Giarre Corse), dovuto probabilmente ad un errore di un Commissario di Percorso, ma del quale preferiamo, non avendo potuto raccogliere fonti certe, sorvolare per riparlarne quando i fatti, una volta accertati, verranno resi ufficialmente noti.
Resta comunque il rammarico di aver assistito alla tragica distruzione di due auto di valore e sopratutto di aver verificato che i due piloti hanno riportato alcune fratture che non li mettono certo in pericolo di vita ma che li terranno lontani dai campi di gara per qualche tempo.
Su quanto accaduto, ne siamo certi, una riflessione, da parte degli Organizzatori, del Direttore di Gara ed anche in particolare dalla Delegazione Regionale di ACI sport, guidata da Armando Battaglia, andrà sicuramente fatta.
Nella foto di Claudia Scavone: il vincitore Luca Caruso.