Sciacca (AG) 13.11.2019 – Una notizia diffusa oggi dall’emittente saccense “Radio Monte Kronio” coglie di sorpresa il mondo dell’automobilismo sportivo siciliano ed in particolare quello riconducibile agli Autoslalom, disciplina spettacolare, classificata dall’ACI Sport come di “abilità alla guida”: lo Slalom Sciacca Terme chiude i battenti.
La notizia, dicevamo, è stata diffusa oggi e, a dettagliare le motivazioni (con molta eleganza, visto che non ha attaccato l’Amministrazione Comunale, ma anzi l’ha ringraziata per il supporto logistico prestato), il Presidente della Sciacca Corse Pierpaolo Cravotta. “Il mio non è un attacco alla Politica – ha detto il Presidente – ma alla burocrazia Comunale che, con i suoi mille cavilli, ci ha impedito di proseguire il cammino intrapreso sei anni fa. Credo – ha proseguito Cravotta – che i burocrati siano poco interessati allo sport in genere ed in particolare non hanno ben compreso la validità della disciplina automobilistica autoslalom”.
La manifestazione, nei sei anni precedenti, è stata intitolata alla memoria di Pasquale Tacci, pilota originario di Sciacca che si cimentò, tra gli anni ’50 e gli anni ’60, con un certo successo, nelle cronoscalate e, a tal proposito, sempre il Presidente della Sciacca Corse Pierpaolo Cravotta, ha detto: “Molte Scuderie ci hanno contattati al fine di far vivere ancora il Memorial Pasquale Tacci e tra queste ce n’è una in particolare che organizza un Autoslalom, la quale vorrebbe inserirlo nell’ambito della sua premiazione di fine gara”.
Lo Slalom Sciacca Terme, grazie all’impegno del Team Palikè di Palermo che lo organizzava, e grazie a piloti locali tra i quali Stefano Sutera ed Ignazio Bonavires, era riuscito a risalire, come si sul dire, la china, tanto da essere nuovamente fregiato del titolo di Coppa ACI Sport 5^ Zona e di Trofeo Centro Sud ma non ricevendo invece, un po’ a sorpresa, la titolazione di Campionato Regionale, da parte della Rappresentativa Siciliana ACI Sport.
Importante ed imprescindibile l’apporto al turismo e alle strutture ricettive della zona, dato che, in questi ultimi sei anni, grazie alla manifestazione motoristica, già dal venerdì precedente la gara, si registrava il tutto esaurito negli alberghi, nei B&B e così anche nei ristoranti della zona. Una vera perdita, quindi, anche dal punto di vista economico per una zona che, tra viabilità dissestata e servizi carenti, ancora soffre un po’.
Ripercorriamo per sommi capi la storia: nato dalle ceneri della Sciacca – Monte Kronio, una mitica e ambita cronoscalata rimasta nel cuore degli sportivi isolani che vide la sua prima edizione nel lontano 1973 e che, seppur costellata da interruzioni di tre anni, ebbe il suo ”canto del cigno” nel 1992, anno dell’ultima manifestazione che si svolgeva sui 4450 mt. Diciassette furono le edizioni complessive di quella gara nella quale a svettare fu per ben sette volte il “Principe” Enrico Grimaldi, gran piade catanese che onorò la gara voluta fortemente dall’Avv. Felice Alba, allora Presidente dell’ACI Agrigento. Oltre alle presenze del già citato Grimaldi, si ricordano ancor oggi quelle del marsalese Benny Rosolia, che vinse tre volte, e quella del calabrese Domenico “don Mimì” Scola.
Poi, nel 2014, scoccò l’ora dell’Autoslalom e a vincere fu il Busetano Andrea Raiti con la Osella PA21S; nel 2015 toccò invece all’altro busetano Giuseppe Gulotta con la Radical SR4; nel 2016 svettò il mattatore della specialità, anche lui busetano Giuseppe Castiglione con la Radical Prosport Suzuki; nel 2017 fu la volta del pilota Emanuele Schillace con la Radical SR4 Suzuki; nel 2018 toccò a Michele Puglisi con la Radical Prosport Suzuki, e nel 2019, quella che sembra essere l’ultima edizione, anche se noi contiamo sempre in un ripensamento, fu la volta del mazarese Girolamo Ingardia con la Radical Prosport Suzuki.