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Automobilismo: Domenico Cubeda e Ciro Barbaccia in trionfo alla 60^ Monti IBlei

Palermo 31.08.2017 – A qualche giorno dall’effettuazione della 60^ Monti Iblei, dopo aver un tantino riordinato le idee e somatizzato la sbornia adrenalica accumulata in due giornate di gara, nelle prove di sabato 26 e delle due manches di gara effettuate domenica 27 agosto, proponiamo ai nostri Lettori un resoconto probabilmente diverso e più diretto di quelli sino ad oggi letti, visto che abbiamo partecipato, in prima persona, alla gara.

I 45 piloti iscritti con le vetture storiche e i 159 iscritti con le vetture moderne, sono stati accolti impeccabilmente dal Team Palikè di Palermo, organizzatore dell’evento e dal Comitato Pro-Monti Iblei, guidato, quest’ultimo, dall’appassionata, competente e simpatica Elga Alescio. In loro, noi concorrenti, abbiamo subito notato un velo di tristezza riconducibile alla situazione di devastazione provocata da mani sconsiderate, quanto criminali, le quali hanno devastato, non molti giorni prima dell’evento, il bosco secolare di Chiaramonte Gulfi, risorsa e vanto della piccola comunità, attualmente guidata dall’ex deputato regionale Sebastiano Gurrieri.

La gara, nonostante fosse titolata (Trofeo Italiano Velocità Montagna e Campionato Siciliano auto moderne e storiche), è stata in forse, non per mancanza di fondi o di sponsor bensì per la condizione di prostrazione che aveva recato nella popolazione, nell’organizzazione dell’evento e nella stessa Amministrazione Comunale. Ha poi prevalso il buon senso, l’orgoglio, la volontà di tagliare, unitamente ai tanti piloti siciliani e maltesi, venuti in forze a Chiaramonte, le 60 candeline di questa ormai blasonata, amata e storica cronoscalata che vanta, nel suo curriculum, la presenza di nomi prestigiosi e indelebili, del panorama motoristico, a cominciare da quel Mauro Nesti, da tanti ricordato come il “Re della montagna”, sino a giungere ai siciliani Giovanni Cassibba, Andrea Raiti e Rocco Aiuto, i quali, negli anni passati, hanno scritto il loro nome tra quelli dei vincitori assoluti.

Venerdì 25, nel pieno centro storico di Chiaramonte Gulfi, sotto un sole cocente che ha poi accompagnato per tutti e tre i giorni i presenti, precisamente in Piazza Duomo, sono state effettuate le verifiche sportive, sotto l’occhio vigile dei Commissari Tecnici di ACI Sport, guidati dal veterano Francesco Paolo Mazziotta, mentre le vetture sportive sono state effettuate all’interno della Chiesa sconsacrata di San Francesco, oggi “Sala Leonardo Sciascia”, adibita a centro convegni, la stessa location che ha poi ospitato la manifestazione dedicata alla premiazione.

Sabato 26 i concorrenti si sono dati appuntamento e si sono puntualmente presentati, alle 9 del mattino, ponendosi agli ordini del Direttore di Gara Lucio Bonasera, il quale ha dato il via, prima alle vetture storiche e poi alle moderne. Sin dalle prime battute, è stato chiaro che nulla ci sarebbe stato da fare contro la Stenger BMW pilotata, tra le storiche, dal marinese Ciro Barbaccia (ASPAS) e contro la Osella PA 30 del catanese Domenico Cubeda, deciso, quest’ultimo, a battere il suo record precedente e a scrivere, per la quarta volta di fila, il suo nome tra i vincitori assoluti della Monti Iblei.

All’indomani la gara, partita come sempre puntualmente, ha confermato le premesse del sabato e così, Ciro Barbaccia ha vinto tra le storiche, mettendo alle sue spalle, con distacchi considerevoli, il compagno di Scuderia Manlio Munafò con la Lucchini SN 89 e lo stupefacente Francesco Corallo (Catania Corse), terzo classificato al volante dell’Alfa Romeo 1750 GTV . Quarto posto per la sempre spettacolare Fiat 128 di Salvatore Caristi (Phoenix) e da segnalare, per bellezza dell’auto e per la possenza della stessa, l’ottimo nono posto del palermitano Giuseppe Savoca (AC Festina lente), al volante della BMW 635 CSI.

Tra le moderne il dominio di Domenico Cubeda e dalla sua Osella FA 30 è stato evidente e nulla hanno potuto Vincenzo Conticelli con la Osella PA 30 Zytek e Francesco Conticelli con la Osella PA 20. Quarto posto per Samuele Cassibba (Catania Corse) su Taatus sesto il maltese Mark Micallef (One Racing Team) su Radical Prosport T, sesto l’intramontabile Giovanni Cassibba (Catania Corse) su Osella PA 20 S.

La premiazione, come sopra accennato, si è svolta nella Chiesa sconsacrata nella sala “Leonardo Sciascia” dove Piloti, Tecnici, Cittadini ed Amministratori, si sono ritrovati con spirito fraterno e cavalleresco e dove il Sindaco Gurrieri ha espresso la volontà, per il prossimo anno, di apportare alcune modifiche al percorso di gara, allungandolo di qualche chilometro, così come era negli anni ’90 e non nascondendo il sogno nel cassetto di vedersi assegnato dall’ACI Sport, il titolo di CIVM (Campionato Italiano della Montagna).

L’appuntamento è quindi rinviato al 2018, per la 61^ edizione e, nel frattempo, la macchina organizzativa è già partita.

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