domenica, 22 Dicembre 2024
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HomesportAutomobilismo: ci lascia la "Jena" dei Rally, Roberto “Bobo” Cambiaghi

Automobilismo: ci lascia la “Jena” dei Rally, Roberto “Bobo” Cambiaghi

Milano 29.10.2016 – Ci lascia, a causa del solito inarrestabile e spesso incontrollabile male, l’ex Campione italiano Rally, Roberto “Bobo” Cambiaghi. Milanese eclettico e indimenticato pilota, in particolare, della Fiat 124 Abarth che, in quell’ormai lontano 1975, lo vide trionfare con il navigatore Emanuele Sanfront. Cambiaghi aveva un soprannome, “Jena”, appioppatogli dagli sportivi, proprio per quel suo modo aggressivo di affrontare i rally.

Era nato ricco e, come ricordano gli amici, usava il conto corrente con disinvoltura, per acquistare una vettura che gli piaceva, un cavallo da corsa, oppure per stare, come amava fare, al tavolo di bridge. Di lui resterà il sorriso tenero, l’aria paciosa di quello che nella vita e nello sport non ha mai litigato con nessuno ed il suo libro “ Le sette vite della Jena”, un volume interessante e dai risvolti umani inattesi, nel quale racconta delle sue grandi passioni: dal rally alla musica, dalla pesca al volo, dai cavalli al bridge, al golf e tanto altro.

Molti, in questo momento, sui Social, lo stanno ricordando ma, dell’amico e collega di scorribande rallystiche, Roberto “Rudy” Dalpozzo, desidero trascrive il commento da lui stesso postato “Se c’è una persona della quale non avrei mai pensato di dover scrivere oggi un necrologio, quella persona è Bobo Cambiaghi. Un vulcano di simpatia contagiosa e di innato buonumore. Nel lontano 1973 condivisi l’abitacolo di una Ascona SR Gr. 1 nel Rally di Sanremo e di quella gara mi è rimasto un ricordo indelebile. Mai divertito tanto in vita mia: eravamo due pirla uguali che della vita interpretavano il suo lato migliore, quello della spensieratezza, del divertimento, dell’allegria, della pazzia, delle prese in giro e del cameratismo. Mi dispiacque ritirarmi presto, troppo presto, non tanto per il mancato risultato, quanto per la fine del divertimento. Ancora ieri io e lui, lo ricordavamo e ci ridevamo sopra come due pazzi!”.

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