Caccamo (Pa) 30.07.2018 – Un vero fulmine di luglio, nonostante il cielo azzurro e la temperatura torrida, il palermitano Natale Mannino, che ha letteralmente annichilito gli avversari, grazie alle sua guida sicura, veloce e spettacolare oltre la profonda conoscenza del percorso di gara.
Natale ha contribuito a rendere oltremodo spettacolare la 20^ edizione della crono Termini – Caccamo, valida per il Campionato Siciliano Autostoriche. la gara, è giusto ricordarlo, è rinata, dopo qualche anno di pausa, grazie all’impegno personale di Salvatore Vinciaguerra, patron della Caccamo Corse, dell’ACI Palermo guidato da Angelo Pizzuto e del Team Palikè di Nicola Cirrito.
La crono, diretta da Lucio Bonsarera, è iniziata la mattina di domenica 29, con qualche minuto di ritardo ed ha subito delineato, sia tra le vetture storiche che tra le moderne, quale sarebbe stato lo scenario di una giornata di splendido sport motoristico, vissuto con passione e competenza, dai tanti appassionati accorsi, in maniera disciplinata, sugli 8 km della SS 285 che da Termini Imerese salgono sino a Caccamo: il quartetto composto dalla Stenger BMW di Ciro Barbaccia e la Porsche 911 SC di Claudio La Franca, entrambi portacolori della ASPAS e le due Porsche di Natale Mannino e Domenico Guagliardo, portacolori della Island Motorsport, a contendersi il primato assoluto e poi gli outsider come Angelo Diana con la BMW 320 I, Pierluigi Fullone della AC Festina lente con la BMW 2002 preparata da suo padre Saro ed infine l’altra BMW 320 I di Francesco Avitabile della Scuderia Vesuvio e l’altra BMW 2002 TI di Giuseppe Riccobono della Armanno Corse ed a inseguire la Porsche 911 RS di Gaetano Viola della ASPAS e la Fiat X1/9 di Natale Giordano della AC Festina lente.
Tra le vetture moderne, invece, è subito apparso a suo agio il portacolori della Armanno Corse, il pilota trapanese Antonio Piazza, al volante della Norma M20F Evo, seguito dal cerdese Salvatore Riolo, il quale ha proprio ieri festeggiato il compleanno, al volante della Osella PA 20 S, messagli a disposizione dalla CST Corse. Bene anche il nisseno Rino Giancani con la Elia Avrio ST 09 della Caltanissetta Corse, il rientrante Raffaele Picciurro con la Peugeot 208 VTI R5 ed il figlio d’arte Ernesto Riolo con la Peugeot 106 Kit della CST Sport.
Intorno alle 16 ha avuto inizio l’unica manche di gara. Spettacolo tra le vetture moderne, dove Salvatore Riolo, il quale ha saputo sopperire, con l’esperienza e con le innate doti di velocista, a qualche sbavatura di assetto della sua Osella PA 20S. Totò, come lo chiamano gli amici ed i tifosi, ha staccato un ottimo 4’19”04 che gli ha consentito di far sua la gara. Alle sue spalle Antonio Piazza con un distacco di quasi 3” e terzo l’ottimo Rino Giancani staccato di oltre 11”. Quarto posto per Erneso Riolo, per la gioia anche del Papà Totò, quinto Raffaele Picciurro, sesta la Radical Prosposrt di Giuseppe Peraino della Catania Corse, settimo Giuseppe Monteleone con l’ottima Peugeot 106 della Caltanissetta Corse, ottavo Marco Russo con la Renault Clio Williams della Armanno Corse, nono posto per Matteo Disclafani e la sua Subaru STI, decimo, infine, Giuseppe Gianfilippo con la Citroen Saxo VST della Project Team.
Abbiamo poi assistito all’orgogliosa performance di Natale Mannino, il quale ha fatto sua la gara riservata alle vetture storiche che, come abbiamo scritto in precedenza, lottavano per i punti validi per il Campionato Siciliano. Natale, 53enne imprenditore palermitano, ha staccato un vertiginoso 4’21”08 che ha lasciato di stucco gli avversari, primo tra tutti il marinese Ciro Barbaccia, finito terzo al traguardo, con la Steger BMW, di gran lunga più leggera e potente della Porsche di Mannino. Brabaccia, pilota di mille battaglie che non deve certo dimostrane niente a nessuno, ha chiuso con un distacco di oltre 4” dal vincitore. Al secondo posto Domenico Guagliardo, noto ed apprezzato pilota preparatore delle auto di Stoccarda, il quale, lo dobbiamo scrivere per dovere di cronaca, è stato involontariamente ostacolato da un concorrente trovatosi in difficoltà tecniche. Per Guagliardo, la soddisfazione della vittoria della 911 Sc vincitrice da lui preparata, quella di Natale ed un ottimo 2° posto assoluto, con un distacco di quasi 3” dal vincitore. Quarto l’ottimo Angelo Diana e quinto lo spettacolare e velocissimo Pierluigi Fullone, alla sue spalle Francesco Avitabile, seguito dalla Porsche di Claudio La Franca, artefice di un testacoda, per fortuna senza conseguenze per pilota e auto, ottavo Giuseppe Riccobono, nono il buon Gaetano Viola ed infine decimo assoluto il sempre veloce Natale Giordano.
Ottimi i sistemi di sicurezza e la viabilità alternativa, disciplinato il pubblico ma, una sola pecca: a fine gara, non essendo stato segnalato al pubblico la riapertura del “parco chiuso”, le vetture sono scese, per fortuna in maniera disciplinata, tra la gente che attendeva la premiazione e così a farne le spese, è stata la nostra fotoreporter Claudia Scavone, involontariamente colpita alla gamba, dalla Fiat 600 di Pietro Amorello, pilota della AC Festina lente di Monreale, Associazione Culturale della quale, per uno strano caso del destino, la stessa Claudia riveste il ruolo di Vice Presidente. Claudia è stata prontamente soccorsa dal medico e dagli Operatori dell’ambulanza presenti sul posto ed accompagnata all’Ospedale di Termini Imerese, dove, dopo approfonditi accertamenti clinici, gli è stata riscontrata un forte trauma contusivo che la costringerà a qualche giorno di forzato riposo.