martedì, 26 Novembre 2024
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Arte, riaprono a Palermo le due mostre dedicate a Banksy e alle foto di David Bowie

Da lunedì 15 febbraio con ingressi contingentati

L’entrata in zona gialla della Sicilia, permetterà da lunedì 15 febbraio la riapertura delle mostre “Ritratto d’ignoto. Un artista chiamato Banksy” ed “Heroes – Bowie By Sukita” a Palermo, che avevano dovuto chiudere i battenti appena un mese dopo l’inaugurazione a causa dell’emergenza da covid 19.

La mostra su Banksy sarà visitabile soltanto per cinque giorni – si doveva chiudere a metà gennaio, ed è stata prorogata fino a venerdì prossimo – poi dovrà partire per la sua nuova sede. Mentre per l’altra mostra, che raccoglie cento scatti iconici del Duca Bianco realizzati dal maestro giapponese Masayoshi Sukita, ci sarà più tempo, fino al 30 aprile.

Ritratto d’ignoto. Un artista chiamato Banksy

Due sono le sezioni: le opere di Banksy, in prestito da importanti collezioni private, che si dividono tra il Loggiato San Bartolomeo, sito della Fondazione Sant’Elia e Palazzo Trinacria della Fondazione “Pietro Barbaro”. Si entra con un unico biglietto (acquistabile in biglietteria sul posto e sulla piattaforma Vivaticket), dalle 8,30 alle 21 (alle 20 ultimo ingresso), a gruppi contingentati di soli 30 visitatori ogni 15 minuti. I curatori Gianluca Marziani, Stefano Antonelli e Acoris Andipa hanno raccolto la suggestione dell’ olio su tavola di Antonello da Messina e della produzione artistica siciliana, trasformandola nell’ispirazione ideale alle tematiche di un artista che nessuno ha mai visto, eppure capace di conquistare il mondo attraverso opere di grande potenza etica, evocativa e tematica.

La mostra è nata dalla collaborazione tra MetaMorfosiFondazione Sant’Elia e Fondazione Pietro Barbaro, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana, e riunisce oltre 100 pezzi originali, tra dipinti a mano libera del primissimo periodo e serigrafie, inediti, oggetti installativi. Palazzo Trinacria ospita invece un’inedita Arca che accoglie gli “animali” di Banksy, topi e scimmie, tra cui il famoso “Mickey Snake” con Topolino inghiottito da un pitone. Tra i pezzi in mostra, la “Girl with Balloon” (nel 2017 definita l’opera più amata dai britannici secondo un sondaggio condotto da Samsung), “Love is in the Air”, il celebre ragazzo che lancia un mazzo di fiori come se fosse una bomba a mano; “Bomb Hugger” (2003) o “Bomb Love” (primo titolo dato da Banksy), pubblicata durante le manifestazioni in Gran Bretagna contro l’intervento congiunto con gli USA contro l’Iraq.

Heroes – Bowie By Sukita

La leggendaria copertina di “Heroes”, la quasi aliena “Loves to be Loved”, l’iconica “Watch That Man III”… Ritratti di David Bowie entrati nella storia del rock. E dell’arte fotografica: fanno parte della grande mostra  prorogate fino al 30 aprile a Palazzo Sant’Elia. Oltre cento opere, straordinarie, immersive, un vero grimaldello per penetrare l’universo visionario di Bowie che il fotografo Masayoshi Sukita seppe interpretare da esteta raffinato. “Heroes – Bowie by Sukita” testimonia il lungo rapporto, professionale e personale, tra la rockstar e il maestro giapponese, con ogni probabilità il fotografo più importante con cui il Duca Bianco abbia mai lavorato.


Il biglietto è acquistabile in biglietteria sul posto e su Vivaticket. Dal lunedì al venerdì, ingressi dalle 9,30 alle 18 (alle 17 ultimo ingresso), a gruppi contingentati di soli 40 visitatori ogni 15 minuti. Dal 22 febbraio, il giovedì e il venerdì apertura fino alle 20 (ultimo ingresso alle 19). Alcuni ritratti sono esposti per la prima volta in Italia. “Heroes – Bowie by Sukita” presenta anche un’installazione video immersiva per permettere al visitatore di entrare a pieno nel mondo di Bowie e Sukita.


La retrospettiva – promossa e organizzata da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro con Fondazione Sant’Elia – è a cura di Ono Arte Contemporanea; con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo; ufficio comunicazione MLC Comunicazione; inserita nel circuito Le Vie dei Tesori. Il catalogo della mostra è edito da OEO Firenze.

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