Salvaguardare e divulgare la cultura cinematografica, sostenendo e valorizzando tutti i linguaggi che la caratterizzano e che incrociano spesso altre espressioni artistiche quali pittura, grafica, fumetti e musica. É l’obiettivo primario di “ASCinema –Archivio Siciliano del Cinema”, riconosciuto Bene Culturale di interesse nazionale con il decreto 88 del 2020 del Ministero della Cultura.
Un’azione di tutela e promozione che, ormai da anni, l’Archivio diretto da Antonio La Torre Giordano realizza redigendo, tra le varie attività, “Archeologia del Cinema”, annuario delle opere di critica cinematografica che include la raccolta dei materiali cinematografici museali, acquisiti e catalogati.
L’edizione del 2023 è ormai in uscita e, come le precedenti, sarà incentrata sulla custodia e la divulgazione di documenti audiovisivi, cartacei e museali.
“Il cinema e tutte le espressioni artistiche – afferma il direttore – concorrono alla costruzione di processi di promozione umana e culturale, generando percorsi virtuosi di inclusione sociale, incontro tra differenze, lotta a tutte le forme discriminatorie e applicazione delle pari opportunità nelle varie accezioni possibili”.
“L’attività prosegue dunque nel 2023 – continua Antonio La Torre Giordano – nella convinzione che la storia del cinema e del precinema rappresentino alcune tra le risposte più efficaci all’urgenza di diffondere la cultura attraverso azioni concrete, mettendo ai primi posti l’arte cinematografica, la consapevolezza e il benessere sociale”.
“Nella complessità dell’attuale momento storico, con le sue spiccate fragilità sul piano socio-culturale, valoriale e relazionale – conclude – occorre rafforzare maggiori cognizioni, necessarie per avviare qualunque processo di divulgazione culturale sano, con capacità critica e coscienza di quanto siano importanti il cinema e la sua storia, dalla nascita dell’immagine in movimento fino all’era moderna”.
Il direttore preannuncia inoltre la pubblicazione, nell’ambito delle attività svolte da “ASCinema–Archivio Siciliano del Cinema”, di un volume di critica cinematografica e analisi socio – mediatica de “Il Gattopardo”, capolavoro del cinema italiano diretto da Luchino Visconti e tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, di cui ricorre il sessantesimo anniversario dell’uscita nelle sale italiane.
La prefazione porta la firma del giornalista RAI TV Melo Freni, già studioso del romanzo, mentre la postfazione è a cura di Fabrizio Catalano, regista e autore, tra gli altri titoli, del libro “Leonardo Sciascia e il cinema”.