La iCar, l’auto elettrica di Apple su cui da giorni circolano indiscrezioni, potrebbe arrivare sulle strade prima di quanto atteso. Stando a Bloomberg, la compagnia vorrebbe iniziare la produzione nel 2020, andando a competere con i giganti Tesla e General Motors, così come con Google. Per riuscire nell’impresa, la Mela ha messo insieme un team di 200 dipendenti e si è guadagnata la denuncia di un costruttore di batterie per auto, A123, che ha intentato una causa per sottrazione di dipendenti.
L’obiettivo di Apple suona molto ambizioso, se si considera che nelle case automobilistiche i tempi medi di sviluppo di un’auto vanno dai 5 ai 7 anni. Eppure secondo Steve LeVine, autore del libro ‘The Powerhouse’ sull’industria delle batterie per auto, “Apple è in grado di eguagliare Tesla”, mentre sulle capacità di General Motors l’uomo esprime dei dubbi. Entrambi i costruttori puntano a lanciare sul mercato nel 2017 veicoli elettrici che percorrono oltre 300 km con una sola ricarica, a un prezzo sotto i 40mila dollari. In pista c’è anche Google, che ha già presentato un prototipo di auto che si guida da sola.
Apple arriverebbe così in un mercato già presidiato da altri player, ma potrebbe ugualmente riuscire a imporsi come ha già fatto con i lettori Mp3 (iPod), i telefonini (iPhone), i tablet (iPad) e come punta a fare nel mercato degli smartwatch con il Watch che arriverà nei negozi ad aprile.
Il progetto dell’iCar, nome in codice ‘Titan’, ha tuttavia già trovato un primo ostacolo: la causa intentata da A123 ad Apple con l’accusa di aver sottratto dipendenti. L’azienda ha anche accusato 5 ex impiegati di aver violato gli accordi di non divulgazione.