Il TAR di Palermo annulla le elezioni comunali del 2007 che ha visto Diego Cammarata vincente su Leoluca Orlando.
Quindi i giudici hanno affermato che le elezioni del 2007 andavano rifatte per motivi che gli stessi magistrati ritengono essere “gravissimi”.
Leoluca Orlando, attuale sindaco di Palermo, esprime soddisfazione, ma anche amarezza perchè ”
Dopo aver vissuto in pressoché totale solitudine e fra tante
incomprensioni quella che era una battaglia per Palermo, per la
libertà del voto dei cittadini e per la difesa della democrazia in una
terra in cui i procedimenti elettorali sono stati spesso condizionati
dalla mafia, non posso che prendere atto di una sentenza che si
commenta da sola, tanto per il contenuto quanto per i tempi in cui si
è concretizzata”.
Orlando, consapevole che vista la lentezza della “Giustizia” non può restituito più nulla, si rivolge al Presidente Matteo Renzi e al Ministro Andrea Orlando e dice:”Non posso che chiedere al Governo, e segnatamente al Presidente del Consiglio e al Ministro della Giustizia, che si attivino per
verificare eventuali responsabilità e storture legislative che hanno permesso un così incredibile e dannoso per i cittadini ritardo nell’emissione della sentenza, che arriva tardi, quando i danni per
l’intera comunità cittadina sono gravissimi”.
Inoltre Leoluca Orlando ha deciso di trasmettere alla Procura della Repubblica la sentenza e gli atti dell’intero procedimento ” affinché si verifichi se vi sono reati non ancora prescritti per i quali accertare e sanzionare eventuali responsabilità”.
Certo una brutta storia che se non fosse che si parli della vita politica-amministrativa di una città e dei suoi circa 800 mila abitanti , ci sarebbe da interpretarla in un teatro comico: Non solo per il TAR, che impiega 7 anni per emettere una sentenza che non può riportare le cose al giusto posto, ma pensiamo: “e tutti gli atti prodotti, e tutti i soldi spesi, e tutti i soldi percepiti da un’Amministrazione che non ci doveva essere, sono soldi sprecati, non dovuti e quindi restituiti?
Ma ci sarà qualcuno che alla fine paghera per queste lentezze?”
