domenica, 22 Dicembre 2024
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Animaphix, l’animazione autoriale va in scena a Bagheria

Animaphix conferma la sua settima edizione dal vivo e va in scena a Bagheria dal 27 luglio al 1 agosto negli spazi della settecentesca Villa Cattolica – Museo Guttuso, nel rispetto delle normative sanitarie di sicurezza vigenti. Nei 6 giorni di programmazione si proporranno 120 film, di cui 31 anteprime nazionali e 2 internazionaliretrospettiveapprofondimentiprogrammi specialimostre e omaggi per offrire un’ampia panoramica sulle declinazioni del settore dell’animazione mondiale, valorizzando autori e produzioni di qualità e dando spazio alle cinematografie emergenti e indipendenti, ai film di difficile circuitazione, penalizzati dalle logiche di mercato della distribuzione cinematografica.
Questa edizione, che negli scorsi mesi ha avuto una parentesi online con Animaphix Streaming Experience, si concluderà con Animaphix Young, il festival per le scuole, una finestra aperta sul cinema di animazione per bambini e ragazzi, fissata dal 12 al 15 ottobre.

Cuore del Festival sarà il programma competitivo, che presenta 47 cortometraggi provenienti da tutto il mondo, di cui 36 per il concorso internazionale e 11 per la categoria di“Pittura Animata”, e vedrà protagonisti film realizzati con la tecnica pittorica, tra cui Darwin’s Notebook (Svizzera, 2021) di Georges Schwizgebel, in prima nazionale, Dreamland (Italia, 2021) di Gianluigi Toccafondo, Sogni al Campo (Italia, 2020) di Mara Cerri e Magda Guidi, e May the World not carry you (Polonia, 2019) di Rozalia Las Ogonowska.

Nella competizione internazionale sarà poposto, in anteprima mondiale, il bengalese The Space Mail di Apurba Chakraborty (2021); il georgiano Abandoned Village (2020) di Mariam Kapanadze; i francesi Souvenir, Souvenir (2020)di Bastien Dubois e Under the Skin the Bark (2021) di Franck Dion; i lavori di un combattivo terzetto di autori russi con nuovi e originali film come Vadim on a Walk (2021) di Sasha Svirsky, con la tenera storia d’amore di Boxbalet (2020) di Anton Dyakov e Naked (2019)del giovane talento Kirill Kachaturov. Spazio anche ai film di autori impegnati in quella forma meticcia che è il documentario realizzato con tecniche di animazione, tra cui il toccante Not for money, not for love, not for nothing (2020)dell’inglese John Robert Lee, Just a guy (2020), successo internazionale di Shoko Ara dalla Germania per arrivare agli italiani Malumore (2020) di Loris Giuseppe Nese e al complesso film prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, Africa Bianca (2020) di Marta Violante e Filippo Foscarin, impegnati in una adeguata riflessione sul passato colonialista dell’Italia. Ancora altri italiani in selezione: Donato Sansone con l’attualissimo e frenetico Cancatenation2 – Olympic Games (2020), il breve lavoro di Simone Massi ispirato al poema L’Infinito (2020) di Giacomo Leopardi e la siciliana Valentina Campanella che elabora nel suo Ummira (2020) una originale animazione in stop motion di grande impatto visivo. Ricerca e sperimentazione caratterizzano, invece, But one bird sang not (2018)di Pierre Hébert,sulle note del violino di Malcolm Goldstein, (2020)dell’austriaco Paul Wenninger, Push the Button if you begin to Panic (2020) di Gabriel Böhmer e Prelude (2019) di Rick Niebe.

GIURIA

A giudicare i film in concorso e ad assegnare il Premio al Miglior Cortometraggio di animazione e la menzione speciale spetterà a Michaela Pavlátová (regista, Repubblica Ceca), Mariusz Wiczynski (regista, Polonia) e Boris Labbé (video-artist, Francia). Il Premio intitolata a Renato Guttuso, per la categoria “Pittura Animata”, sarà consegnato dalla giuria composta da Marco Carapezza (vice-presidente degli Archivi Guttuso, Italia), Alessia Cervini (docente di cinema, Italia), Mario Bellina (sceneggiatore e autore televisivo, Italia).

PREMIO ALLA CARRIERA 

Il premio alla carriera sarà consegnato a Manfredo Manfredi (Palermo, 1934), uno dei maestri dell’animazione italiana, nominato agli Oscar per il migliore cortometraggio con Dedalo (1977). A lui sarà dedicata una retrospettiva speciale dei suoi film, tra cui Ballata per un pezzo da Novanta (1965), un coraggioso lavoro sulla mafia, dai contenuti vibranti. Aprirà il Festival il cine-concerto Sotterranea, a cura del musicista e compositore Gianni Gebbia, che sonorizzerà alcune delle opere più significative di Manfredi, tra cui Rotocalco (1970), Sotterranea (1972) e Nuvole (1977).

FOCUS SULL’ANIMAZIONE CECA

Caratterizzerà la settima edizione di Animaphix una lente d’ingrandimento sulla cinematografia di animazione della Repubblica Ceca, attraverso una retrospettiva speciale sui lavori della regista Michaela Pavlátová, nominata agli Oscar con Words, Words, Words (1991); un programma di cortometraggi dei giovani talenti cechi, in collaborazione con una delle scuole di cinema più rinomate al mondo, la Famu di Praga; il lungometraggio Conspirators of Pleasure (1996) di uno dei più geniali e surrealisti registi nel panorama internzionale, Jan Svankmajer (Praga, 1934).

ANIMED 

Una ulteriore novità è la presenza di un programma fuori concorso, frutto della collaborazione con due festival di animazioni che si svolgono su altre due importanti e grandi isole del Mediterraneo: Cipro e Creta, Animafest Countryside Cyprus e Chaniartoon. Tra i film italiani selezionati Flocks (2021)degli autori bolognesi dello studio Mangoosta, Girls Talking about Football (2021) di Paola Sorrentino, l’irriverente e divertente Underwater Love (2021), un recente film di diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, realizzato da Veronica Martiradonna, Andrea Falzone e Cristina Fiore, e l’interessante stop motion di Storia di Edina Altara (2020),co-diretto da Mira, Alessandra Atzori, Milena Tipaldo, omaggio all’artista, disegnatrice, illustratrice, creatrice di moda, decoratrice, pittrice e ceramista, oltre che collaboratrice dell’architetto e designer Giò Ponti e di numerose riviste.

PROIEZIONI SPECIALI

In anteprima mondiale sarà presentato l’ultimo cortometraggio del regista siciliano Nico Bonomolo, candidato agli Oscar con Confino nel 2017. Si tratta di Maestrale(2021), prodotto da Tramp LTD con Studiorain; il lungometraggio Kill it and Leave this Town (Polonia, 2020) di Mariusz Wilczynski; Flee di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca, Francia, Norvegia, Svezia 2020).

MOSTRA E VIDEOINSTALLAZIONI 

Il Festival inoltre si riconferma come spazio ideale per una narrazione di visioni contemporanee e martedì 27 luglio, alle ore 18.00 presso Villa Cattolica – Museo Guttuso (Corpo C), inaugura con Corpus Temporis, la mostra personale di Giovanni Leto, uno degli artisti più interessanti nel panorama artistico contemporaneo, che sin dal 1982 si è distinto per le proprie costruzioni “pittoriche” tridimensionali, caratterizzate dall’uso di pagine di giornale attorcigliate, come medium cartaceo, materia che narra un vissuto quotidiano, sospeso tra il tempo e l’eternità. Ed è proprio la rappresentazione di una temporalità, portatrice di cambiamento e nuova vita, fatta di fratture e discontinuità, il tema centrale della mostra: da Corpus Temporis, un’installazione di massi che fluttuano nel vuoto, alle tele realizzate da pagine di giornali e pigmenti, come Origine 2, OndaAbissiCosmos, fino alle sculture cartacee che dominano lo spazio, come Onda neraScongelamenti, Ombelico. La mostra, a cura di Rosalba Colla e realizzata in collaborazione con l’Archivio Giovanni Leto, sarà visibile fino al 5 settembre 2021.

Il concetto del tempo e dell’eternità ritorna anche nella sezione Experimental in cui si presenta la videoinstallazione di Boris Labbé, un giovane talento francese che ha fatto della sperimentazione il suo tratto distintivo, e di cui si proietteranno Kiryelle (Francia 2011) dove i ritmi e i cicli che si ripetono hanno una qualità ipnotica che incoraggiano l’occhio dello spettatore a meravigliarsi giocosamente e a esplorare immagini diverse, Ryzhome (2015) una combinazione di movimenti e metamorfosi perpetue, Orogenesis (2016), percorso indirizzato all’astratto, quale ipotesi su come possano essersi formate le montagne, e La Chute (2018), lisergico viaggio verso l’Inferno, presentato alla 57ª Settimana della Critica a Cannes (2018).

E la videoinstallazione di Gianluca Abbate, video artist italiano del quale si mostreranno, tra gli altri, Panorama (2014), un carrello su una polis che si estende in uno spazio globale infinito, senza più luoghi disabitati e frontiere dove trovare riparo, e Il lavoro cieco (2020), opera che si sofferma su una lunga e complessa riflessione – poetica musicale e visiva -, sul significato del lavoro oggi, nel nostro mondo integralmente precario: da diritto a privilegio, da speranza di libertà a certezza di schiavitù.

Animaphix – International Animated Film Festival, ideato dall’Associazione QB, è realizzato grazie al sostegno della Sicilia Film Commission – che opera all’interno dell’Assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana – nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei, ed è cofinanziato dal Comune di Bagheria, con il supporto dall’Istituto Polacco di Roma.

Le proiezioni sono ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
eventbrite.it/manage/events/163032872711/details
Corpus Temporis di Giovanni Leto
Bagheria, Villa Cattolica – Museo Guttuso (Corpo C), via Ramacca 9, SS113
27 luglio – 5 settembre 2021; inaugurazione 27 luglio 2021, ore 18.00
Dal 27 luglio al 1 agosto l’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria: eventbrite.it/manage/events/163032872711/details
Dal 2 agosto al 5 settembre la mostra seguirà gli orari del museo Guttuso.
Info e biglietti con prenotazione obbligatoria: museoguttuso.com / +39 339 2364930

ANIMAPHIX – International Animated Film Festival
animaphix.com – associazione.qb@gmail.com

IL PROGRAMMA

MERCOLEDÌ 28 LUGLIO 
Seconda giornata per Animaphix, che alle ore 18.30 presenta l’incontro pubblico con Manfredo Manfredi, a cui ieri è stato consegnato il Premio alla carriera. Del pittore e regista alle ore 21.00 si proietta Dedalo (Italia, 1976), pluripremiato cortometraggio in cui viene data priorità al mondo interiore e alla ricerca pittorica, che racconta la storia di un omicidio immaginato.
A seguire, per la competizione internazionale si segnalano, tra gli altri, in anteprima mondiale, il bengalese The Space Mail di Apurba Chakraborty (2021), cortometraggio d’animazione astratta minimale dedicato al progetto spaziale Voyager 1, che porta la prova dell’esistenza della Terra e della nostra; in anteprima nazionale il georgiano Abandoned Village (2020) di Mariam Kapanadze, dove la salvaguardia di un villaggio è il risultato dell’amore e può ridursi in macerie se lasciato senza cura; l’originale Vadim on a Walk (2021) di Sasha Svirsky, sempre in anteprima nazionale; e l’impegnato e toccante documentario realizzato con le tecniche dell’animazione Not for money, not for love, not for nothing (2020) dell’inglese John Robert Lee.
Si prosegue con ANIMED, il focus sull’animazione d’autore nei Paesi del Mediterraneo, realizzato in collaborazione con Animafest Cyprus e Chaniartoon International Comic & Animation Festival di Chania (Creta). Della sezione si mostrano Flocks (2021) degli autori bolognesi dello studio Mangoosta, Girls Talking about Football (2021) di Paola Sorrentino, l’irriverente e divertente Underwater Love (2021), un recente film di diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, realizzato da Veronica Martiradonna, Andrea Falzone e Cristina Fiore, e l’interessante stop motion di Storia di Edina Altara (2020), co-diretto da Mira, Alessandra Atzori, Milena Tipaldo, omaggio all’artista, disegnatrice, illustratrice, creatrice di moda, decoratrice, pittrice e ceramista, oltre che collaboratrice dell’architetto e designer Giò Ponti e di numerose riviste.
Chiude la serata il focus sull’animazione della Repubblica Ceca, messo a punto con la Famu – School Film and Tv di Praga, che presenta Sh_t Happens (2019) di Michaela Mihályi e David Štumpf, storia ironica su come a volte funziona il mondo; Happy End (Lieto fine, 2019) di Jan Saska, commedia dalle tinte fosche sulla morte, ma con lieto fine; Hide and Seek (Nascondino, 2019) di Barbora Halířová, racconto di giochi di bambini in relazione alla percezione del tempo e Love is Just a Death away (L’amore è solo ad una morte di distanza, 2020) di Bára Anna Stejskalová, lavoro in stop-motion dove creature selvagge desiderano una connessione amorosa sullo sfondo di una pericolosa discarica.

GIOVEDÌ 29 LUGLIO

Terza giornata per Animaphix, che alle ore 18.30 presenta l’incontro pubblico con Gianluca Abbate, Boris Labbé, Michaela Pavlátová, Bastien Dubois, Nico Bonomolo, Veronica Martiradonna, moderato da Andrea Martignoni.
A partire dalle ore 21.00 spazio alle proiezioni che partono con Il Muro di Manfredo Manfredi (1970), film sugli orrori della guerra e sulla responsabilità morale dell’artista che vuole rappresentarla; Il lavoro cieco (2020) di Gianluca Abbate, opera di che si dipana una lunga e complessa riflessione, poetica musicale e visiva, sul significato del lavoro oggi, nel nostro mondo integralmente precario: da diritto a privilegio, da speranza di libertà a certezza di schiavitù di si proietta. Sempre di Abbate è Panorama (2014), un carrello su una polis che si estende in uno spazio globale infinito, senza più luoghi disabitati e frontiere dove trovare riparo, e CosEndins (2019).
Si prosegue con il concorso di “Pittura Animata”, tra i cui film si segnalano Sogni al Campo di Magda Guidi e Mara Cerri (Francia, Italia, 2020), storia un ragazzo che si confronta con la paura, attraversa una foresta di simboli e memorie della propria vita e ne esce cresciuto; Love in Time of Tourism di Vessela Dantcheva (Bulgaria, 2020), basato sull’omonima poesia di Petar Tchouhov, è una storia passionale in un vortice di cibo, musica, alcol, lussuria e desiderio; The Other di Arash Akhgari (Canada, 2020), corto introspettivo che esplora il tema del perenne dialogo tra l’Io e l’Altro da sé; e They Dance With Their Heads di Thomas Corriveau (Canada, 2021), opera onirica, in cui protagonista è la testa mozzata di un coreografo, prigioniera di un’aquila su un’isola deserta.
Chiude la serata la competizione internazionale di cui si presentano, tra gli altri, i francesi Souvenir, Souvenir (2020) di Bastien Dubois e Under the Skin the Bark (2021) di Franck Dion; e il successo internazionale Just a guy (2020) di Shoko Ara dalla Germania, cortometraggio documentario animato sull’amore.

VENERDÌ 30 LUGLIO
Quarta giornata per Animaphix, che alle ore 18.30 presenta ANIMED, il focus sull’animazione d’autore nei Paesi del Mediterraneo, in collaborazione con Animafest Cyprus e Chaniartoon International Comic & Animation Festival di Chania (Creta). Della sezione si segnalano Flocks (2021) dei bolognesi dello studio Mangoosta; Girls Talking about Football (2021) di Paola Sorrentino; l’irriverente e divertente Underwater Love (2021), recente film di diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, realizzato da Veronica Martiradonna, Andrea Falzone e Cristina Fiore; e Storia di Edina Altara (2020)interessante stop motion co-diretto da Mira, Alessandra Atzori, Milena Tipaldo, omaggio all’artista, disegnatrice, illustratrice, creatrice di moda, decoratrice, pittrice e ceramista, oltre che collaboratrice dell’architetto e designer Giò Ponti e di numerose riviste.
Alle 21.00 si proietta Ballata per un Pezzo da Novanta di Manfredo Manfredi (Italia, 1965), coraggioso lavoro sulla mafia realizzato insieme a Guido Gomas, dedicato alla figura di Serafina Battaglia, una delle tante vedove della lupara che, contravvenendo alle regole dell’omertà, smaschera i responsabili di un omicidio. Si prosegue con la retrospettiva dedicata a Michaela Pavlátová, ospite di questa edizione come membro della giuria internazionale, di cui si mostrano Řeči, řeči, řeči… (Parole, parole, parole…, 1991) ambientato in un rumoroso e affollato café, candidato all’Oscar nel 1993; Repete (1995)in cui tre coppie ripetono incessantemente azioni quotidiane, in attesa di un momento di libertàdalla routine, vincitore di numerosi premi tra cui il Premio Speciale della Giuria al Festival di Annecy, l’Orso d’Oro a Berlino e il Grand Prix a Hiroshima; Karneval zvířat (Il Carnevale degli Animali, 2006), una fantasia erotica sulla famosa musica di Camille Saint-Saëns e Tram (2012)in cui la conduttrice del mezzo pubblico lascia spazio alle sue pulsioni e fantasmi sessuali, premiato con il Cristallo per il miglior film di animazione ad Annecy nel 2012.
Si passa alla competizione internazionale con Africa Bianca (2020) di Marta Violante e Filippo Foscarin, complesso film prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, che racconta la storia dell’invasione fascista in Etiopia nel 1936 attraverso la lente dei disegni scolastici di un bambino: una lucida riflessione sul passato colonialista italiano ancora nascosto nell’oscurità; Ummira (2020), originale animazione in stop motion di grande impatto visivo della palermitana Valentina Campanella, dove la Sicilia è semplificata nelle sue forme, resa silenziosa e plasmata dal passaggio di un corpo femminile; e l’attualissimo e frenetico Cancatenation2 – Olympic Games (2020) di Donato Sansone con
Si chiude con Cospirators of pleasure di Jan Švankmajer (Repubblica Ceca, Svizzera, Regno Unito, 1996), commedia surreale che va dall’horror al comico-grottesco, in una trama caratterizzata da un apparente nonsense. Il film, completamente privo di dialoghi, si focalizza sulle ossessioni erotiche, pur non mostrando mai scene di sesso reali. I personaggi, attori in carne ed ossa, sono utilizzati dall’autore come marionette, animate con la tecnica della pixillation. Presentato al Festival di Locarno nel 1996, il film non è mai stato distribuito in Italia. 

SABATO 31 LUGLIO
Oggi Animaphix alle ore 21.00 presenta K.O. di Manfredo Manfredi (Italia, 1969), storia di un doppio fallimento, di uomini al crocevia tra la vita e la morte, tra l’incubo e il sogno. A cui seguono due lavori firmati da Boris Labbé, giovane talento francese che ha fatto della sperimentazione il suo tratto distintivo, aggiudicandosi numerosi premi internazionali: La Chute (2018), un lisergico viaggio verso l’Inferno, e Kiryelle (Francia 2011) dove i ritmi e i cicli che si ripetono hanno una qualità ipnotica che incoraggiano l’occhio dello spettatore a meravigliarsi giocosamente e a esplorare immagini diverse.
Si passa alla competizione internazionale con Push the Button if you begin to Panic (2020) di Gabriel Böhmer; But one bird sang not (2018) di Pierre Hébert, sulle note del violino di Malcolm Goldstein; il breve lavoro di Simone Massi ispirato al poema L’Infinito (2020) di Giacomo Leopardi; Malumore (2020) di Loris Giuseppe Nese; e (2020) dell’austriaco Paul Wenninger.
La serata chiude con la proiezione speciale di Kill it and Leave this town di Mariusz Wilczynski (Polonia, 2020), acclamato animatore autodidatta che con questo suo lungometraggio – che ha avuto sette anni di gestazione -, racconta la storia di una città che nessuno di noi potrà mai lasciare: la nostra mente.

DOMENICA 1 AGOSTO
Ultima serata per la settima edizione di Animaphix, che alle ore 21.00 annuncia i film vincitori della competizione internazionale e quelli della sezione “Pittura Animata”.
Si passa poi all’ultimo lavoro del regista siciliano Nico Bonomolo, candidato agli Oscar con Confino nel 2017. Si tratta di Maestrale (2021), storia di un uomo che andando al lavoro vede una barca in vendita. Sogna una vita da lasciarsi alle spalle. Parte, il sogno lascia il posto al ricordo, il maestrale lo costringe ad un approdo di fortuna. Una donna, un’altra storia, un nuovo inizio? Come in un disegno di Escher tutto ricomincia dove sembrava essere finito.
Si chiude con Flee di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca, Francia, Norvegia, Svezia 2020), storia vera che racconta in modo unico gli strazianti tentativi di un rifugiato afghano di trovare asilo all’estero. Un documentario di animazione, un viaggio viscerale, poetico ma anche pieno di solitudine e di un’incessante voglia di vivere. Un racconto sincero del bisogno di un uomo di confrontarsi con il proprio passato per conquistarsi davvero un futuro. Segue il dibattito con il regista in streaming, modera Andrea Martignoni.

I VINCITORI DELLA SETTIMA EDIZIONE DI  ANIMAPHIX

La giuria composta da Marco Carapezza (vide-presidente degli Archivi Guttuso e docente universitario) Mario Bellina (autore, sceneggiatore TV) e Alessia Cervini (docente di filosofia del cinema) assegna il premio Premio Renato Guttuso per il miglior film della sezione “Pittura Animata” a May the World not Carry you di Rozalia Las – Ogonowska (Polonia, 2019) «Per la purezza, l’incisività e la forza del tratto pittorico al quale la giovane regista àncora il suo sguardo di donna che racconta la storia di ogni donna, ovvero dell’umanità intera. Una piccola opera che tiene insieme in maniera magistrale forme d’arte diverse eppure complementari fra loro: la pittura, la musica, il cinema». La stessa giuria assegna una menzione speciale a They Dance with their Head di Thomas Corriveau (Canada, 2021) «Per la maestria visionaria con cui l’autore rende possibile lo straniante dialogo tra la testa protagonista del film e lo spettatore e crea un perfetto meccanismo narrativo capace di tuffarli insieme nella danza, resa viva e concreta attraverso il disegno e la pittura animata» .

La giuria composta da Michaela Pavlátová (regista e direttrice Famu School – Praga), Mariusz Wilczynski, (regista) e Boris Labbé (regista e video artist) assegna invece il Premio per il Miglior film della Competizione Internazionale a Just a Guy di Shoko Hara (Germania, 2020) con la seguente motivazione: «Un film molto speciale sull’amore, al contempo affascinante, scioccante e di un grande umorismo nero»La stessa giuria assegna una menzione speciale a Have a nice dog di Jalal Maghout (Germania, 2020) perchè «Questo film intenso e dinamico ci porta nel profondo della psicologia del protagonista, nei momenti bui del nostro tempo».

Mentre il Premio del pubblico per la sezione “Pittura Animata” va a The Hangman at home di Michelle e Uri Kranot (Danimarca, 2021), e quello della Competizione Internazionale se lo aggiudica BoxBalet di Anton Dyakov (Russia, 2020).

SINOSSI / PREMIO RENATO GUTTUSO – COMPETIZIONE “PITTURA ANIMATA”

MAY THE WORLD NOT CARRY YOU – 1° premio –
di Rozalia Las Ogonowska (Polonia 2019, 3’33)
Animazione su rodovetro, ogni fotogramma è dipinto a mano, usando vernice acrilica. Triste storia d’amore ispirata a una popolare canzone polacca. La ragazza tradita decide di suicidarsi durante il matrimonio del suo amore.

THEY DANCE WITH THEIR HEAD – menzione speciale –
di Thomas Corriveau (Canada 2021, 8’27)
La testa mozzata di un coreografo è tenuta prigioniera da un’aquila su un’isola deserta. Con una sorprendente padronanza del disegno e della pittura, il film ci porta nel mondo sensibile di un artista follemente innamorato della danza.

SINOSSI / PREMIO COMPETIZIONE INTERNAZIONALE

JUST A GUY – 1° premio –
di Shoko Hara (Germania 2020, 15’)
Cortometraggio documentario animato sull’amore. Tre donne condividono scorci del loro affetto, della loro attrazione e relazione con Richard Ramirez: un serial killer e stupratore che hanno contattato dopo che è stato dichiarato colpevole.

HAVE A NICE DOG – menzione speciale –
di Jalal Maghout (Germania 2020, 13’14)
Intrappolato a Damasco e circondato dalla guerra, un uomo solo si perde sempre di più nelle sue fantasie di fuga e nei dialoghi interiori con il suo cane.

SINOSSI / PREMIO DEL PUBBLICO / COMPETIZIONE “PITTURA ANIMATA”

THE HANGMAN AT HOME
di Michelle e Uri Kranot (Danimarca 2021, 14’)
A cosa pensa il boia quando la sera torna a casa dal lavoro?” Ispirato all’iconica poesia di Carl Sandburg (1922), The Hangman at Home esplora i temi dell’accettazione e della partecipazione. Il film d’animazione invita a entrare in cinque storie intrecciate mostrando persone colte in un momento cruciale: sono fragili, giocose, terrorizzate, contemplative, confuse, curiose.

SINOSSI / PREMIO DEL PUBBLICO / COMPETIZIONE INTERNAZIONALE

BOXBALET
di Anton Dyakov (Russia 2020, 15’15)
Un giorno, una delicata ballerina di nome Olya incontra il rude e scontroso pugile Evgeny. Il contrasto tra i loro mondi e le loro filosofie è così netto che persino la possibilità che i percorsi di questi due personaggi si incontrino sembra incredibile. Sono pronti ad abbracciare quei timidi sentimenti che sono sbocciati tra loro? Sapranno superare tutte le influenze esterne e permettere alle loro fragili e tenere anime di uscire allo scoperto?


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