“Contro il sempre più diffuso fenomeno dei posteggiatori abusivi, uno dei rimedi più efficaci è quello di installare telecamere in gran parte della città”. Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia, Angelo Figuccia, che prosegue: “Stamattina, dovendo andare all’assessorato all’Urbanistica di via Ausonia, ho posteggiato in un parcheggio comunale nella vicina via Empedocle Restivo. Neanche il tempo di scendere dall’auto ed immediatamente si sono avvicinati un paio di energumeni, entrambi di circa 45-50 anni, che senza tanti preamboli mi hanno chiesto di pagare il “pizzo” per posteggiare. Dopo il mio netto rifiuto a sottostare alle loro richieste, mi sono rimesso in auto e mi sono allontanato di qualche centinaio di metri per chiamare subito la centrale operativa della polizia municipale e chiedere l’intervento di una pattuglia. Nel giro di qualche minuto, è arrivata l’auto, ma i due posteggiatori abusivi si erano volatilizzati. I vigili, dopo aver fatto un paio di giri nella zona alla ricerca dei due, sono dovuti andare via perché chiamati per un’altra emergenza, e, appena la pattuglia si è allontanata, sono ricomparsi nuovamente, quasi per magia, i due posteggiatori, freschi come una rosa e pronti a chiedere nuovamente il “pizzo” ai nuovi malcapitati automobilisti.
E’ da mesi che chiedo al sindaco Orlando e a tutta la Giunta un giro di vite contro tutti gli abusivi, da chi vende pane o frutta ad ogni angolo di strada, per finire ai posteggiatori, che ormai sono diventati una sorta di “sentinelle del territorio” di Cosa nostra. Credo che installare le telecamere di sorveglianza almeno nelle strade e nelle piazze più “battute” dai posteggiatori abusivi possa rappresentare un valido deterrente, che tra l’altro non ha un costo eccessivo, magari accompagnato da un provvedimento nazionale che assimili questo reato a quello di associazione mafiosa. E lancio un appello ai palermitani: smettiamola con qualsiasi atteggiamento di solidarietà nei confronti di questi personaggi, ma tutti abbiano il coraggio di non subire e di denunciare subito ogni sopruso. Se tutti faremo così, allora qualche speranza per un futuro migliore non sarà vana”.