Un altro Figuccia si tira fuori da Forza Italia. Dopo l’uscita della neo consigliera comunale Sabrina Figuccia dalle fila di Forza Italia, oggi, nella V circoscrizione, anche Marco Figuccia, neo eletto consigliere di circoscrizione sempre nelle fila di Forza Italia si tira fuori con la stessa motivazione: “Forza Italia Palermo non mi rappresenta”.
“La gestione complessiva del partito a Palermo – ha dichiarato Marco Figuccia – legata anche all’elezione del presidente del Consiglio Comunale, dove sono stati determinanti i voti di gran parte dei consiglieri di Forza Italia, mentre per l’elezione del vice presidente è stata decisiva la maggioranza – sembra aver intrapreso una linea filo governativa, contravvenendo così al voto espresso dai palermitani. Ecco perché, in segno di discontinuità con quanto avvenuto a Sala delle Lapidi, ho deciso di non aderire a Forza Italia Palermo.
Sempre oggi, Sabrina Figuccia, capogruppo del Gruppo Consiliare Misto in Consiglio Comunale, va all’attacco sulle commissioni consiliari che sarebbero state determinate senza l’applicazione del regolamento. “Stamattina – ha dichiarato Sabrina Figuccia – con una nota inviata al presidente del Consiglio Comunale, ho chiesto quali siano stati i criteri adottati per la composizione delle Commissioni Consiliari. Infatti, quasi per magia, quelle che erano indiscrezioni giornalistiche, oggi a Sala delle Lapidi sono diventate realtà. E il regolamento che fine ha fatto? Sono state forse fatte delle eccezioni? Quindi, sorge il dubbio: ma a che serve il Consiglio Comunale? A mero strumento di ratifica di decisioni prese nelle segrete stanze, che ormai sembrano abitate senza alcuna distinzione da maggioranza ed opposizione?
Insomma, continua ad essere applicato il metodo già adottato per la scelta di presidente e vice del Consiglio comunale, dove gran parte dell’opposizione pare aver abdicato al suo ruolo. Mi auguro che questo non accada per le impellenti problematiche della nostra città, che non possono certo essere risolte a tavolino, ma devono essere affrontate collegialmente. Mi auguro che in futuro l’importante ruolo istituzionale dell’Assemblea di Sala delle Lapidi non venga svilito”.