venerdì, 22 Novembre 2024
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Anche io voglio dire la mia sul Ddl Zan

Premesso che non voglio entrare volutamente nel merito del disegno di legge anche perché, debbo ammettere che non lo conosco a fondo, però ho avuto modo di constatare che da più parti, dopo tanto tempo, c’era l’aspettativa che si approvasse una legge il cui intento era mettere fine a talune decriminalizzazioni, ma questa aspettativa è stata, per l’ennesima volta, elusa.

Cari signori Senatori,
lo “spettacolo” dato in parlamento da qualcuno di voi, diciamo non sono consoni con il ruolo che ricoprite, spero ve ne siate resi conto. Non siamo allo stadio e state esultando perché la vostra squadra del cuore a segnato e vinto all’ultimo minuto, siete nel tempio della legalità e quindi bisogna mantenere un atteggiamento impeccabile, e che cavolo cappuccio!

Mi riferisco in particolare all’esultanza che c’è stata la scorsa settimana a Palazzo Madama da parte di alcuni Senatori, dopo la lettura dei voti per l’approvazione del discusso disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, che ha fatto saltare l’esame degli articoli ed emendamenti al testo presentato. Il Ddl prende il nome dal primo firmatario del disegno stesso, il deputato del PD Alessandro Zan, che, per inciso, mi sembra una personcina a modo e pure simpatica.

Per la cronaca, il voto dei Senatori, per la cosiddetta Tagliola, è stato espresso a scrutinio segreto, così come richiesto da una parte dei Senatori stessi e approvato dalla Presidente del Senato.

Questo la dice lunga su chi non ha avuto coraggio di metterci la faccia ed ha voluto affossare il controverso Ddl, già precedentemente approvato alla Camera. Personalmente non approvo che si sia votato a scrutinio segreto perché noi popolo italico abbiamo il diritto di sapere chi è a favore e chi è contrario.

Dopo il voto, in tutta Italia, ci sono state delle manifestazioni spontanee e pacifiche di protesta che mi hanno fatto ancora di più capire, che la delusione è stata grande. Ci si aspettava dai nostri rappresentanti una presa di coscienza per le reali esigenze di una parte della popolazione. Invece, come hanno scritto da più parti, è stata solo una prova di inciucio per la prossima elezione del Presidente della Repubblica.

Picciotti miei, quando capiremo che siamo tutti uguali, bianchi, neri, marrone, gialli, rosa, azzurri, etc. etc.? Quando comprenderemo che gli orientamenti sessuali fanno parte del nostro privato e che quindi tutte, e dico TUTTE LE PERSONE, qualunque sia il colore della pelle, il credo religioso, l’orientamento sessuale etc. SONOT TUTTI UGUALI.

Mi dispiace che certi ortodossismi fanno parte di un retaggio culturale desueto che andava bene, forse nel medioevo. Bisogna evolversi ognuno conduce la propria vita come crede, basta che questo suo comportamento sia rispettoso del prossimo e non sia da ostacolo per la convivenza civile.

Vorrei inoltre ricordare ai nostri rappresentanti in seno alle istituzioni, che in parlamento ce li abbiamo mandati noi, ora che ci rifletto veramente no. C’è li hanno mandati i vari partiti e movimenti, perché all’elettore è stata data solamente la possibilità di votare il tal partito o il tal movimento, gli eletti sono stati scelti dai partiti e movimenti stessi. Siamo stati privati della più elementare regola democratica: scegliere direttamente i nostri rappresentanti. Questo non va bene.

Ciascuno di noi dovrebbe potere scegliere in libertà per quale persona votare, tanto i “mestieranti” della politica sapranno sempre come farsi eleggere da quella parte di elettorato che continua a votare sulla base di promesse, fino ad oggi, che io ricordi, quasi mai mantenute.

Per questo principio chi è stato eletto perché scelto dal partito, se vuole cambiare casacca, per carità lo può fare, ma dovrebbe avere il buon senso di dimettersi, perché noi elettori non abbiamo votato lui ma il partito e quindi, il suo cambio di rotta non è né plausibile né giustificato.

In conclusione, cari signori politici, con i vostri comportamenti, diciamo un po’ così, non avete fatto altro che allontanare sempre di più la gente dalle urne, vedasi le ultime elezioni regionali, comunali, etc. Personalmente sono stato da sempre un battitore libero che ha creduto nel passato alla politica, ma più c’ero vicino, più mi allontanavo. Infatti nelle ultime elezioni a cui ho partecipato, ho votato con il naso turato, spingendomi a far parte di quella maggioranza silenziosa che non crede più nella politica e men che meno nei politici. SVEGLIA SIGNORI.

Cari lettori, non so come voi la pensiate, ma sono fermamente convinto che la democrazia va alimentata e soprattutto rispettata.

Alla prossima.

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