L’iniziativa #ioleggoperchè alla Libreria Interno 95.
Bagheria (PA) – Conoscere storie diverse, scoprire mondi e personaggi, vivere forti emozioni, non smettere mai di imparare: è la magia della lettura, pratica che, oggi, soprattutto i giovani tralasciano, sottovalutandone l’importanza e i benefici.
La poco valorizzazione del libro, come fonte e strumento di conoscenza, ha spinto l’Unesco, già nel 1995, a promuovere una giornata finalizzata a riscoprire il piacere della lettura e a sottolineare le facoltà intellettuali nel progresso sociale e culturale. Ed è così che è nata “La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”, evento che ricorre ogni 23 aprile di ogni anno.
Con l’arrivo di questo giorno, in Italia è stato dato il via a “#ioleggoperchè”, manifestazione alla sua prima edizione, curata dall’AIE (Associazione Italiana Editori) realizzata in collaborazione con ALI (Associazione Librai Italiani – Confcommercio), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Centro per il Libro e la Lettura del MIBACT (Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo) e Milano Città del Libro 2015. Editori, autori, lettori, giovani, artisti e anche tanti curiosi si sono riuniti in piazze, librerie e spazi di cultura che, per l’occasione, si sono trasformate in veri e propri luoghi d’incontro e di festa.
Anche a Bagheria, il richiamo alla cultura non ha tardato a farsi sentire, “ #ioleggoperchè”, infatti, organizzata e ospitata nella Libreria Interno 95, in via Dante 95, ha riscosso notevole partecipazione e adesione.
Buona musica, giochi e momenti ricreativi per bambini, letture, un pannello letterario dove attaccare frasi e citazioni, hanno fatto da contorno all’iniziativa. Tanti i giovani, ma anche adulti, che hanno ricevuto una delle 24 opere in edizione speciale e unica, stampate appositamente per la “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”.
Tra le tante attività proposte dalla Libreria interno 95, quella che ha trovato maggiore favore e apprezzamento, da parte degli intervenuti, grandi e piccini, è certamente “reading cake”, lettura associata alla degustazione di torte e leccornie. E così per i più golosi una doppia passione condivisa: la scelta di gustare la storia di un buon libro da una parte, assaporare le variegate dolcezze dall’altra.
“Il nostro compito – ha spiegato più dettagliatamente Liliana Caminiti, titolare della Liberia– è stato quello di coinvolgere dei volontari, chiamati “messaggeri” (ognuno è stato dotato di un kit apposito, magliette e materiale pubblicitario), affinché diffondessero il piacere della lettura. Noi siamo sì messaggeri, ma, essendo una libreria, siamo anche partecipi di questa organizzazione. Oggi, inoltre, – ha voluto precisare – ci sarà la diretta televisiva su Rai3 dell’evento nazionale #ioleggoperchè”.
La signora Caminiti, nonostante abbia a noi esternato una leggera amarezza di fronte alle recenti notizie nazionali sul disinteresse da parte dei giovani verso la lettura, ha mostrato determinazione e risolutezza nell’assicurare la buona riuscita della manifestazione e nel diffondere l’amore per la lettura, “noi ci proviamo e cerchiamo di mettercela tutta” – ci ha detto. Del resto, noi di Giornale Cittadino Press, avendo visto e constatato la gioia e l’interessamento di quanti hanno preso parte all’iniziativa, non possiamo che essere fiduciosi e invitare tutti quanti, in modo particolare i giovani, a non sottrarsi alla ricchezza e al piacere di un buon libro.
Augurandovi letture stimolanti, produttive e frequenti, abbiamo ritenuto opportuno proporre, qui di seguito, poche, ma significative “righe”, tratte dal discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore.
“Leggere è una ricchezza per la persona e per la comunità. E’ una porta che ci apre alla conoscenza, alla bellezza, a una maggiore consapevolezza delle nostre radici, ai sentimenti degli altri che spesso ci fanno scoprire anche i nostri sentimenti nascosti … Non è vero che la lettura sia stata e sia un’abitudine di personalità introverse. E’ vero il contrario: è una chiave per diventare cittadini del mondo, per conoscere esperienze lontane, per comprendere le contraddizioni e le storture, ma anche per comprendere le grandi potenzialità del mondo che ci circonda, dell’umanità che ci circonda. E’ un modo per far nascere speranze, per coltivarle, per condividerle”.