«Il provvedimento noto come “manovrina”, recepisce solo in parte alcune delle modifiche richieste dal tavolo#Cataniasicura per stimolare gli interventi di adeguamento sismico degli edifici esistenti». Con queste parole si apre la nota del presidente di Ance Catania Giuseppe Piana in merito al via libera della Camera all’operazione correttiva finanziaria concordata con l’Unione Europea.
«La possibilità di usufruire del “sisma bonus” fino all’85% per chi acquista un immobile demolito e ricostruito con criteri antisismici, anche in caso di variazione volumetrica, può fornire un forte impulso alla rigenerazione dell’esistente – continua Piana – ma il lodevole contributo viene circoscritto agli edifici ricadenti in zona sismica 1 con enorme pregiudizio di una città come Catania, classificata invece in zona sismica 2 nonostante la stessa Protezione Civile la consideri come la più vulnerabile d’Italia. Anche sul fronte della cessione del credito fiscale agli istituti bancari – conclude – le notizie positive sono accompagnate da limiti stringenti: sembra che questa sarà permessa solo in caso di interventi di riqualificazione energetica di parti comuni dei condomini, escludendo quindi le più rilevanti ristrutturazioni volte ad aumentare la sicurezza sismica».