Continua il “Programma Straordinario” sulla rete fognaria destinata allo smaltimento delle acque meteoriche. Particolare attenzione, e priorità, si sta riservando alle zone critiche cittadine in cui si sono verificati allagamenti in occasione delle ultime precipitazioni. Quindi non solo i principali assi viari cittadini (viale Michelangelo, via Leonardo da Vinci, via Pitré, corso Calatafimi e le relative aree di svincolo o incrocio con la circonvallazione), ma anche gli spiazzi antistanti ai palazzi e monumenti di notevole frequentazione come ad esempio, fra gli altri, Palazzo Tarallo dove recentemente è stato razionalizzato un ramo di scarico delle acque meteoriche che confluisce nella fognatura comunale.
Pertanto, dopo i lavori avviati e tutt’ora in corso alle caditoie pluviali e relativi rami di allaccio lungo il curvone della Cala, da oggi sono pure partiti i lavori nei pressi della rotonda di viale Michelangelo; detti lavori proseguiranno nei prossimi giorni lungo lo stesso viale Michelangelo, da valle verso monte.
In sequenza, saranno eseguiti analoghi interventi lungo la via Leonardo da Vinci, la via Pitré, il Corso Calatafimi, un tratto della via Messina Marine nei pressi dell’Ospedale Buccheri La Ferla, un tratto della laterale di monte della Circonvallazione antistante il Carcere dei Pagliarelli e tutta quanta l’area di Mondello-Valdesi che recapita sul Canale cosiddetto “Ferro di Cavallo”. Inoltre è previsto un intervento nello spazio antistante il Museo Pitré, alla “Palazzina Cinese”, dove oggi è stato fatto un sopralluogo dall’Ing. Vincenzo Costantino e dall’Arch. Michelangelo Salamone, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Amap.
Il Programma – da svolgere in sinergia con la Rap e la Polizia Municipale, come da sempre auspicato dal Sindaco Orlando – è finalizzato ad ottenere un completo riefficientamento della esistente rete di raccolta (attraverso le caditoie stradali) e di convogliamento (attraverso i rami di allaccio delle caditoie ai collettori fognari) delle acque di pioggia e ciò ad iniziare per l’appunto dalle zone critiche prima specificate; con ciò, si riuscirà certamente a deprimere in maniera significativa il rischio di allagamenti ad ogni temporale. Rimane comunque confermato che l’Amministrazione Comunale dovrà provvedere a risolvere i ben noti problemi strutturali della rete.