Irruzione pacifica dei lavoratori di Almaviva Contact alla Leopolda siciliana, che si sta svolgendo alle ex Fabbriche Sandron di Palermo. Un gruppo di manifestanti, non curanti della pioggia, ha protestato contro i 1670 licenziamenti previsti nel capoluogo siciliano, annunciati dal colosso dei call center, ed è entrato durante i lavori della seconda edizione della manifestazione del PD, dal titolo “Cambiamenti“.
“Durante le assemblee dei lavoratori dei giorni scorsi alla Alicos e a Marcellini – ha detto al GCPRess Giovanni Gorgone, rsu Fistel CISL -, abbiamo deciso di partecipare alla Leopolda siciliana per far ascoltare la nostra voce. Stamattina, siamo entrati durante la kermesse e al grido ‘ siamo tutti Almaviva’, la platea si è unita al nostro coro. Abbiamo anche chiesto ed ottenuto che un nostro collega, lavoratore Almaviva, leggesse un documento in cui spiegava la nostra vertenza.”
A salire sul palco Giovanni Giammarresi che, invitato dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, ha ricordato che sono a rischio di perdere il lavoro 1.670 dipendenti a Palermo e quasi 3.000 in tutta Italia: “Chiediamo alla politica e a tutti i soggetti coinvolti di sedersi a un tavolo e con grande senso di responsabilità ridurre le distanze ai fini di trovare soluzioni concrete. Chi governa ha il dovere di intervenire perchè si tratta di grandi committenti che lavorano con commesse pubbliche. Il nostro – ha concluso- è un grido di aiuto per salvaguardare il nostro lavoro”.
Dopo l’intervento di Giammerresi, il sottosegretario all’Istruzione,Davide Faraone, organizzatore della kermesse, ha detto: “Sappiamo che questo settore è in profonda trasformazione e dobbiamo riuscire a costruire le condizioni per mantener un tasso di occupazionale alto. E questo è il lavoro che stiamo realizzando come Governo. Nelle ultime settimane da parte dell’azienda avevamo avvertito un atteggiamento di resistenza e di fuga. L’abbiamo richiamata ‘alla responsabilita’ e nelle ultime settimane abbiamo registrato una maggiore disponibilità. Sono molto ottimista – ha concluso – e vi assicuro il nostro massimo impegno e la massima informazione”.
Per Giovanni Gorgone: “Un altro piccolo passo è stato fatto e i lavoratori di Almaviva non si fermano. Resistiamo e non molliamo in attesa del tavolo al MISE di giorno 13 aprile. Nel frattempo stiamo lavorando ad altre iniziative per tenere alta l’attenzione sulla vertenza. Siamo contenti che anche questa volta Palermo ci è stata vicino rendendosi conto che 1670 licenziamenti in città sarebbe un dramma sociale difficile da superare che rischierebbe, tra l’altro, di mettere in ginocchio l’ economia palermitana”.