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HomesocialeAlmaviva. Renzi a Palermo non ascolta i lavoratori: "Che delusione"

Almaviva. Renzi a Palermo non ascolta i lavoratori: “Che delusione”

Palermo, 23.10.2016 – Ieri la visita a Palermo del premier Matteo Renzi in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre per la promozione della campagna del “Si” e per l’inaugurazione dell’anno accademico che si è svolta al Teatro Massimo (leggi l’articolo). La città è stata blindata dalle forze dell’ordine che hanno tenuto lontano e a “bada”, probabilmente con modi molto lontani da quelli che giornalmente utilizzano per proteggere la cittadinanza – i video sul web ne sono un’ampia testimonianza -,  chi era sceso in piazza per far conoscere al primo ministro la situazione di disagio in cui vivono migliaia di persone.

Tra i tanti scesi per le strade anche alcuni lavoratori Almaviva che rischiano il trasferimento dalla sede di Palermo a quella calabrese di Rende, con la previsione di una riduzione delle ore lavorative e una conseguente riduzione della retribuzione senza contare l’allontanamento dalla propria famiglia.

almaviva-protesta-notte“Che delusione! – ha dichiarato al GCPress Giovanni Gorgone Rsu Fistel Cisl a nome di tutti i colleghi – Per due giorni abbiamo cercato di parlare con il presidente del consiglio Matteo Renzi approfittando della sua presenza a Palermo. Venerdì lo abbiamo aspettato davanti al real teatro Santa Cecilia e, sotto la pioggia incessante, abbiamo aspettato sperando che ricevesse una delegazione di lavoratori di Almaviva ma dopo la lunga attesa è andato via e la stessa cosa ha fatto ieri, lasciando il teatro Massimo senza neanche mandarci un messaggio di solidarietà.”

“Ieri mattina – continua Gorgone – ho provato una strana sensazione quando arrivando in prossimità del teatro ho visto quelle transenne che circondavano la piazza e l’enorme spiegamento di forze dell’ordine. La percezione è stata come se il premier volesse mantenere le distanze con i cittadini palermitani. I palermitani non meritano questo trattamento e meno che mai i lavoratori di Almaviva che attendono da tanto tempo che venga scritta la parola fine alla vertenza che vede coinvolti centinaia di famiglie.”

“Volevamo semplicemente fargli conoscere il dramma che stanno vivendo i 397 lavoratori di Almaviva che ad oggi non sanno cosa si prospetta per il futuro – dichiara accorato il rappresentante sindacale -. Vogliamo sperare che la nostra presenza sia servita lo stesso e che gli sia arrivato comunque il nostro grido di aiuto auspicando che possa far giungere un suo almaviva-gorgone-orlandomessaggio al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico dove per mercoledì 26 ottobre è previsto l’ennesimo incontro per discutere della vertenza Almaviva.”

A non sottrarsi all’incontro con i lavoratori, davanti il Teatro Massimo, è il sindaco Leoluca Orlando che ha ribadito la solidarietà ai dipendenti Almaviva auspicando che l’incontro al Mise della prossima settimana possa chiudere  definitivamente e positivamente la vertenza dei colosso dei call center.

 

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