Palermo, 02.11.2016 – Mancano pochi giorni e il prossimo 8 novembre prenderanno il via i trasferimenti, da Palermo a Rende, dei primi 154 dipendenti Almaviva Contact impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre. Martedì 8, i lavoratori dovranno prendere servizio nella sede calabrese pena il licenziamento.
Ogni ora che passa la speranza di scongiurare i licenziamenti si allontana e nel contempo sale la tensione fino al punto che: “questa mattina – riferisce al GCPress Giovanni Gorgone Rsu Fistel Cisl -, nel sito di via Marcellini, è stato necessario l’intervento dei sanitari del 118 per prestare soccorso a circa 15 operatori colti da attacchi di panico o da ipertensione. Il lavoro dei miei colleghi operatori in cuffia è già particolarmente stressante, se si aggiunge la ‘spada di damocle’ dei trasferimenti, la situazione arriva inevitabilmente al culmine. Per fortuna, con l’intervento dei medici di ben due due ambulanze, anche se c’è voluto molto tempo, la situazione si è tranquillizzata e i colleghi non hanno avuto bisogno di essere trasferiti al pronto soccorso. La situazione, indubbiamente, è drammatica: Almaviva procede con la decisione di trasferire i lavoratori e i lavoratori si trovano a dovere decidere della propria vita.”
Tra i lavoratori che si accingono ad affrontare il trasferimento c’è chi assiste costantemente i genitori anziani, ci sono le coppie di colleghi che devono affrontare il trasferimento di uno solo di loro; c’è chi ha scelto di non far mancare il proprio affetto ai bambini disagiati e si trova a dovere abbandonare quelli che definisce come propri figli.
Le domande ricorrenti dei lavoratori sono: ‘E ora cosa succede?’, ‘Come andremo avanti?’.
“Con la nostra retribuzione, trasferirsi è una follia – continua il sindacalista Gorgone -. Da parte nostra non molliamo, intraprenderemo qualunque iniziativa per evitare questo dramma sociale. Continuiamo a tranquillizzare i colleghi con la certezza che un intervento immediato delle istituzioni possa scongiurare i trasferimenti e ridare serenità alle centinaia di famiglie”.