venerdì, 27 Dicembre 2024
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HomesocialeAlmaviva. Dramma per i lavoratori, licenziamenti sempre più vicini

Almaviva. Dramma per i lavoratori, licenziamenti sempre più vicini

giovanni-gorgone-trasferimenti-rendePalermo, 09.10.2016 – Oggi è una di quelle tante domeniche che, normalmente, vengono vissute in serenità da molte famiglie. Ma c’è chi, invece, la sta vivendo con l’ansia e con la paura di perdere il posto di lavoro. Questo è il dramma che sta investendo i lavoratori del call center Almaviva. Sono migliaia gli operatori che vedono avvicinarsi sempre più lo spettro del licenziamento. Il colosso dei call center, ha deciso di chiudere i siti di Napoli e Roma e di trasferire nella cittadina calabrese di Rende i lavoratori del sito di Palermo impiegati nella commessa Enel.

Sono 154 i colleghi che hanno ricevuto la lettera di trasferimento e che in queste ultime ore stanno vivendo, assieme alle loro famiglie, il dramma di prendere una decisione che, qualsiasi essa sia, creerà forti disagi – ha dichiarato Giovanni Gorgone Fistel Cisl Palermo Trapani -. È veramente un dramma sociale,154 dipendenti con stipendi part-time da 600 euro mensili che devono decidere se lasciare la famiglia e trasferirsi o rinunciare a questo lavoro che comunque a Palermo gli permetteva con tanti sacrifici e con gli aiuti dei genitori di arrivare a fine mese.

giovanni-gorgone-trasferimenti-rende-2Quindi, l’interrogativo che affligge questi lavoratori è: “Che fare?” Molti sono coniugati con altri dipendenti Alamaviva e il dubbio è ancora più forte. Impossibile lasciare il posto di lavoro, unica fonte di sostentamento di famiglia, ma anche impossibile trasferirsi in un’altra città affrontando un altro affitto e tutte le spese necessarie per vivere lontano dalla famiglia. Senza contare che tra questi lavoratori trasferiti ci sono donne che devono lasciare i propri piccoli a Palermo e sopportare, da parte loro, il distacco ma soprattutto facendo sopportare ai bambini il distacco affettivo dalla mamma.

Per i sindacati, quindi, questi trasferimenti sono “licenziamenti camuffati” e chiedono con forza l’intervento delle istituzioni: “A rischio sono tutte le 397 persone della commessa Enel – continua Gorgone -, tranne quei colleghi che non potranno essere trasferiti in quanto rientrano nei criteri di tutela di legge come i beneficiari Legge 104/92; gli iscritti alle categorie protette assunti come tali ai sensi della legge 482; i dipendenti posti in interdizione e maternità obbligatoria; tutele legge 300/70. Si parla di grandi numeri, chiediamo il supporto e il sostegno della città di Palermo, lunedì mattina saremo in presidio con un sit-in davanti alla committente Enel di via Marchese di Villabianca dalle 9 alle 14. Ci scusiamo per il disagio che causeremo– conclude Gorgone – ma la data del 24 ottobre si avvicina e non possiamo assistere a questo dramma senza fare nulla. Confidiamo che il 12 ottobre, giorno previsto per l’incontro al Ministero economico di Roma, si trovi una soluzione per i colleghi di Roma, Napoli e Palermo”.

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