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HomesocialeAlmaviva. Accordo siglato. Scongiurati 3000 licenziamenti. Occorre riforma del settore

Almaviva. Accordo siglato. Scongiurati 3000 licenziamenti. Occorre riforma del settore

Palermo, 31.05.2016 – Ci sono voluti mesi di trattative e di incontri al Mise tra azienda, sindacati e istituzioni e tante proteste pacifiche dei lavoratori Alamviva ma alla fine, all’alba di oggi, è stato siglato l’accordo che ha scongiurato il licenziamento previsto dal colosso dei call center di 2.988 lavoratori:1.670 a Palermo, 918 a Roma e 400 a Napoli.

A dare la notizia con un twitter è stata la viceministra Teresa Bellanovalo avevo detto dalla prima trattativa che non avremmo lasciato sole 3000 persone “, mentre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha twittato: “Stanotte chiusa con un accordo la procedura di licenziamento per Almaviva Adesso bisogna continuare a lavorare uniti per dare un futuro migliore ai call center”.

L’intesa prevede a partire dall’1 giugno e per sei mesi, il ricorso ai CdS (contratti di solidarietà), con percentuali del 45 percento nelle sedi di Palermo e Roma e del 35 percento a Napoli senza condizioni economiche peggiorative, con una pianificazione ogni 15 giorni e con la gestione prioritaria degli eventuali picchi di traffico delle commesse da parte dei siti in CdS.

Inoltre, l’accordo prevede che le quote di utilizzo degli ammortizzatori sociali andranno a decrescere fino all’utilizzo del 20 per cento e che il perimetro degli esuberi passi dai circa 3.000 iniziali a 2.400, cioè quello dell’accordo di aprile.

Al termine dei 6 mesi, le parti hanno concordato di gestire gli eventuali esuberi residui del settore del call center con il ricorso all’integrazione salariale, cassa integrazione straordinaria per un periodo massimo di 12 mesi.

Almaviva Contact si è impegnata a mantenere la sede logistica di via Marcellini a Palermo e la Regione, dal canto suo, si è impegnata a finanziare corsi di formazione e riqualificazione del personale.

La volontà del governo è quella di avviare un tavolo permanente sui call center, con la convocazione mensile delle parti sociali per monitorare l’applicazione del programma. Il primo appuntamento previsto sarà al Ministero dello sviluppo economico il 17 giugno.

Giovanni Gorgone . Rsu Fistel Cisl Palermo Trapani
Giovanni Gorgone . Rsu Fistel Cisl Palermo Trapani

«Sono state 17 ore di trattative incerte – ha detto a GCPress Giovanni Gorgone, Rsu Fistel Cisl Palermo Trapani ma alla fine ha prevalso il buon senso. Abbiamo messo in sicurezza i 3000 lavoratori di Almaviva con un accordo che permetterà di andare avanti per 18 mesi sicuri più altri 18 che potrebbero arrivare dai fondi FIS, legge Fornero. Il ricorso agli ammortizzatori sociali ha la finalità di trovare tempo come richiesto dalla viceministra Teresa Bellanova per risolvere i problemi di settore che hanno prodotto questa situazione. Adesso auspichiamo che ci si adoperi nel più breve tempo possibile per ridare tranquillità ai lavoratori che tanto si sono sacrificati. La prospettiva deve essere di lavorare a pieno ritmo senza nessun ammortizzatore sociale.»

Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e per l’assessore alle attività produttive, Giovanna Marano: «L’intesa raggiunta stamattina al Mise garantisce uno sbocco ad un vertenza che ipotecava il futuro di migliaia di famiglie palermitane. L’impegno e la responsabilità di tutte le parti, a partire dal governo nazionale rappresentato dal vice ministro Teresa Bellanova a cui va il nostro apprezzamento, ha garantito uno sbocco sostenibile alla vicenda, portando alla revoca dei licenziamenti e accompagnando le attività di Almaviva verso una prospettiva di futuro per le lavoratrici e i lavoratori palermitani. La scelta dell’azienda di mantenere operativa la seconda sede di via Marcellini, apre infatti una pagina di prospettiva del consolidamento dell’azienda sulla città. L’impegno dell’Amministrazione comunale che non è mai venuto meno in tutti questi mesi, proseguirà ora nei tavoli di monitoraggio mensile al Mise e in qualunque altra iniziativa di sostegno del rafforzamento di Almaviva Contact a Palermo.»

Per Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra italiana alla Camera,«Il ritiro dei licenziamenti è una buona notizia, frutto della coraggiosa lotta dei lavoratori. E’ fondamentale che il governo nazionale affronti i problemi legati alle delocalizzazioni selvagge e alle gare al massimo ribasso che hanno portato alla crisi del settore dei call center, altrimenti ci ritroveremo presto a parlare di nuovi licenziamenti.»

«Esprimo apprezzamento e soddisfazione per l’intesa raggiunta al Mise questa mattina che restituisce tranquillità ai tanti lavoratori di Almaviva – ha detto Paolo Caracausi (Idv), presidente della commissione Attività Produttive del comune di Palermo – Le preoccupazioni che in questi ultimi mesi hanno condizionato la vita di circa 3.000 persone oggi vengono meno con la revoca dei licenziamenti.»

Per Ignazio Messina, segretario nazionale dell’Italia dei Valori:«L’accordo raggiunto per Almaviva che ferma tremila licenziamenti al Sud è sicuramente merito della determinazione con cui hanno reagito in questi mesi i lavoratori di Palermo, di Napoli, di Roma. Ora ci sono a disposizione sei mesi per risolvere alla radice il problema industriale e occupazionale, e il Governo deve assumere decisioni che regolino il settore in assenza delle quali il dramma dei licenziamenti sarebbe solo spostato nel tempo. Noi proponiamo in Parlamento tre azioni concrete: una penale per quelle aziende di call-center che hanno delocalizzato in Paesi extra Ue e non lo dichiarano all’utente; una clausola per tutte le aziende che indicono appalti che preveda il rispetto dei minimi contrattuali, ed infine una garanzia che il lavoratore segua il lavoro nel caso l’azienda da cui dipende perda la commessa a favore di altri.Nei prossimi mesi – ha assicurato Messina – i senatori di Idv seguiranno direttamente l’evolversi dell’accordo per poter scrivere insieme ai lavoratori la parola fine al dramma occupazionale che si era aperto nel Mezzogiorno.»

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