Palermo, 03.01.2016 – Struggente, intenso e infallibile l’opera diretta da Vincenzo Pirrotta e scritta da Roberto Alajmo, Almanacco Siciliano, di scena al Teatro Biondo dall’11 al 21 gennaio in anteprima nazionale.
Le vittime di mafia raccontato i pochi istanti prima della loro tragica morte, quel momento in cui la paura lascia il posto alla consapevolezza. I feroci attentati, le sparatorie, gli efferati omicidi raccontati dalla cronaca e impressi nella memoria collettiva, descritti non attraverso immagini sanguinolenti, bensì attraverso le emozioni delle vittime. In un tempo che si dilata all’infinito, la parola è restituita ai morti che, quasi con sacralità, rivivono quegli istanti in cui “tutta la vita si riavvolge nella mente”, andando incontro alla morte con coraggio e consapevolezza di un destino che si compie.
Come in una tragedia greca, è la leggerezza della poesia a raccontare il dramma, non il sangue, non la brutalità delle immagini, ma la ferocia invadenza del ricordo e delle intime emozioni.
A scandire i tempi del racconto-testimonianza le date impresse nella storia, che richiamano al dramma, alla tragedia inevitabile.
Una produzione del Teatro Biondo che vede Vincenzo Pirrotta, regista e interprete,sul palco del teatro Stabile insieme a Elisa Lucarelli e Cinzia Maccagnano. Le musiche originali sono di Marco Betta e dei Fratelli Mancuso, scene di Claudio La Fata, i costumi dello stesso Pirrotta e le luci di Nino Annaloro.