domenica, 22 Dicembre 2024
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All’aeroporto di Palermo vaccini e tamponi a disposizione dei profughi dall’Ucraina

ECCO ANCHE ALTRE INIZIATIVE A FAVORE DELLA POPOLAZIONE UCRAINA. Stasera, veglia di preghiera per l'Ucraina che si terrà alle 21 sul sagrato della cattedrale di Palermo, per condividere la lettura sull'appello alla pace di Papa Francesco, accogliendo l'invito di Monsignor Corrado Lorefice

La struttura commissariale per la gestione dell’emergenza Covid a Palermo vicina ai cittadini ucraini e al loro dramma.

Dal 17 febbraio all’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino, oltre all’area Covid test per i tamponi, è attiva anche una postazione vaccinale, grazie alla collaborazione con Gesap, società di gestione dell’aeroporto.

“Può usufruirne chiunque, di qualunque nazionalità, che debba ancora ricevere le somministrazioni, ma in questo momento il nostro pensiero va in particolare ai cittadini ucraini – dichiara il commissario Covid di Palermo, Renato Costa -. Le nostre aree Covid test e vaccini in aeroporto sono a disposizione di chi scappa dall’orrore della guerra”.

Oltre a medici, infermieri e personale amministrativo della Fiera del Mediterraneo, l’ufficio per la gestione dell’emergenza Covid nella Città metropolitana di Palermo, coordinato da Costa, metterà a disposizione anche un proprio mediatore culturale.

Allo scalo aeroportuale di Palermo i vaccini si effettuano ogni giorno, festivi compresi, dalle 10 alle 17, nella sala arrivi, area check-in C. I tamponi, invece, vengono eseguiti da personale medico della struttura commissariale nell’area Covid test, a circa 700 metri dall’aerostazione.

ALTRE INIZIATIVE, A PALERMO, A FAVORE DELLA POPOLAZIONE UCRAINA

Il Comune di Palermo, d’intesa con la Consulta per la Pace e accogliendo l’appello lanciato dall’arcivescovo S.E. Corrado Lorefice, organizza una fiaccolata per dire “No alla guerra in Ucraina”, che si terrà venerdì 4 marzo alle ore 20.00 in piazza Pretoria. Per il Comune sarà presente il sindaco Leoluca Orlando. Al termine della fiaccolata i partecipanti si sposteranno in Cattedrale, dove è previsto un momento di preghiera.

L’associazione Parco Libero aderisce e partecipa alla fiaccolata per la pace di questa sera organizzata dalla Consulta per la pace del Comune di Palermo per chiedere la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. “Accenderemo una luce contro la guerra e per la libertà. Unirsi come comunità, al di là di ogni differenza di cultura, religione ed etnia, in questo momento drammatico è importante più che mai. Per la vita, per la pace, per l’umanità”, dicono Alice Grassi e Cleo Li Calzi, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione Parco Libero.

«Ci saremo anche noi oggi a piazza Pretoria alla manifestazione organizzata dalla Consulta della Pace del Comune di Palermo, per dire no alla guerra, unendoci idealmente alla sofferenza del popolo ucraino. Un secco e deciso no a questa e a tutte le guerre e ai conflitti che non portano a nulla, se non a bagni di sangue. È importante trovarci tutti insieme per dimostrare la voglia di pace che ci unisce, ma è anche importante che la pace la cerchiamo e pretendiamo ogni giorno impegnandoci in prima persona a costruire un mondo nel quale tenere lontano potere e prevaricazione dai luoghi delle istituzioni democratiche. Restiamo in ascolto e accogliamo la sofferenza altrui, oggi per l’Ucraina, domani per qualunque altro popolo o comunità soffra per cause ingiuste che mettono al primo posto gli interessi economici e personali di singoli governanti e singole nazioni».
Lo dichiarano i consiglieri Valentina Chinnici e Massimo Giaconia, del gruppo “Avanti Insieme”.

La Cisl Palermo Trapani parteciperà stasera alla veglia di preghiera per l’Ucraina che si terrà alle 21 sul sagrato della cattedrale di Palermo, per condividere la lettura sull’appello alla pace di Papa Francesco, accogliendo cosi l’invito alla partecipazione di Monsignor Corrado Lorefice. “Accenderemo una fiaccola per le vittime di questa assurda guerra – spiega Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani -. Siamo preoccupati per la sorte del popolo ucraino, per i possibili sviluppi del conflitto, per le troppe vite già perse. Il dialogo è l’unica strada possibile e saremo stasera alla veglia, iniziativa che mette insieme tante realtà, tante sensibilità, sotto l’unica bandiera della pace. Ci auguriamo che i tentativi di costruire il dialogo fra Russia e Ucraina vadano a buon fine perché bisogna fermare subito questa strage e questa emergenza sociale ed umanitaria”. “Chiediamo che cessino subito le ostilità perché l’intero continente rischia di finire nel baratro di una nuova guerra fredda. Si costruisca la pace anche per il futuro di tutta l’Europa. Serve come ha detto il nostro segretario generale Sbarra una solidarietà concreta nei confronti di una popolazione allo stremo che ha bisogno di aiuti veri e immediati” conclude La Piana.

“Le immagini e i racconti di questi ultimi giorni ci ricordano di quanta crudeltà può armarsi la mano umana. Ma nelle pieghe delle atroci storie di disperazione e di sangue innocente, ricorre sempre una luce di speranza, quella delle persone accorse a fornire il proprio aiuto, quella di chi, rischiando la propria vita, protesta a mani nude e quella di chi, affrontando il pericolo, garantisce a tutti noi il diritto all’informazione recandosi nei luoghi in guerra. Stasera, accogliendo l’appello lanciato dall’arcivescovo Corrado Lorefice, d’intesa con il Comune di Palermo e la Consulta per la Pace, alle 20, sarò in piazza Pretoria per testimoniare il mio ‘No alla guerra in Ucraina’ e la mia solidarietà alle vittime di tutte le guerre”. Lo dichiara Rosalia Viviana Lo Monaco, capogruppo M5S, consigliere del Comune di Palermo, componente V Commissione permanente e Commissione Speciale Trasparenza e Garanzia.

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I colori della bandiera dell’Ucraina illuminano il palazzo comunale di Petralia Soprana. In segno di solidarietà al popolo ucraino l’amministrazione comunale guidata da Pietro Macaluso ha acceso le luci gialle e blu, ovvero i colori dell’Ucraina, sul palazzo municipale con la speranza che il conflitto finisca presto. Una azione simbolica per esprimere la vicinanza di Petralia Soprana a Kiev e per dire di tenere accesi i riflettori sull’Ucraina fino a quando la Russia porrà fine all’invasione.

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