Palermo – La Direzione Didattica Statale C. MANERI-INGRASSIA ha ospitato il 4˚ meeting del progetto LLP Comenius “Healthy Europe through ICT”. L’iniziativa, che ha coinvolto bambini di nazionalità diverse e, nello specifico Italia, Polonia, Spagna e Turchia, nasce per diffondere un sano e corretto stile di vita e contrastare l’obesità infantile. Attraverso varie attività, presentazioni con PowerPoint, filmati, videoconferenze e un Blog gli alunni coinvolti hanno avuto modo di scambiare pensieri ed esperienze e conoscere così le culture, le abitudini alimentari e l’attività fisica di Paesi e scuole diverse. A tal proposito, il progetto Comenius, si avvale dell’utilizzo significativo delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) e pone come principio fondamentale “il relazionarsi con l’altro” e la diversità come fonte di conoscenza e arricchimento.
Il 4˚ e ultimo meeting, articolato in tre giornate (18, 19, 20 Maggio), è stato inaugurato da una allegra festa di accoglienza. Tra bandierine, festoni e cartelloni colorati, i bambini della scuola hanno realizzato un corridoio umano e hanno accolto, con l’Inno alla gioia in sottofondo, le varie delegazioni. Balli popolari, canti e gli inni dei rispettivi paesi coinvolti hanno animato il “Welcome”, rievocando un clima di fratellanza e condivisione. L’iniziativa, ha visto anche l’esibizione di una cantante lirica del Teatro Massimo con la partecipazione dell’Accademia Scarlatti.
“È stato un vero e proprio momento di intercultura” – ha dichiarato la referente del progetto, l’insegnante Natalina Geraci, cha a noi ha spiegato alcuni dettagli, illustrandoci anche il programma dei prossimi giorni.
“Questo progetto, iniziato nel 2013, si concluderà quest’anno e coinvolge quattro Nazioni (Spagna, Italia, Turchia, Polonia), di queste la Spagna è la Nazione coordinatrice. È stata la comunità europea a finanziarlo, al fine di incrementare e promuovere l’utilizzo delle tecnologie informatiche e l’apprendimento della lingua inglese. Questo meeting in Italia è l’ultimo e della nostra scuola sono state coinvolte 36 classi. È importante – ha precisato – che i nostri alunni, così come tutti quelli delle altre Nazioni, oltre a sentirsi cittadini della propria Nazione, possano sentirsi anche cittadini europei e, a tal proposito, è significativa la preparazione nel confronto con le altre culture. Infatti, abbiamo avuto modo di conoscere il cibo, le usanze, le tradizioni e i costumi di tutti i Paesi coinvolti. E non sono mancate attività che hanno valorizzato l’esercizio fisico in forma ludica e che, tra giochi e momenti di divertimento, ci hanno arricchito sia dal punto di vista professionale che umano”.
“È un progetto che ci ha fatto anche crescere come gruppo” – ha aggiunto la referente, ricordando le difficoltà di incontro/scontro tra gli studenti a seguito dell’unione dell’istituto Maneri e Ingrassia, prima scuole separate e distinte. Infatti, le varie fasi di organizzazione e preparazione di danze e canti per il progetto, durante i laboratori pomeridiani, sono state anche un modo per fare amicizia e socializzare.
Nei prossimi giorni le delegazioni visiteranno Palermo e gusteranno i piatti tipici siciliani. Essendo l’ultimo meeting, inoltre, verranno effettuati dei lavori di valutazione finale del progetto (questionari e test a crocette), sulla base dei dati che sono stati raccolti per monitorare le variazioni alimentari dei bambini. A conclusione dell’iniziativa, è previsto il significativo e simbolico scambio di regali tipici del proprio Paese.
L’incontro “costruttivo”, insito in questa manifestazione, permette ai vari alunni di acquisire e sviluppare sin da piccoli quelle competenze linguistiche e culturali che sono ormai necessarie per essere “cittadino europeo”. Un confronto che non genera scontro, ma che favorisce la consapevolezza della diversità delle proprie radici culturali e territoriali, in un clima di rispetto e uguaglianza. Ed è questa la sensazione che si percepisce percorrendo i corridoi della scuola: i vari disegni e le scritte, realizzate dagli alunni per la giornata di accoglienza, informano di tutte le usanze e le tradizioni dei quattro Paesi, ma acquistano maggiore bellezza e valore solo se osservate nella totalità del sapere e del “far conoscere”.
Potremmo concludere pure qui, ma il ritornare a scuola, tra tutti quei colori e sorrisi, ci ha fatto riguardare alla nostra infanzia, al ricordo di quanto è bello essere bambini. Non potendo non soffermarci sui tanti cartelloni, in riferimento a questa interessante e, certamente, lodevole iniziativa, abbiamo letto e pensato di proporre ai lettori, in maniera giocosa e un po’ fanciullesca questa breve “Filastrocca del bimbo italiano”:
“La filastrocca del bimbo italiano…”.