Un viaggio nel tempo a Palermo alla scoperta di Palazzo Conte Federico; ma anche tra le sale settecentesche di Palazzo Drago, o presso il palazzo nobiliare tra i Quattro Canti e la Cattedrale; non mancherà la tappa a Villa Palagonia, la celebre villa dei mostri di Bagheria; poi alla volta della palazzina Liberty dell’Arenella, Casa Florio, l’ultima dimora della famiglia che rese grande Palermo.
Si continua poi nel ventre di Palermo, con il tour sul mito dei Beati Paoli, nei luoghi sotterranei narrati nel celebre romanzo di Luigi Natoli; all’esperienza immersiva di Van Gogh experience a Palazzo Bonocore a piazza Pretoria; alla notte sui tetti di Palermo dalla terrazza della torre medievale di San Nicolò a Ballarò; tra gli idilliaci paesaggi neoclassici e la leggiadria delle raffigurazioni del piano nobile di Palazzo Zingone, di fronte l’Orto Botanico.
Ecco tutti i prossimi appuntamenti culturali con Terradamare:
Venerdì 19 novembre – dalle 17
NOTTE A CASA FLORIO
Apertura straordinaria della palazzina Liberty dell’Arenella: visite serali all’ultima dimora dei Florio, la famiglia che rese grande Palermo.
Palazzina dei Quattro Pizzi all’Arenella, Discesa Tonnara, 4b – Palermo.
Appuntamento: venerdì 19 novembre. Contributo: € 7. Turni disponibili: uno ogni ora dalle 17 alle 21.
Prenotazione o acquisto saltafila obbligatorio: 347.8948459 – 320.7672134 eventi@terradamare.org
Sabato 20 novembre – dalle 18
VAN GOGH MULTIMEDIA EXPERIENCE A PALAZZO BONOCORE
Visite serali al Palazzo nobiliare di piazza Pretoria e alla mostra multimediale con le opere dell’artista e con “Dante incontra Van Gogh”, esperienza immersiva ideata in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo poeta. Sabato 20 novembre 2021 dalle 18. Turni disponibili: ore 18 – 19 – 20 – 21 | Palazzo Bonocore, Piazza Pretoria 2, Palermo.
Ticket: €12. Acquisto saltafila e/o prenotazione obbligatoria: 320.7672134 – 347.8948459 eventi@terradamare.org
Domenica 21 novembre – ore 10
TOUR ‘NEL VENTRE DI PALERMO’. IL MITO DEI BEATI PAOLI
Tour “Nel ventre di Palermo. Il mito dei Beati Paoli”, nei luoghi sotterranei narrati nel celebre romanzo di Luigi Natoli: dal “vicolo degli Orfani”, fino a uno dei leggendari accessi usati dalla setta.
Percorso: Porta Carini, Mercato storico del Capo, Palazzo Serenario (esterno), Piazza Beati Paoli, Chiesa di Santa Maruzza (esterno), vicolo degli Orfani, Catacombe di Porta d’Ossuna. Domenica 21 novembre, ore 10. Costo € 18; durata, circa 3 ore. Info e prenotazioni: 320.7672134 – 347.8948459 – eventi@terradamare.org
Domenica 21 novembre – dalle 16:30
NOTTE ALLA TORRE DI SAN NICOLÒ
Domenica 21 novembre, l’appuntamento in via Nunzio Nasi, 18 a Ballarò, a Palermo.
Ticket ingresso: € 5 (bambini 5/10 anni €2).
Turni disponibili: ore 16:30 – 18 – 19:30 e 20:15
Prenotazione o acquisto saltafila obbligatori: 320.7672134 – 347.8948459
eventi@terradamare.org
Venerdì 26 novembre – dalle 17
APERTURA STRAORDINARIA PALAZZO ZINGONE TRABIA
Apertura straordinaria di Palazzo Zingone Trabia in via Lincoln, 47 di fronte l’Orto Botanico di Palermo, venerdì 26 novembre; turni disponibili: ore 17 – 18 – 19 – 20 e ore 21. Acquisto saltafila e/o prenotazione obbligatoria:
320.7672134 – 392.8888953 eventi@terradamare.orgwww.terradamare.org/infoline
Dopo due anni, riapre alle visite Palazzo Cloos Zingone – Trabia, tra gli idilliaci paesaggi neoclassici e la leggiadria delle raffigurazioni lungo il suo scenografico piano nobile fino all’alcova, caratterizzata da combinazioni di tratti geometrici e caratteri arabi, che narrano le influenze della cultura esotica di Palermo. Ticket € 8.
Sabato 27 novembre – dalle 18
NOTTE A PALAZZO DRAGO
Apertura straordinaria serale del settecentesco palazzo nobiliare tra i Quattro Canti e la Cattedrale di via Vittorio Emanuele, 382 a Palermo.
Turni disponibili: ore 18 -19:20 – 20:40 – 21:20.
Le visite si svolgeranno lungo i suoi magnifici saloni, gli splendidi affreschi e gli arredi, esempi pregevoli degli usi della nobiltà siciliana.
Palazzo Drago dispiega la leggiadria dei cieli settecenteschi, la magnificenza dei decori baroccheggianti, l’intensità dei colori della seconda metà del 1800 nella Palermo felicissima che i grandi viaggiatori hanno ammirato.
Prenotazione: 320.7672134 – 3928888953 eventi@terradamare.org
Ticket € 10.
Domenica 28 novembre – dalle 17
NOTTE A CASA FLORIO
Apertura straordinaria della palazzina Liberty dell’Arenella con visite serali all’ultima dimora dei Florio, la famiglia che rese grande Palermo, ovvero, alla Palazzina dei Quattro Pizzi in Discesa Tonnara 4b, Palermo.
Appuntamento: domenica 28 novembre. Contributo: € 7. Turni disponibili: uno ogni ora dalle 17 alle 21.
Prenotazione o acquisto saltafila obbligatorio: 347.8948459 – 320.7672134 eventi@terradamare.org
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CASA FLORIO
Il complesso della Tonnara dell’Arenella fu acquistato nel 1830 da Vincenzo Florio, che ne commissionò la trasformazione all’amico e collaboratore Architetto Carlo Giachery. Nacque così l’edificio denominato “I Quattro Pizzi “, palazzina quadrangolare neogotica, così chiamata per le quattro guglie che la sovrastano. Unico edificio neogotico, questo, costruito da Giachery, i cui interessi erano rivolti piuttosto a progetti funzionali di architettura industriale nonché allo studio di nuovi materiali.
L’inusuale progettazione richiama un Gotico inglese, addolcito da una romantica scenografia mediterranea. Allo stesso Giachery nel 1852 fu commissionato il mulino a vento per la macina del sommacco, sempre inserito nel complesso dell’Arenella, da cui si estraeva il tannino, allora oggetto di fiorente commercio in Sicilia. Una parte del complesso veniva adibita ad abitazione per i fine settimana e molte personalità illustri vi furono ospitate, non ultima la Zarina di Russia, durante il suo soggiorno a Palermo.
Quest’ultima se ne innamorò talmente da fare riprodurre fedelmente i ”Quattro Pizzi” a Snamenka, vicino a San Pietroburgo, sulle rive del golfo di Finlandia, nel parco della sua residenza estiva di Peterhof che, in memoria di Palermo, chiamò “Renella”. La costruzione è tuttora esistente. Finito il periodo aureo, Vincenzo Florio si ritirò nella Tonnara dell’Arenella con la sua famiglia, eleggendola a propria dimora. La Tonnara rimase in funzione sino ai primi del Novecento: essendo poi cambiata la rotta dei tonni, chiuse definitivamente l’attività di pesca.
PALAZZO BONOCORE
Palazzo Bonocore (XVI sec.) si affaccia tra la monumentale fontana Pretoria, la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e Palazzo delle Aquile. Nel corso dei secoli, i proprietari del palazzo sono stati numerosi.
Le prime testimonianze risalgono al 1547 quando Giovanni Lo Valvo decise di venderlo a Francesco Di Carlo.
Tra la seconda metà del XVI sec. e il primo ventennio del XVII, il palazzo apparteneva a Stefano Conte e suo figlio Francesco. Da quel momento, i piani dello stabile verranno divisi tra vari e illustri proprietari.
Nel 1716 Francesco Gastone, Presidente del Tribunale di Palermo riuscì ad acquistare l’intera struttura. Durante questo periodo, il palazzo divenne una delle più austere dimore aristocratiche di Palermo, descritta da P. La Placa come “un palagio dalle vistose forme di un teatro”. Divenuto dimora patrizia, il palazzo acquisì notorietà per merito delle nozze tra la figlia di Francesco Gastone Margherita e Francesco Antonio Lo Faso IV, Duca di Serradifalco, nominati eredi, nel 1740, di tutto l’edificio. La cura artistica del palazzo fu affidata a Domenico Lo Faso architetto, letterato e membro nel 1827 delle Commissioni di Antichità e Belle Arti di Palermo, che realizzò la facciata in stile neoclassico, progettata tra 1810 e il 1843, le cui linee riprendono lo stile del Teatro alla Scala di Milano.
Nel 1875 Giulietta, l’ultima erede dei Lo Faso, vende il suo palazzo al ricco banchiere palermitano Salvatore Bonocore (Buonocore). Durante la proprietà dei Buonocore (1875-1912) lo stabile fu sottoposto a ulteriori interventi di restauro che interessarono proprio la facciata neoclassica precedentemente progettata dai Lo Faso. Dal 1912 il palazzo fu suddiviso fra diversi proprietari: il piano nobile a Giovanna Giacalone, erede Bonocore, alla Curia Arcivescovile di Palermo di cui tutt’ora ne è proprietaria e concesso, infine, all’Associazione I World che adibisce il maestoso e affrescato piano nobile a mostre ed eventi culturali.
Palazzo Cloos- Zingone Trabia
E’ una dimora sorta nella seconda metà del 1800, incastonata tra le splendide opere della natura che caratterizzano l’antico quartiere della Kalsa, dall’Orto Botanico a Villa Giulia fino alla Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, appena fuori dall’antico bastione della città. L’edificio, negli anni, è stato più volte riformulato, ed è il risultato dell’unione di due costruzioni adiacenti, realizzato per volontà della famiglia Cloos.
Dal prospetto difficilmente si intuisce la spettacolare enfilade di saloni che caratterizzano il piano nobile, esso fu, poi, acquistato nel 1906 dalla famiglia Zingone, mentre gli ultimi proprietari furono i Macaluso- Trabia.
Lo stile eclettico del Palazzo, tra idilliaci paesaggi neoclassici, stupisce per la leggiadria delle raffigurazioni, per le decorazioni a grottesche e le scenografiche decorazioni parietali.
La visita termina con una sala eccezionale, un’accogliente alcova caratterizzata da splendide muqarnas, nicchie angolari raccordanti, tanto care alla più celebre letteratura artistica della città, combinazioni di tratti geometrici e caratteri arabi, che narrano le influenze della cultura esotica a Palermo.
Palazzo Drago
Tra le dimore nobiliari settecentesche più interessanti della città, custode di pregevoli opere d’arte e di storiche stratificazioni.
Infatti, pur appartenendo dal 1714 a Casimiro Drago, presidente del Concistoro, per la sua posizione, l’antico asse di Corso Vittorio Emanuele e la presenza del pozzo arabo palesano le numerose trasformazioni subite dall’edificio.
Nel XIX secolo, quando diviene di proprietà dei Marchesi Airoldi di Santa Colomba, il palazzo viene nuovamente riformulato, secondo i gusti artistici più in voga del tempo, passando dal barocco ad un gusto eclettico-classicheggiante.
Salendo, ci si lascia trasportare dalla magnificenza dei saloni, distribuiti ad enfilade, sia per gli splendidi affreschi, che per gli arredi, esempi pregevoli degli usi della nobiltà siciliana.
Al suo interno sono presenti opere di Olivio Sozzi, tra i più noti artisti della città, che assorbirà nella sua poetica la lezione del classicismo romano, si cimenterà in un’eccezionale opera dal gusto profano in cui raffigurerà Zeus che dà a Hermes una mela d’oro destinata a Paride.
In un’altra sala, quello che probabilmente, viste le dimensioni era il salone principale, sono presenti tre dipinti di Francesco LoJacono, il pittore che esplorò nelle sue opere la gioia e i colori e la luce della natura e dei paesaggi.
Il liberty di Ettore De Maria Bergler sarà protagonista di una sala, dove nella volta, tra mezze lune dai toni caldi, vi si affaccia un’umanità briosa e variegata composta da cantori, giovani donne e fanciulli.