giovedì, 26 Dicembre 2024
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Alla materna Stella Marina, manca la maestra e i bambini costretti a rimanere a casa

Nella scuola materna “Stella Marina” di Palermo negli ultimi giorni è sorto un problema, la maestra si infortuna e di conseguenza circa 20 bambini sono costretti a restare a casa.

A dare l’allarme è Roberta Sabella, una mamma lavoratrice, la quale sente forte il disagio creato da tale situazione «La maestra Notarianni ha svolto la sua professione nel modo migliore possibile andando a scuola anche con problemi di salute, quando però si è rotta il braccio non ha potuto fare altro che mettersi in malattia, la sua convalescenza probabilmente durerà fino alla fine dell’anno e temo che i nostri bambini rimarranno a casa. Ogni mattina – continua la mamma- mio figlio piange perché vorrebbe andare a scuola come tutti gli altri ma non può, questa situazione sta creando un disagio non soltanto alle mamme che lavorano ma soprattutto ai bambini».

Sotto impulso delle mamme il consigliere comunale Paolo Caracausi ha inviato una nota al sindaco i cui segnala il disagio, sollecitando l’amministrazione comunale ad intervenire tempestivamente sulla vicenda.

Paolo Caracausi al GCPress ha dichiarato: «Credo che il diritto allo studio sia sacro, stiamo parlando di bambini prossimi alle scuole elementari quindi con necessità di apprendimento ancora più elevate. La maestra Notarianni ha fatto più del necessario per garantire una continuità didattica agli alunni ma dopo l’incidente al braccio non ha potuto più continuare a svolgere il suo lavoro. Ecco perché la mia nota al sindaco, purtroppo all’interno delle classe vi è una capienza massima di 20 bambini, quindi anche la possibilità di smistamento nelle altre classi è esclusa in quanto di 17 alunni solo 4 troverebbero una sistemazioni mentre gli altri 13 rimarrebbero fuori. Credo che sia inaccettabile una situazione del genere – conclude Caracausi -, appena sono stato informato ho scritto subito la nota, spero che questo problema venga risolto al più presto in quanto molti bambini si sentono emarginati».

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