Era una promessa fatta il giorno dell’apertura della Città dei Ragazzi, ed è stata mantenuta. Stamattina infatti è partito il trenino, un’altra tessera che si aggiunge al processo di rinascita dello spazio disegnato nel 1956 dallo scenografo e pittore Gino Morici, oggi cogestito dal Comune di Palermo e dalle Vie dei Tesori. Per i tempi la Città dei Ragazzi fu veramente un’idea pionieristica, un luogo in cui i bambini potevano divertirsi, imparare, giocare. Allora l’avventura durò pochi anni, fino al 1960, poi la Città chiuse i battenti e si dovrà attendere fino al 1994 per il suo restauro. Altri anni di chiusura, qualche apertura spot, ma da due mesi rieccola piena di bambini. Che chiedevano a gran voce il trenino, uno dei simboli della Città dei ragazzi come il famoso battello, ma anche il Tirannosaurus Rex e lo Stegosauro di Mario Pecoraino.
L’attuale trenino, alimentato a batterie da 24 volt, fu realizzato a fine anni ’90 dalla ditta Bennici e Vassallo, ma i binari sono del 1955, e hanno una storia visto che Gino Morici richiese quelli di una miniera dismessa. Lo scartamento infatti non è quello tradizionale, ma serviva per trasportare i vagoni carichi di materiale estratto dai minatori.
“Con l’attivazione del trenino alla Città dei Ragazzi restituiamo un altro pezzo di storia alla città. Negli ultimi due mesi abbiamo riscontrato il grande entusiasmo dei cittadini, delle famiglie, delle scuole per l’apertura di questo polmone verde e di questo ringrazio Le Vie dei Tesori che ha lavorato in stretta collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali per offrire servizi e attività all’altezza della tradizione di questo spazio”, ha detto il sindaco Roberto Lagalla, che è salito sul trenino per il suo giro inaugurale.
“Il trenino storico completa il puzzle di interventi sulla Città dei ragazzi, la storia di questo sito è stata finalmente restituita alla città” interviene l’assessore comunale alle Politiche sociali, Rosi Pennino.
“Una bellissima giornata di sole per inaugurare un altro pezzo di questo parco storico, il trenino che la città aspettava. E tantissimi bambini oggi sono già saliti in carrozza” dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori.
Otto minuti per il giro completo, si entra dalla Stazione e ci si siede in uno dei vagoni, a guidarlo, ferrovieri “autentici”, visto che sono stati coinvolti i macchinisti in pensione dell’associazione Treno DOC: “Il treno storico nacque negli anni ’50, poi fu dismesso, chiuso, recuperato – dice Marcello Balsamo di Treno DOC – Le Vie dei Tesori ci hanno chiesto di fare da partner per la conduzione e la gestione del trenino che finalmente è di nuovo disponibile”.
Il trenino correrà sulle rotaie abbracciando l’elegante caffeaos bianca disegnata da Venanzio Marvuglia – dove a giorni ritorneranno anche i concerti -, immergendosi nel mini-bosco di spettacolari ficus, lecci, cespugli di bosso. Un bellissimo tour che si aggiunge a quello sul battello, oltre ai laboratori della Città dei Ragazzi. Da martedì 26 dicembre, alle 11.30, in scena il musical interattivo di Valentina Bruno, uno spettacolo teatrale itinerante che ha come protagonista un bizzarro inventore di giocattoli.
La Città dei Ragazzi resta chiusa a Natale (24 e 25 dicembre, e anche il 31 dicembre e l’1 gennaio), da martedì riaprirà dalle 10 alle 15. Previsto un piccolo contributo sia per l’ingresso che per i laboratori e le esperienze.
Riapre anche la caffeaos disegnata da Marvuglia
Riapre anche la candida Caffèaos disegnata da Venanzio Marvuglia per quel giardino informale che era connesso al vicino parco della casina cinese. È un piccolo chiosco elegante e sopraelevato – prendeva il nome dal termine tedesco Kaffe-Haus, il luogo dove bere il caffè all’aperto. E l’inaugurazione è avvenuta con due concerti curati dalla musicologa Consuelo Giglio e organizzati dalle Vie dei Tesori, che cogestisce lo spazio con il Comune. Il concerto ha avuto ad oggetto musiche del Mediterraneo e di canti siciliani dalle raccolte del compositore e pioniere dell’etnomusicologia, Alberto Favara del quale proprio quest’anno cade il centenario della nascita. “Cantano i popoli. Musiche del Mediterraneo e canti siciliani per piccoli e grandi, nel centenario di Alberto Favara (1923-2023)”: la cantante Irene Ientile, accompagnata da Maurizio Maiorana, voce e chitarra. E poi, le Musiche dimenticate della Belle Epoque, le stesse che si ascoltavano nei salotti ai tempi di donna Franca Florio, di cui quest’anno cadono i 150 anni dalla nascita interpretate dal Quartetto Quattro Canti, formato dal soprano Maria Elisabetta Trupiano, accompagnata da Maurizio Maiorana, voce, chitarra, flauto dritto, clarinetto basso; Matteo Bobbio alla chitarra e Riccardo Lo Coco al mandolino.
La Città dei Ragazzi è aperta fino sabato 30 dicembre, dalle 10 alle 15; sarà chiusa il 31 dicembre e l’1 gennaio.
Da martedì 2 riaprirà dalle 10 alle 15.
L’ingresso alla Città dei Ragazzi è subordinato al pagamento del biglietto di 1 euro del Comune (0.50 centesimi per disabili e bambini in condizioni di disagio) che viene devoluto interamente a interventi di riqualificazione del parco. Esperienze e attività prevedono contributi che partono da 1,50 euro.