Venerdì 29 settembre si è svolto presso la Casa Internazionale delle Donne l’incontro “La Forza delle Donne” dove le protagoniste della docu-fiction Solo Una Mamma di Rete4, madri che hanno cresciuto da sole i propri figli, si sono incontrate e le loro storie di coraggio e di amore sono diventate spunto per riflettere sulla forza delle donne.
Solo Una Mamma programma in onda su Rete4, prodotto da Sunshine Production e Map to the Stars, ideato dall’autore e regista palermitano Peppe Toia, è composto da 20 puntate, 20 storie di mamme coraggiose che hanno cresciuto da sole i propri figli. Della durata di 15 minuti l’uno, gli episodi sono brevi romanzi video da seguire per imparare cosa significa combattere contro tutto e tutti e vincere.
Sul palco erano presenti Peppe Toia e Fabrizio Lauri, registi e produttori della Map to the Stars, l’aiuto regista Giuseppe Nicola Volonnino, la Dott.ssa Terasa Dattilo dell’Associazione Donne e Politiche Familiari, la Dott.ssa Laura Storti dell’Associazione Il Cortile (Consultorio di psicoanalisi applicata) e Federica Alderighi, moderatrice l’incontro. A metà del dibattito sono state invitate a salire sul palco le protagoniste di Solo Una Mamma che, con grande emozione, hanno preso la parola raccontando la loro esperienza di donne sole e mamme coraggiose.
Durante la serata sono state proiettate due puntate del programma tv, che sono servite come punto di partenza per parlare degli aspetti psicologici e sociali legati alle donne. In un momento storico dove la violenza sulle donne e il femminicidio sono purtroppo quasi quotidiani, parlare di questi argomenti è un atto doveroso, specialmente se con la delicatezza e la cura con cui è stato trattato il tema durante l’incontro e negli episodi del programma.
“Solo Una Mamma – racconta Peppe Toia – è nato per mostrare il coraggio delle donne che, dopo una vita difficile, hanno avuto la forza di cambiare pagina e iniziarne una nuova con i propri figli. Vogliamo quindi lanciare un messaggio alle donne che sono a casa e dir loro che ce la possono fare, possono smettere di subire violenze fisiche, psicologiche o economiche dei propri compagni e possono ricominciare a sorridere, come hanno fatto le nostre 20 mamme.”.
