Ha preso il via lo scorso 24 giugno con il workshop dell’artista Paolo Gonzato nella Casa di Reclusione Calogero Bona – Ucciardone di Palermo, il progetto biennale (2022-2024) Spazio Acrobazie. Laboratorio produttivo e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone. Sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Sicilia, Spazio Acrobazie mira a creare un innovativo modello di “servizi”, che utilizzando l’arte e la creatività come occasione di formazione, di riqualificazione degli spazi detentivi e come pratica produttiva in grado di migliorare l’immagine e il posizionamento di quanto prodotto dal sistema carcerario, funzioni da cerniera tra il dentro e il fuori.
Costruito su tre target differenti – detenuti con pena definitiva; minori; e detenuti in esecuzione penale esterna -, e in collaborazione con l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia, il progetto prevede l’intervento nella Casa di Reclusione Calogero Bona – Ucciardone e nell’Istituto Penale per Minorenni Malaspina degli artisti Francesco Arena, Flavio Favelli, Stefania Galegati, Paolo Gonzato, il duo Genuardi/Ruta, Marzia Migliora, Andrea Sala e Francesco Simeti.
Attraverso la formula del workshop con l’artista, Spazio Acrobazie si focalizzerà sulle aree comuni degli spazi detentivi che necessitano di essere nuovamente risemantizzati (sala d’attesa, aree verdi, spazi ricreativi), operando anche in esterno con interventi di giustizia riparativa, dove la riqualificazione vuole essere una forma di risarcimento per la comunità: un valore che dai luoghi si trasferisce alle persone, utilizzando proprio l’arte come modello formativo in grado di favorire l’acquisizione di nuove competenze relazionali.
Spazio Acrobazie recupera le buone prassi del precedente progetto, L’Arte della Libertà, proseguendo l’esperienza delle lezioni di arte contemporanea in carcere, l’attivazione di laboratori settimanali con artisti e figure del mondo dell’arte, della giustizia e del sociale, e le visite guidate nei luoghi culturali, studiando nuovi format: visite guidate a distanza, mostre e rassegne di cinema in carcere, ciclo di incontri sul diritto attraverso le arti visive, in collaborazione con il Tribunale di Palermo. Tra le novità, l’attivazione di un laboratorio all’interno del Museo d’Arte Contemporanea Palazzo Riso di Palermo, che ha l’obiettivo di coinvolgere in modo nuovo le diverse fasce della popolazione carceraria e di progettare per la prima volta attività a misura delle famiglie, creando dei “presidi artistici” sia all’interno delle strutture detentive che all’esterno; e l’ideazione del marchio Spazio Acrobazie, etichetta con cui verrà veicolata una collezione di oggetti a tiratura limitata, realizzata dagli artisti in co-progettazione con i detenuti, che attraverso 4 borse lavoro (work experience) parteciperanno sia alla parte ideativa che a quella produttiva, per stimolare e facilitare la loro entrata nel mondo del lavoro. Una sperimentazione per avviare nuove strategie di auto-produzione e di distribuzione, attivando partnership tecniche con le imprese e collaborando con il circuito del design e dell’arte contemporanea per promuovere e rendere sostenibile il progetto.
IL WORKSHOP DI PAOLO GONZATO
Paolo Gonzato è il primo ospite di Spazio Acrobazie. Laboratorio produttivo e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica. L’artista, sino a fine febbraio 2023, terrà un ciclo di cinque workshop presso il polo didattico dell’ala V della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone, e in questa occasione guiderà un gruppo di detenuti, operatori socio-sanitari, culturali e docenti, nella sperimentazione del suo linguaggio, che utilizza una “griglia geometrica”, composta da forme astratte, colori e materiali eterogenei, come punto di partenza per attivare il lavoro individuale e di gruppo: un processo condiviso da cui emergeranno pattern che saranno utilizzati per la creazione di wallpainting, e di prototipi per la realizzazione di arredi e oggetti di design a marchio Spazio Acrobazie. Tutte le varie fasi, dall’ideazione alla progettazione, saranno il frutto di processi collaborativi, che coinvolgeranno i partecipanti nella produzione degli interventi artistici. La consegna finale coinciderà con il recupero di un’area verde interna al carcere, attualmente in stato di abbandono, da destinare agli incontri con le famiglie e con i figli dei detenuti.
PAOLO GONZATO
Busto Arsizio 1975. Vive e lavora a Milano.
La sua ricerca da sempre rivolta alla trasformazione e alla marginalità, rientra nel concetto di arte estesa, interfacciandosi con il design, l’editoria e la moda, attraverso l’impiego di vari media. La serie di lavori dal titolo Out of Stock, che realizza dal 2003, e la più recente Baracche, riflettono sul tema della precarietà, del caso e dell’effimero. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. Ha preso parte a progetti della Biennale d’arte e architettura a Venezia e Berlino oltre che a residenze artistiche, a premi, tenendo workshop in musei e istituzioni. Dal 2012 è rappresentato dalla galleria APALAZZO dove nel 2023 presenterà la sua mostra personale.