Quest’anno, alla BMTA, Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (Sa), si parlerà anche del contributo determinante che, negli anni scorsi, è stato offerto dalla Sicilia al dibattito mondiale sul ritorno ad Atene dei marmi del Partenone.
Sabato 2 novembre, alle 17,30, nell’ambito dell’importante appuntamento che si tiene ogni anno nella località campana, è, infatti, in programma un talk del quale sarà protagonista il direttore del Museo dell’Acropoli di Atene, Nikolaos Stampolidis, che converserà con Alberto Samonà, giornalista, scrittore e consigliere di amministrazione del Parco Archeologico del Colosseo. Nell’incontro-intervista, fra gli altri argomenti, sarà ricordata anche la felice conclusione dell’iter relativo al cosiddetto “frammento Fagan”, che è stato il primo reperto del fregio del Partenone a tornare in Grecia dopo oltre duecento anni, grazie all’accordo diplomatico e culturale con la Sicilia: Un ritorno a casa che ha avuto una eco internazionale, avendo fatto da apripista in vista di un’auspicata intesa fra la Grecia e il British Museum di Londra che porti alla restituzione delle tantissime parti del fregio del Partenone mancanti, attualmente esposte nella Capitale del Regno Unito.
Nel corso del talk si affronterà anche il tema di come l’archeologia, l’arte e più in generale, la Cultura, possano contribuire a un futuro di pace fra le nazioni, specie in un momento di grande incertezza, dovuta alle guerre in corso in Europa e nel vicino Oriente.
Non ultimo, si parlerà, inoltre, di come la promozione culturale possa costituire un valore aggiunto per far conoscere i siti archeologici e renderli fruibili a un pubblico sempre più consapevole. Questo, anche alla luce di quanto avvenuto in Grecia, grazie alla riscoperta del sito cretese di Eleutherna (o Apollonia), uno degli scavi archeologici più affascinanti ed emblematici della Grecia, curato per anni proprio dal professore Stampolidis, il cui lavoro è stato determinante per la nascita del vicino museo archeologico: un luogo significativo, per raccontare al pubblico com’era l’antica città-stato cretese.