Lo scorso 5 novembre, l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, è stato a Lentini per aprire i lavori del convegno “Beni culturali e mecenatismo privato. Una nuova via da seguire”. Il convegno ha sancito una collaborazione tra pubblico e privato attraverso il dono di una preziosa moneta da parte dell’Associazione Culturale “Avanti Tutta Sicilia”: un momento di grande collaborazione con il Museo archeologico di Lentini.
La moneta, un esemplare di Tetradramma d’argento della zecca di Leontinoi datato V secolo a.C. raffigurante, sul recto, una testa di Apollo coronato di alloro e, sul verso, una testa di leone con fauci spalancate, circondata da quattro chicchi di orzo è stata donata dal Presidente dell’Associazione Settimo Minnella, al direttore del Parco Archeologico di Leontinoi, Lorenzo Guzzardi, alla presenza del Sindaco di Lentini, Rosario Lo Faro e del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio.
L’assenza presso il Museo Archeologico di Lentini della moneta che, con il ruggente leone, rappresenta l’antica città di Leontinoi era considerata un vero e proprio vulnus. La moneta d’argento che è celebrata in tanti luoghi e simboli colma un vuoto e rappresenta un’importante testimonianza storica delle due città di Lentini e Carlentini.
“Il dono del Tetradramma da parte di privati cittadini a seguito di una raccolta fondi, ha un grande valore simbolico – sottolinea l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà – perché rappresenta un grande atto d’amore verso la storia del proprio territorio, sublimandone il senso di appartenenza e perché costituisce una concreta testimonianza in favore del nostro patrimonio culturale. Con questo gesto scriviamo una bella pagina di storia”.
‘La moneta di Leontinoi torna a casa sua – dichiara il presidente dell’Associazione, Settimo Minnella, che ha promosso la raccolta fondi per l’acquisto della moneta -. Una grande vittoria delle comunità di Leontinoi ma anche una nuova e importantissima via da seguire nella collaborazione pubblico-privato”.
“La moneta, che è stata acquistata per 1.900,00 euro dalla Numismatica Moruzzi di Roma – dice il Direttore del Parco Archeologico, Lorenzo Guzzardi – da oggi sarà tra gli oggetti più preziosi del Parco e non solo per il valore oggettivo del bene, ma per il significato che esso ha rispetto alle comunità del Parco che, attraverso questo gesto, hanno voluto sancire la loro vicinanza nell’attività di tutela e valorizzazione della memoria che quotidianamente svolgiamo”.
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Sequestro Teatro Eraclea, la dichiarazione dell’assessore Samonà
“La pubblica incolumità è l’aspetto più importante che non può mai passare in secondo piano ed è per questo che, qualora dovessero essere individuate responsabilità dirette, il governo agirà di conseguenza. Sono in costante contatto con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, perché la sicurezza di tutti è il bene primario. Nel decreto di sequestro, l’assessorato dei Beni Culturali è stato dichiarato parte offesa e a questo proposito, ho già convocato per a Palermo il direttore del Parco archeologico della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta (a cui era affidata la gestione del Teatro), alla presenza del Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento. Contestualmente, nel pieno rispetto del lavoro della Magistratura, ho chiesto che sia disposta un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità tecnico-amministrative”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, a seguito del sequestro preventivo del Teatro greco di Eraclea Minoa, effettuato dai carabinieri del Nucleo Tutela su disposizione del Gip di Agrigento.
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La tutela dei 15.000 volumi della Biblioteca dei Padri Cappuccini di Mazzarino
Lo scorso 3 novembre si è svolto presso l’assessorato regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, un incontro tra l’assessore regionale Alberto Samonà, il sindaco di Mazzarino Vincenzo Marino, Valerio Martorana, promotore dell’incontro, e l’assessore allo sviluppo economico Franco Lo Forte, avente ad oggetto la tutela dei 15.000 volumi presenti nella Biblioteca dei Padri Cappuccini di Mazzarino, chiusa al pubblico dopo che i frati, per carenze di vocazioni, hanno deciso di lasciare la città lo scorso anno nel mese di ottobre.
Il sindaco Marino ha esposto all’assessore il paventato rischio del trasferimento di tali testi di notevole pregio in altre città, considerato ormai l’assenza dei frati, e per tale ragione ha proposto all’assessore un percorso di condivisione che possa mettere il comune di Mazzarino nelle condizioni di ospitare nei propri locali dell’ex convento dei Gesuiti la Biblioteca dei frati, dopo aver accertato lo stato dell’arte, per il tramite della Soprintendenza di Caltanissetta, che si è venuto a creare dopo 12 mesi di chiusura del convento e della relativa Biblioteca che di recente è stata oggetto di interventi da parte degli Enti preposti.
“Con il sindaco Marino abbiamo ipotizzato un percorso- afferma l’assessore regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà- che ci porta innanzitutto a far fare una verifica alla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta affinché si possa appurare lo stato di questi volumi ed anche la consistenza numerica perché scopo sia delle amministrazioni comunali ma della Regione Siciliana è quello di salvare un importante patrimonio storico culturale che non è soltanto di Mazzarino ma della Sicilia intera”.
“Piena sintonia con l’assessore regionale Samonà che ringrazio per la sensibilità dimostrata – afferma il sindaco Marino – verso la cultura e la storia della nostra città ed in particolar modo per la Biblioteca dei Padri Cappuccini, piena di preziosissimi volumi, emblemi della cultura ecclesiastica dell’antico clero mazzarinese e di una parte della storia della nostra città. Alcuni dei preziosi testi sono stati già digitalizzati dagli studenti dell’Istituto di Istruzione superiore Carlo Maria Carafa e pertanto vorremmo che si proseguisse su questa strada, stipulando anche delle convenzioni con le Università per consentire la fruizione di questo immenso patrimonio a coloro che hanno a cuore la storia della nostra amata terra di Sicilia e di Mazzarino in modo particolare. Qualsiasi passo deve necessariamente essere condiviso con l’Assessorato e con la provincia dei frati Cappuccini”.
Al termine dell’incontro il sindaco Marino ha donato all’assessore regionale Samonà due volumi su: “Mirabilis Bibliotheca”, l’antica libraria del convento dei padri Cappuccini di Mazzarino e “Percorsi di Archeologia e Storia dell’Arte” relativi al centro culturale “Carlo Maria Carafa”.
Gli uffici dell’Assessorato, inoltre, cercheranno di fare chiarezza sulla tipologia di vincolo che insiste sulla Biblioteca.
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Un CONVEGNO SU SEBASTIANO TUSA
“Il miglior modo per rendere onore a Sebastiano Tusa è amare i beni culturali e programmare – come stiamo facendo – l’azione di governo alla loro piena valorizzazione, ad una visione che li ponga al centro di un nuovo modello di sviluppo per la Sicilia, nel quale il nostro immenso patrimonio e la politica culturale fatta di quotidianità e di scelte, siano intimamente interconnessi. Tutto questo genera progettualità che si traduce in concrete azioni, destinate a lasciare il segno”.
Lo ha detto l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, aprendo, con un video messaggio, i lavori del convegno “Percorsi di archeologia nella Sicilia occidentale. Sebastiano Tusa in memoriam (1952-2019)” al Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas.
“La vita di Sebastiano Tusa – ha sottolineato l’assessore Samonà – è stata talmente ricca di avvenimenti, scoperte, incarichi, lavori, ricerche e studi, che rischiano di passare in secondo piano quelle personali virtù che lo hanno contraddistinto. Ricordarlo non è facile, poiché la sua è stata una perdita immensa, come immensa è la sua eredità, non solo culturale, ma anche spirituale e umana: un intellettuale raffinato e uno studioso di caratura internazionale, amato per il suo tratto umano socievole e schietto”.
“A lui mi lega – ha aggiunto l’assessore Samonà – la condivisione di una politica culturale orientata verso una stagione di profondo rinnovamento nel modo di intendere e vivere il patrimonio culturale. Un nuovo corso, caratterizzato, per entrambi, da instancabili pellegrinaggi attraverso la nostra Terra per avere contezza della condizione dei nostri beni culturali e per trasmettere fino in fondo il senso di responsabilità nella loro gestione. Per Sebastiano l’acqua è quella del Mediterraneo, dei suoi mari che frequentò come primo Soprintendente del Mare della Regione Siciliana. E non è un caso che il rapporto con il mare ha da sempre stimolato il suo pensiero, riuscendo a oltrepassare la tradizionale lettura storico-archeologica della Battaglia delle Egadi del 10 marzo del 241 a.C.”.
“Ci vuole un grande amore e totale dedizione per riuscire a comprendere il valore della nostra storia e dei beni culturali che la Sicilia possiede. E Sebastiano aveva entrambi. È stato proprio questo suo amore a contraddistinguere, sin dagli inizi la sua carriera nell’amministrazione regionale, riuscendo con grande impegno a realizzare anche il progetto di censire tutte le evidenze storico archeologiche dei mari di Sicilia restituendo una visione unitaria della storia del Mediterraneo. Quella di Sebastiano Tusa – ha terminato l’assessore Samonà – è stata certamente una perdita immensa, ma altrettanto immensa è la sua eredità, caratterizzata dal convincimento che la Sicilia non è un’Isola irredimibile ma che la sua sorte dipende dall’amore e dall’impegno di chi la governa e ne assume su di sé la responsabilità”.