Palermo, 15.08.2013 – Nel 1974 il pittore Renato Gottuso rappresentò nel celebre dipinto la “Vucciria” una delle cose più caratteristiche di Palermo: il mercato con le sue botteghe storiche che migliaia di turisti vengono a visitare ricollegandole alla famosa opera d’arte. Nell’ottica della tutela del nostro patrimonio culturale e delle nostre tradizioni che l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco ha avuto l’idea di salvaguardare le botteghe storiche di Palermo ed ha firmato un atto di indirizzo per l’istituzione di un apposito albo.
“L’Amministrazione – ha spiegato Di Marco – ha come obiettivo quello di tutelare le attività commerciali che hanno valore storico, artistico, architettonico e ambientale e che costituiscono testimonianza del passato, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale, artigianale e mercatale palermitana, attraverso strumenti volti alla conservazione di queste attività”. “Vogliamo anche definire – ha aggiunto – criteri e strumenti per il rilancio e la valorizzazione degli esercizi d’interesse storico, in un’ottica integrata con l’economia, la cultura e il turismo della nostra città”.
L’albo sarà pubblico e potranno chiedere di essere iscritte tutte le attività, siano esse alberghiere, esercizi commerciali, artigianali, pubblici esercizi, che da almeno 50 anni esercitano nel Comune di Palermo, nella stessa sede o in una analoga per posizione e significato storico-ambientale e che svolgono attività di rilevante interesse per il mantenimento e il consolidamento delle tradizioni economiche, culturali e dell’immagine della città. È ammessa, altresì, la presentazione della domanda da parte delle imprese che, seppur operanti da meno di 50 anni, esercitino un’attività d’interesse rilevante per il mantenimento o consolidamento delle tradizioni economiche e culturali e dell’immagine della città.
“Queste botteghe ed esercizi commerciali – dice il sindaco Leoluca Orlando – molto spesso conservano arredi storici e decori artistici di grande pregio che si tramandano da generazioni, profumi e colori che nel vissuto quotidiano dei cittadini costituiscono un percorso di memoria. Per questo abbiamo pensato di promuovere tutta una serie di iniziative, itinerari tematici di contesto, associazionismo di strada o di zona, l’organizzazione di eventi di richiamo in particolari stagioni dell’anno, la promozione di campagne di marketing che interessino tutti gli associati, tutte attività che possono far conoscere queste botteghe ai residenti e ai turisti, dando ad esse nuova linfa e consentendo loro, allo stesso tempo, di mantenere intatta la propria identità”.
Le attività commerciali saranno divise in tre categorie, ciascuna delle quali risulterà ripartita in quattro classi con riferimento alla natura dell’attività (commerciale, artigianale, alberghiera e pubblici esercizi).
– Categoria A (esercizi di rilevante valore storico, artistico e tipologico): rientrano in questa classe gli esercizi che, oltre a risultare storici in quanto esercitano la medesima attività da almeno 50 anni nella stessa sede, risultano di notevole interesse artistico per quanto attiene le strutture architettoniche, gli arredi fissi e mobili.
– Categoria B (esercizi di rilevante interesse storico e tipologico): rientrano in questa classe le imprese di notevole interesse per la tradizione di esercizio al pubblico, di vendita del medesimo genere merceologico o di rilevante attività artigianale, in quanto operanti nella stessa sede (o in locali analoghi) da almeno 50 anni, sebbene gli arredi risultino modificati o di non particolare pregio.
– Categoria C (esercizi di rilevante interesse per l’immagine della città): rientrano in questa classe le imprese che, seppur operanti da meno di 50 anni, sono meritevoli di tutela e promozione in quanto operano nel rispetto delle tradizioni economiche e culturali o dell’immagine della città, ivi comprese quelle legate alla peculiare localizzazione dell’attività esercitata o quelle che presentano arredi considerati di particolare pregio. Tali esercizi dovranno comunque essere presenti nel tessuto economico palermitano da un periodo di tempo sufficientemente lungo da poter costituire esercizio di riferimento per la città.
Il provvedimento rientra nell’ambito del programma di marketing territoriale già avviato nei mesi scorsi con la nascita del brand PanormVs – Street food da utilizzare per la marchiatura dei prodotti STG (Specialità Tradizionale Garantita), marchio di origine introdotto dalla Unione europea volto a tutelare produzioni che siano caratterizzate da composizioni o metodi di produzione tradizionali. Tra i prodotti tutelati dal marchio STG ci sono l’arancina, la cassata, il panino con la milza, il pane e panelle, lo sfincione e il cannolo.