Una storia quasi dimenticata, quella del quartiere Fieravecchia di Palermo, contrassegnato da stretti vicoli e dai numerosi berrettifici lungo la via Giuseppe Garibaldi che rappresentano le ultime testimonianze delle attività artigianali a Palermo.
Initinere di Serena Gebbia Event Planner e Giovanna Gebbia ha deciso di riaccendere i riflettori su quest’area antica della città, ormai quasi del tutto fusa con la Kalsa, a poca distanza dalla stazione centrale, con un percorso dedicato, il primo degli itinerari serali del programma estivo dal titolo “Sere d’estate 2018 Ripercorrendo” che prende il via il 28 giugno.
Protagonista il quartiere Fieravecchia, con il suo “Genio” in piazza Rivoluzione, la fabbrica di uno degli storici simboli della città, l’Anice Tutone e la vicina via Maestri d’Acqua.
Un percorso raccontato, ricco di luoghi, aneddoti e storie che i partecipanti ascolteranno lungo il cammino: si inizia con la visita guidata alla fabbrica Anice Tutone e si prosegue dentro il quartiere dove si trovano alcuni dei più bei palazzi cittadini: l’odierna via Garibaldi, prendeva infatti il nome dal bellissimo palazzo edificato nel 1490 da Matteo Carnalivari per il barone Guglielmo Ajutamicristo.
Qui si trovava l’antica “strada di Porta di Termini’ per via dell’omonima porta del 1117 demolita nel 1852; solo nel 1860 la via venne dedicata al condottiero a seguito del suo ingresso in città, il 27 maggio 1860.
Luoghi storici e magici della città, scenario dei moti del Risorgimento palermitano e della battaglia contro i Borboni: proprio per via del soggiorno che Garibaldi fece dopo il suo ingresso a Palermo, la via cambiò nome da Fieravecchia a piazza Rivoluzione, i cui angoli riportano molte lapidi commemorative che ricordano gli eventi storici lì avvenuti.
Nei pressi si trovano anche la via Maestri d’Acqua, che racconta un altro degli antichi mestieri cittadini , e ciò che resta del quartiere ebraico, non più esistente.
Ma è al suo centro che è collocata la fontana con la statua del Genio di Palermo fatta collocare qui dal pretore Orazio Strozzi nel 1687 e simbolo del nume tutelare del popolo palermitano.
Non lontano si trovano lo Spasimo e la Magione, due luoghi di grande attrattiva che fanno parte di un immaginario storico e leggendario, così come le storie che li descrivono tra sacro e profano.
Un itinerario guidato, facile, adatto a tutti, arricchito dalla degustazione che si terrà dentro la fabbrica Tutone: oltre alla bevanda storica e altri liquori ancora lì prodotti, anche un assaggio di cibo locale.
Il costo, inclusivo di tutto, è di dieci euro per gli adulti e cinque euro per i bambini di età compresa tra i quattro e i dodici anni; l’appuntamento è per le 20:00 in piazza Rivoluzione.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 393.6655232 oppure inviare una mail agli indirizzi info_initinere@libero.it – gebbiaserena@gmail.com; pagina Facebook in itinere eventi culturali.