giovedì, 19 Dicembre 2024
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Al via il Sicilia Jazz Festival Summer 2023 con Marcus Miller e l’Orchestra Jazz Siciliana

Dal 23 giugno al 2 luglio la terza edizione del Festival promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo al Real Teatro Santa Cecilia, Ridotto dello Spasimo, Steri, Palazzo Butera e Teatro di Verdura

Ai nastri di partenza il Sicilia Jazz Summer 2023 che ha già registrato il sold-out per gli abbonamenti mentre sono in vendita ancora i singoli biglietti, dà il benvenuto ai jazzofili con una prima assoluta europea. Sarà il jazzista statunitense Marcus Miller, uno dei musicisti più influenti del nostro tempo, ad inaugurare la terza edizione del Sicilia Jazz Festival. 

Dall’alto di una prestigiosa carriera di oltre trent’anni, è stato due volte vincitore del Grammy Award e nel 2013 è stato nominato Artista UNESCO per la Pace. Una star internazionale che si esibirà in una prima mondiale, aprendo il tour europeo con brani appositamente commissionati e l’accompagnamento dell’Orchestra Jazz Siciliana, unico concerto d’orchestra previsto in Europa.

Il Festival, promosso dalla Regione Siciliana – Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo, aprirà i battenti il 23 giugno ed è frutto della collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione the Brass Group e i Conservatori di Musica del territorio regionale, e si pone come ulteriore obiettivo il coinvolgimento e la sinergia strutturale tra le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali.

Il sipario di Plazzo Steri si aprirà dunque il 23 giugno alle ore 21.30 con lo spettacolo di Marcus Miller accompagnato dall’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Domenico Riina. 

Affidare l’inaugurazione del Sicilia Jazz Festival 2023 ad una leggenda come Marcus Miller vuol sottolineare con enfasi che questa terza edizione è certo destinata a lasciare un segno per livello artistico e spettacolarità. Il mito di Marcus Miller è come un fiume rigoglioso continuamente alimentato da numerosi affluenti: alcuni lo venerano per l’abilità prodigiosa con cui fa vibrare le corde del suo basso elettrico (è uno dei massimi virtuosi dello “slapping”, tecnica che alterna strappi e percussioni); altri ne ammirano incondizionatamente il linguaggio musicale che, pur complesso e zigzagante tra jazz, soul, rock, fusion e rhythm’n blues, trova sempre il suo centro di gravità permanente in un jazz-funk poderoso, elastico e ricco di groove; altri ancora sono incantati dalla poliedrica bravura con cui il musicista newyorchese passa con straordinaria naturalezza dalle corde del prediletto basso al clarinetto, al clarone, a tastiere, sax soprano, chitarra e a molto altro ancora, sortendone sempre sonorità di luminosa efficacia; per tutti, infine, Marcus Miller è icona esemplare di musicista globale, capace di assommare nel proprio talento competenze apparentemente distanti, esprimendosi sempre al meglio sia come strumentista sia come compositore e arrangiatore sia come produttore discografico.

Perfino il clamore suscitato dalle accese dispute tra agguerriti estimatori e acerrimi denigratori circa il valore delle memorabili collaborazioni che Miller ha intrattenuto negli anni Ottanta con Miles Davis ha finito per accrescerne l’aura di mito. Di sicuro, negli oltre quarant’anni di una carriera che non ha mai avuto soste, la figura di Miller si staglia netta come di artista geniale che non si è mai ripetuto ed ha sempre esplorato nuovi orizzonti. A testimoniarlo, oltre ai numerosi album come leader e alla mezza dozzina di storiche incisioni realizzate con la tromba di Davis, c’è la messe di Grammy Awards conquistati sia dai propri dischi che da quelli prodotti per altri artisti, come Luther Vandross, Bob James, David Sanborn, Chaka Khan, Wayne Shorter e, appunto, Miles Davis. 

Virtuoso di basso elettrico, Marcus Miller è considerato come colui che, dopo Jaco Pastorius e Stanley Clarke, ha compiuto una nuova rivoluzione dello strumento, portando ai massimi livelli la tecnica dello “slapping”. Stilisticamente Miller declina sulle corde del suo basso un lussureggiante linguaggio che spazia dal jazz al funk, dal rock al soul, dalla fusion al rhythm’n blues, assurgendo ad un ruolo che ormai detiene da oltre quarant’anni, ovvero di essere una delle figure fondamentali della scena musicale mondiale sia come eclettico polistrumentista (suona con pari virtù un gran numero di strumenti, tra cui clarinetto, tastiere, sassofono e chitarra) sia per le brillanti doti nella composizione e arrangiamento sia come produttore discografico di grande acume e lungimiranza. L’estrema ampiezza e varietà delle collaborazioni, tra cui quelle con David Sanborn, Wayne Shorter, Aretha Franklin, Eric Clapton, Michel Petrucciani, Chaka Khan, Luther Vandross e, soprattutto, quelle storiche degli anni Ottanta con Miles Davis, ne testimoniano l’enorme versatilità e lo spessore del talento, come confermato dai vari Grammy Awards assegnati ai suoi dischi e ad incisioni da lui prodotte per altri celebri artisti.

Il SJF inoltreè sicuramente divenuto da tre anni strumento di veicolazione della produzione di musica jazz siciliana quale volano turistico, culturale ed artistico della nostra terra, oltre ad essere l’unicoFestival che esista al mondo interamente dedicato alle produzioni orchestrali, che vedrà protagonisti non solamente l’Orchestra Jazz Siciliana ma soprattutto gli studenti dei conservatori siciliani.  

Largo spazio, dunque, alle giovani leve che hanno la possibilità di esibirsi in uno dei palcoscenici più importanti che per la terza edizione si consacra tra gli eventi dell’estate come quello dei grandi numeri con un programma ricco di concerti di musicisti residenti e la presenza di stelle internazionali. Dal 23 giugno al 2 luglio, per il terzo anno consecutivo, dopo il successo in termini di presenze e di esibizioni delle precedenti due edizioni e della preview realizzata a gennaio, saranno realizzati complessivamente oltre 107 concerti, di cui 10 produzioni orchestrali originali in scena in alcuni siti del centro storico di Palermo quali Palazzo Butera, Palazzo Chiaramonte Steri, il Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, il Real Teatro Santa Cecilia e il Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo. Sono previste, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le giovani eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti allievi delle istituzioni musicali AFAM. 

Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2023, ancora una volta ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perché la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici ma anche uno spazio dedicato ai giovani dei Conservatori a cui va un particolare plauso per l’impegno costante nello studio della musica e per una affermazione di un futuro professionale di alto livello. E la musica sicuramente avvicina, unisce, inebria, conforta e riesce a far scoprire nuovi luoghi valorizzando il territorio e la storia come è già accaduto per le prime due edizioni del Sicilia Jazz Festival che grazie alle attività concertistiche dislocate lungo il centro storico della città, ha dato modo di far conoscere i luoghi e le caratteristiche turistiche della città. 

Per la terza edizione del Sicilia Jazz Festival Summer oltre a scorrere nel cartellone grandi nomi del mondo artistico internazionale come Marcus Miller, Anastacia, Gregory Porter, The Manhattan Transfer, gli Earth Wind & Fire experience, Bob Mintzer, Manuel Agnelli, Diane Schuur, largo spazio all’interno del Village alle produzioni dei dipartimenti jazz con i Maestri e gli allievi dei conservatori “Vincenzo Bellini” di Catania, “Arcangelo Corelli” di Messina, “Alessandro Scarlatti” di Palermo, Antonio Scontrino” di Trapani, “Arturo Toscanini” di Ribera e Antonio Scontrino” di Trapani.

Tra le tante esibizioni la Brass Marching Street Band per le vie del centro storico all’interno del Jazz Village e Lucas Santana trio, giovane di grandi capacità interpretative, Giacomo Tantillo in quartet, di recente esibitosi al concerto di Radio Italia a Milano, Conservatorio di Messina Teachers’ concert, Conservatorio di Trapani con The Teachers Play, Conservatorio di Palermo con Francesco Guaiana Hexagon Ensemble, Conservatorio di Ribera – TJDP con special guest Nicky Nicolai, Nino Bonocore jazz duo con “Scrivimi”, Jazz Lab Ensemble del Conservatorio Bellini di Catania e tanti altri ancora.

Info programma: www.siciliajazzfestival

Info biglietteria ed abbonamenti Fondazione The Brass Group: 091 778 2860 – 334.7391972, info@brassgroup.it,www.thebrassgroup.it,

Biglietteria: www.bluetickets.itwww.tickettando.it, Real Teatro Santa Cecilia dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30, Spasimo dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30. Info www.siciliajazzfestival@live.it, info biglietteria www.bluetickets.it.

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