È un Siegfried letto con uno sguardo contemporaneo quello che debutterà venerdì pomeriggio alle 17:30, vista la durata dell’opera (cinque ore), al Teatro Massimo di Palermo per la regia di Graham Vick – uno dei protagonisti della scena internazionale – e direttore Stefan Anton Reck, che al Massimo è stato direttore musicale dal 1999 al 2003, inaugurando la stagione del 2001 con la Lulu di Berg.
Un Siegfried concepito proprio per la città di Palermo a partire dallo spazio del Teatro Massimo, in cui i grandi eroi wagneriani diventano personaggi quotidiani alle prese con affanni, entusiasmi, delusioni, dolori, e in cui il grande spartiacque della vita è quello tra potere e amore. Un grande evento: cinque ore di spettacolo, spezzato da due intervalli durante i quali (per chi lo vorrà) sarà servita al Caffè del Teatro una cena dedicata a Wagner e al suo soggiorno in Sicilia, tra sapori tedeschi e mediterranei. Siegfried è la terza parte della monumentale Tetralogia di Wagner. Un progetto di vaste dimensioni iniziato nel 2013 in coincidenza con il bicentenario della nascita del compositore tedesco e che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. Le prime due parti sono andate in scena nel 2013: Des Rheingold (L’Oro del Reno) e Die Walküre (La Valchiria), sempre per la regia di Vick. A Das Rheingold l’Associazione nazionale critici musicali ha assegnato il Premio Abbiati quale miglior spettacolo del 2013. Per coloro che volessero “ripassare” le due “puntate” precedenti, il Teatro Massimo ha varato nell’occasione due iniziative. Domani e sabato la proiezione integrale e gratuita delle due opere in sala Onu. La seconda iniziativa, ideata dallo stesso Graham Vick, vede nel libretto di sala un riassunto delle due opere precedenti concepito come un fotoromanzo: la trama delle due opere è ripercorsa attraverso fotografie dove i personaggi “parlano”, proprio come in un fumetto.
Al Teatro Massimo, Vick presenta Siegfried contemporaneo
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