lunedì, 24 Febbraio 2025
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Al teatro Massimo si è svolto il ”Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo”. Presente il Sindaco Sala

«Collegare Palermo e Milano, due aree metropolitane a vocazione diversa e due grandi regioni della nostra Nazione, è l’occasione per rafforzare la relazione feconda e reciproca fra le due realtà, rafforzare capacità di dialogo e confronto su prospettive di crescita e orientare le azioni della Regione sul capoluogo per migliorare la competitività dell’Italia». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervenendo al “Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo”, che si è svolto stamani al Teatro Massimo di Palermo, a cui hanno partecipato esponenti delle istituzioni pubbliche, i sindaci di Palermo e Milano e operatori culturali ed economici.


«Questa città sta facendo grandi sforzi – ha aggiunto il governatore – ha avuto momenti di crisi, ma sta iniziando un percorso di industrializzazione, cresce il Pil, cresce l’occupazione. Per l’area metropolitana di Palermo la Regione è intervenuta finanziariamente per quasi 700 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 che proprio in questo teatro, la scorsa estate, abbiamo sottoscritto con la presidente Meloni, ai quali vanno aggiunti investimenti europei, nazionali e regionali. Abbiamo tanti interventi in corso d’opera, fra cui la realizzazione del termovalorizzatore di Bellolampo, per il quale a brevissimo sarà pubblicata la gara per la progettazione, insieme a quello di Catania. Potremo liberare la Sicilia dalle discariche ma occorre accelerare il passo, fare di tutto perché Palermo raggiunga il target del 60 per cento di raccolta differenziata previsto, cosi da eliminare la spesa per l’invio all’estero dei rifiuti, produrre energia per la città e ridurre i costi per i siciliani».

In materia di impianti per l’energia rinnovabile, il presidente ha sottolineato nel suo intervento «la consapevolezza che la diffusione delle fonti debba contribuire alla riduzione del costo delle forniture elettriche per cittadini ed imprese, favorendo condizioni di mercato tali da rendere più vantaggiosa l’attrazione di investimenti. Purtroppo – ha proseguito Schifani – questo non accade ancora, e in tal senso avvieremo uno specifico confronto con il governo centrale e con gli operatori di settore per la drastica riduzione dei costi energetici della Sicilia chiamata a offrire il maggiore spazio per l’allocazione degli impianti. Oltre al piano energetico, l’impegno del governo regionale è crescente anche sul fronte del digitale. La Sicilia, e in particolare Palermo, costituiscono un hub della connettività digitale del Mediterraneo; l’obiettivo è quello di rafforzare il percorso proficuamente intrapreso adesso dalla Sicilia, che aveva maturato troppi ritardi in passato, nella convinzione che la transizione ecologica e la digitalizzazione siano mete ineludibili per la modernizzazione».

L’Agenzia del Demanio partecipa al Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo

L’Agenzia del Demanio è intervenuta al “Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo” che si è svolto oggi presso il Teatro Massimo del capoluogo siciliano.
Un confronto sull’asse Nord-Sud tra esponenti delle istituzioni, dell’impresa e del mondo accademico per condividere e definire un progetto di sviluppo sostenibile, ambientale e sociale, in grado di rilanciare il Sistema Paese nel contesto europeo e mediterraneo. 
Al centro del dibattito i temi delle infrastrutture a sostegno dello sviluppo economico e della rigenerazione urbana, le nuove filiere industriali tra Nord e Sud, le politiche dell’abitare e le strategie ambientali per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio e per una crescita economica più sostenibile.

Il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, ha sottolineato l’importanza del patrimonio immobiliare pubblico come strumento di sviluppo per le città: “Il patrimonio è al servizio dei cittadini e del territorio. Se bene utilizzato può aiutare a risolvere i problemi delle città, non solo per ospitare la pubblica amministrazione, ma anche per dare una risposta alle criticità e può essere riconvertito in luogo di relazioni, con un mix funzionale per far fronte alla dimensione dell’abitare. Nel contesto geopolitico attuale – ha continuato dal Verme – il patrimonio dello Stato richiama l’identità e la storia del cittadino, la grandezza delle città italiane ed europee, lo stratificarsi delle culture che hanno permeato la nostra civiltà e, dunque, può garantire la continuità culturale della nostra società”.  Il Direttore dell’Agenzia del Demanio ha posto l’accento anche sull’importanza del partenariato pubblico privato per attrarre investimenti indispensabili a valorizzare gli immobili pubblici e a rigenerare il patrimonio: “Con gli immobili pubblici possiamo offrire servizi di qualità al cittadino all’interno di edifici sempre più digitalizzati, attrattivi e accoglienti, in grado di coinvolgere i giovani e costruire relazioni”. Infine, dal Verme ha ricordato che l’Agenzia del Demanio sta lavorando con molti comuni italiani, da Milano a Palermo, per avviare strumenti di pianificazione integrata in grado di soddisfare i fabbisogni del territorio, mettendo al centro gli immobili pubblici: “Questo è l’unico futuro possibile per il patrimonio immobiliare pubblico”.

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