Lunedì 17 febbraio alle ore 20.30 nella Sala Grande l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori torna, per il quarto anno consecutivo, a suonare, nella stagione concertistica del Teatro Massimo di Palermo. Sul podio salirà Rinaldo Alessandrini, uno tra i più affermati direttori del repertorio del Sei e Settecento italiano, interprete richiestissimo in Italia e all’estero.
In programma una suite di brani strumentali tratti dall’opéra-ballet di Jean-Philippe Rameau Les Indes Galantes, il Concerto Grosso in Si bemolle maggiore op. 6 n. 7 HWV 325 di Georg Friedrich Händel e il Gloria in Re maggiore RV 589 di Antonio Vivaldi, con il Coro del Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo diretto da Fabio Ciulla e come soliste il soprano Anastasia Terranova e il contralto Adriana Di Paola, impegnata in questi giorni anche nelle prove di Falstaff che andrà in scena dal 21 febbraio sempre al Teatro Massimo.
Rinaldo Alessandrini è clavicembalista, organista e fortepianista oltrechè fondatore e direttore di Concerto Italiano. Da ormai quaranta anni sulla scena della musica antica, privilegia nelle scelte del suo repertorio la produzione italiana, cercando di riattribuire alle esecuzioni tutte quelle caratteristiche di cantabilità e mobile espressività che furono proprie allo stile italiano dei secoli XVII e XVIII. Oltre che con Concerto Italiano conduce un’intensa attività solistica, ospite dei festival di tutto il mondo, negli USA, in Canada, in Giappone oltre che in Europa.
Anastasia Terranova, nata a Palermo, si è laureata in Canto Rinascimentale e Barocco sotto la guida di Luca Dordolo e Sonia Prina nel conservatorio della sua città natale, continuando gli studi alla Schola Cantorum Basiliensis e al Conservatorio di musica di Amsterdam. A partire dal 2015 svolge una carriera in tutta Europa, che l’ha vista cantare con direttori quali Enrico Onofri e Christophe Rousset.
Adriana Di Paola, nata a Palermo, si è diplomata col massimo dei voti al Conservatorio di Trapani e dopo le specializzazioni all’Accademia di Santa Cecilia e allo Young Singer Project del Festival di Salisburgo, si è affermata in prestigiosi concorsi internazionali. Tra i prossimi impegni: Die Zauberflöte a Napoli; Gli ossequi della notte di Fux a Graz; The Rake’s Progress all’Opera di Roma con Daniele Gatti.
L’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori ha debuttato ufficialmente nel 2016 a Palermo presso la Chiesa di San Mamiliano e ha proseguito con successo la sua attività presso importanti festival e stagioni concertistiche come il Festival dei Due Mondi, i Pomeriggi musicali di Milano, il Festival austriaco di musica antica Trigonale, gli Amici della Musica di Padova, il Festival Barocco di Roma.
Il Coro del Conservatorio A. Scarlatti di Palermo ha preso parte il 4 marzo 2017, in occasione delle manifestazioni per i 400 anni del Conservatorio, all’esecuzione di due cantate inedite di Donizetti. Da allora ha partecipato a diverse produzioni dando prova di ottima preparazione musicale e vocale, con prime esecuzioni quali Inedia prodigiosa di Lucia Ronchetti e Missa Populi di Simone Piraino.
Il concerto è realizzato in collaborazione con il Conservatorio A. Scarlatti di Palermo. Si tratta di un progetto sostenuto dal Dipartimento per la formazione superiore del Ministero Università e Ricerca – Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione.
Biglietti da 30 a 15 euro, in vendita presso la biglietteria del Teatro Massimo e online.
La biglietteria del Teatro Massimo è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio.
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Fino a domenica 1 marzo nella Sala ONU del Teatro Massimo di Palermo va in scena La serva padrona con la drammaturgia e regia di Roberto Catalano, costumi di Alberto Cavallotti, elementi di scena di Roberto Lo Sciuto, Vittorio Di Matteo sound maker. Dirige l’Orchestra del Teatro Massimo Tommaso Ussardi. In scena nel doppio ruolo di Uberto e del severo direttore artistico vi saranno Lorenzo Grante e Giuseppe Esposito, Serpina e le cantanti Fanny Delacroix e Camilla Turbata saranno, alternandosi nelle repliche e nei ruoli, Federica Maggì, Martina Mazzola e Mariangela Di Stefano, nei panni di Vespone e del tecnico del suono che assiste il Maestro ci sarà l’attore Alessio Barone.
L’intermezzo buffo di Gennarantonio Federico musicato da Giovan Battista Pergolesi nel 1733 diviene il punto di partenza per raccontare la storia di un severo Maestro che nella Sala ONU del Teatro Massimo fa delle audizioni per l’opera che andrà in scena a breve.
Un giovane soprano, benché impaurita, affronta con coraggio l’audizione e, nonostante il Maestro le abbia ingiunto di rinunciare al canto, gli propone invece, con l’aiuto dell’orchestra, di mettere in scena La serva padrona di Pergolesi per mostrare le proprie capacità. Al direttore artistico chiede di interpretare il bisbetico Uberto, lei sarà Serpina, la vivace protagonista che finisce per sposare il padrone. Sfruttando le opportunità che le offre il ruolo, il soprano riesce a ribaltare la situazione.
Lo spettacolo andrà in scena per le scuole. Inoltre recite aperte al pubblico anche sabato 29 febbraio alle ore 11.00 e 16.00 e domenica 1 marzo alle ore 11.00.
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 4 euro.
Biglietteria: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 18 e un’ora prima dello spettacolo.