Il Teatro Greco di Siracusa si prepara ad ospitare il cinquantaduesimo Ciclo di spettacoli classici. Un’occasione da non perdere per vivere un’esperienza singolare e riscoprire la lezione profonda e vitale del teatro antico, i cui testi classici, con la loro impellenza politica e culturale e la forza della loro passione, oltrepassano qualsiasi barriera temporale per diventare parte viva del nostro presente. La stagione 2016 vedrà in scena dal 13 maggio al 19 giugno Elettra di Sofocle e Alcesti di Euripide, mentre dal 23 al 26 giugno Fedra di Seneca: tre nomi e tre storie di donne per un programma tutto al femminile che preannuncia al pubblico grandi emozioni.
L’opera di Sofocle, affidata alla regia di Gabriele Lavia, con la traduzione di Nicola Crocetti, vedrà nei panni di Elettra Federica Di Martino. Al centro del dramma il dolore e l’odio profondo (ricambiato) della protagonista verso la madre Clitemnestra e il suo amante Egisto, uccisori del padre Agamennone. Elettra, soffrendo il destino che su di lei si è abbattuto, spera nel ritorno del fratello Oreste per vendicare la morte del padre. Le scene di Alessandro Camera, i costumi di Andrea Viotti e le musiche di Giordano Corapi.
Moglie di Admeto, il sovrano di Fere in Tessaglia, Alcesti, interpretata per l’occasione da Galatea Ranzi, è invece la protagonista della tragedia omonima di Euripide. La donna, sposa fedele, di fronte alla possibilità di salvare il proprio marito dalla morte, è pronta a sacrificare la propria vita. La regia è di Cesare Lievi, con la traduzione di Maria Pia Pattoni. Scene e costumi di Luigi Perego e le musiche di Marcello Panni.
Per la Fedra di Seneca sulla scena l’attrice Imma Villa, che interpreterà la tormentata passione della figlia del leggendario re cretese Minosse verso il figliastro Ippolito. Dopo avere confessato il proprio amore a Ippolito, che indignato fugge dalla reggia, a Fedra non resta che vendicarsi: a Teseo, appena ritornato dalla sua impresa negli Inferi, la donna racconta mentendo che il figlio ha cercato di abusare di lei. Teseo, infuriato, invoca la maledizione su Ippolito. La regia è di Carlo Cerciello, mentre la traduzione della tragedia latina è di Maurizio Bettini.
Le rappresentazioni classiche dell’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico), per l’alta competenza e bravura degli artisti e dei professionisti coinvolti e per la caratteristica ambientazione, il suggestivo teatro greco di Siracusa, sono un evento unico e d’eccezione. Un appuntamento che ogni anno registra notevole partecipazione e coinvolgimento e che conferma l’importanza e la bellezza del dramma antico.