sabato, 23 Novembre 2024
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Al Teatro di Verdura il 9 agosto la prima di Cavalleria rusticana

La FIALS revoca lo sciopero per Cavalleria Rusticana al Verdura di Palermo. La fondazione Teatro Massimo ha deciso che la cassa integrazione non verrà applicata a coloro che non prenderanno parte alle produzioni in corso

Uniti nella vita e sulla scena, il tenore franco-siciliano Roberto Alagn e il soprano Aleksandra Kurzak saranno gli interpreti di Turiddu e Santuzza nell’esecuzione in forma di concerto di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni al Teatro di Verduradomenica 9 e martedì 11 agosto alle 21,15.

Un evento di grande rilievo che vede il ritorno in Italia dopo più di dieci anni di Roberto Alagna ma anche il ritorno a quella Sicilia dove ha sempre rivendicato le proprie radici. Nella sua trentennale carriera Alagna ha cantato in più di sessanta ruoli e recentemente ha ottenuto un grandioso successo nella ripresa de La bohème al Metropolitan Opera, a trent’anni dal suo debutto nel ruolo di Rodolfo. La moglie, Aleksandra Kurzak, soprano e violinista polacca, è stata membro dell’ensemble della Staatsoper di Amburgo, ha debuttato nel 2004 al Royal Opera House-Covent Garden e ha fatto il suo debutto alla Scala di Milano nel febbraio 2010. Completano il cast, il mezzosoprano georgiano Sofia Koberidze (Lola), il baritono Ernesto Petti (Alfio), Romina Boscolo (Mamma Lucia), sul podio Carlo Goldstein a dirigere Orchestra e Coro del Teatro Massimo, maestro del Coro Ciro Visco.
 
Cavalleria rusticana sarà rappresentata al Teatro di Verdura in forma concertante per rispettare le limitazioni dettate dall’emergenza sanitaria.
 
Opera fortunatissima fin dal suo debutto, Cavalleria rusticana è tratta dalla novella di Giovanni Verga del 1880, e ancor più dal dramma del 1884. Con questo atto unico Pietro Mascagni vinse il Concorso Sonzogno nel 1890 e iniziò la sua carriera di compositore dal successo internazionale, che si basa soprattutto sul fascino inalterato di quest’opera che porta sulla scena lirica il “verismo” dell’ambientazione nella Sicilia di Verga, un verismo fatto di passioni, tradimenti e vendette. Il suo celebre intermezzo sinfonico continua a emozionare ad ogni ascolto per la sua grande potenza evocativa e il potente afflato lirico. Tra i brani celebri, “La siciliana” cantata da Turiddu durante la sinfonia, unico momento in dialetto siciliano di tutta l’opera, il coro “Gli aranci olezzano”, l’aria di ingresso di Compar Alfio “Il cavallo scalpita”, il brindisi “Viva il vino spumeggiante”, lo stornello “Fior di giaggiolo” sono entrati a far parte di un immaginario “siciliano” ancora oggi di grande popolarità. Alla figura della madre si rivolgono le due arie più potenti e drammatiche dell’opera “Voi lo sapete, o mamma” di Santuzza e “Mamma, quel vino è generoso” di Turiddu, fin da subito entrate nel repertorio di tutti i grandi cantanti del repertorio verista. La vicenda di Turiddu, nuovamente attratto da Lola che pure aveva cercato di dimenticare intrecciando una relazione con Santuzza, si svolge interamente nell’arco di un giorno, la domenica di Pasqua: dall’alba, quando Turiddu sgattaiola via da casa di Lola, attraverso tutti i preparativi della festa, la processione, la messa, poi il brindisi di tutto il paese che si conclude tragicamente con la sfida tra Alfio, il marito di Lola avvertito da Santuzza, e Turiddu e il lacerante grido “Hanno ammazzato compare Turiddu!”.
 
Durata 70 minuti circa. In diretta streaming sulla WebTV del Teatro Massimo
 
Biglietti: da 35 a 10 euro.
Prevendite al botteghino del Teatro Massimo e on-line su www.ticketone.it.
Chi ha rinunciato al rimborso dei biglietti e delle quote d’abbonamento potrà usufruire della tariffa ridotta Card Under35. Riduzioni: titolari Card Under35, abbonati alla stagione 2020, studenti dell’Università di Palermo, del Conservatorio A. Scarlatti di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
 
È richiesto l’uso della mascherina all’ingresso del Teatro di Verdura e il pubblico siederà in poltrone distanziate.
 
TEATRO DI VERDURA
domenica 9 e martedì 11 agosto ore 21,15
 
CAVALLERIA RUSTICANA
melodramma in un atto
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci
Musica di Pietro Mascagni
 
Direttore Carlo Goldstein 
Turiddu Roberto Alagna
Santuzza Aleksandra Kurzak
Lola Sofia Koberidze
Alfio Ernesto Petti
Mamma Lucia Romina Boscolo
 
Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Maestro del Coro Ciro Visco

La FIALS revoca lo sciopero per Cavalleria Rusticana al Verdura di Palermo

Il sindacato autonomo FIALS revoca lo sciopero per la prima di Cavalleria Rusticana, in programma il 9 agosto, al Teatro di Verdura di Palermo, nell’ambito della rassegna del Teatro Massimo “Sotto una nuova luce”. 

La Fondazione Teatro Massimo ha deciso che la cassa integrazione non verrà applicata a coloro che non prenderanno parte alla produzione artistica in corso. 

Tutti i precari inoltre avranno un contratto sino al 1 gennaio 2021 a tutela da eventuali blocchi dovuti all’emergenza Covid-19.

Il motivo della proclamazione dello sciopero era dovuta al dissenso, manifestato dal sindacato e dai suoi iscritti, in merito all’accordo che la Fondazione Teatro Massimo aveva sottoposto ai lavoratori. Accordo che prevedeva altre nove settimane di FIS (Fondo d’Integrazione Salariale) con la possibilità di porre alcuni dipendenti in cassa integrazione durante le produzioni in corso.

“Il FIS non verrà somministrato a chi non prenderà parte alla produzione, evitando così di mettere a rischio uno dei pilastri del contratto collettivo di lavoro. Inoltre, la Fondazione ci ha rassicurato sul fatto che tutti i precari avranno un contratto sino al 1 gennaio 2021, in maniera tale da tutelare i lavoratori più deboli da eventuali nuovi blocchi forzati dovuti all’emergenza Covid-19”, spiega Antonio Barbagallo, segretario della FIALS di Palermo.  

Prosegue però lo stato di agitazione delle maestranze del teatro finché non verranno ripristinate le normali relazioni sindacali.“Permangono tuttavia delle perplessità sui numeri riportati in bilancio e sulle relazioni sindacali, visto che la dirigenza si ostina a convocare a tavoli separati la FIALS-CISAL dalle altre organizzazioni sindacali solo per non aver firmato un accordo di cui, peraltro, non era necessario apporre alcuna firma – sottolinea il segretario Barbagallo – per questi motivi l’assemblea degli iscritti ha votato a maggioranza il ritiro dello sciopero della prima di Cavalleria Rusticana ma il mantenimento dello stato d’agitazione finché non verranno ripristinate le normali relazioni sindacali”.

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