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Al museo Riso, l’artista Claire Fontaine espone due opere ispirate al culto di Santa Rosalia

L'inaugurazione: mercoledì 10 luglio. Fino al 4 settembre

Per Rosalia Viva. Visioni del presente. Progetto espositivo per i 400 anni del ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia, ecco Claire Fontaine con Tra cielo e terra installazione site-specific, a cura di Valentina Bruschi

che si inaugura mercoledì 10 luglio alle ore 18 al Riso – Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea

in via Vittorio Emanuele 365 a Palermo.

Evelina De Castro, direttrice di Riso – Museo regionale d’arte moderna e contemporanea, introdurrà una conversazione tra Claire Fontaine e Anita Chari, autrice del libro “A User’s Manual to Claire Fontaine” (Lenz Press 2024); modera Valentina Bruschi, curatrice del progetto espositivoSarà l’occasione per incontrare Claire Fontaine che da Palermo, dove ha stabilito il suo atelier nel 2017, ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali.

L’opera di Claire Fontaine Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere è ad oggi presente a dare il titolo alla 60esima Biennale di Venezia, dove altre opere dell’artista sono esposte nel padiglione della Santa Sede ospitato eccezionalmente nella Casa di Reclusione femminile di Venezia-Giudecca ove si è recato in visita Papa Francesco, primo pontefice a visitare la Mostra internazionale d’Arte.

E alle 19.30 lo svelamento dell’installazione site-specific

L’’installazione, Tra cielo e terra di Claire Fontaine, commissionata da Riso – Museo regionale d’arte moderna e contemporanea, è stata realizzata per i 400 anni dal ritrovamento delle reliquie della Santa patrona di Palermo. Il titolo è ispirato al saggio di Sara Cabibbo, Santa Rosalia tra terra e cielo (Sellerio 2004), e associa il culto della vergine taumaturga, portatrice di salute e di luce dopo la peste, a due immagini a noi familiari: l’emoji del sole (A Brighter Tomorrow, 2024) – concepito per questa occasione – e quello del fuoco (On Fire, 2023). La materializzazione nello spazio fisico di due immagini “ready-made”, di cui si fa un uso digitale e relazionale, è descritta dall’artista come la creazione di un anti-nft, lo spostamento di un oggetto virtuale al di fuori di uno spazio interattivo. Claire Fontaine vuole coinvolgere lo spettatore in un dialogo visivo immediato e universale, invitando a stabilire un nuovo rapporto col tema di Santa Rosalia, il cui nome e immagine sono saldamente legati alla città di Palermo. Linguaggio simbolico e universale, in grado di trasmettere emozioni senza la necessità delle parole, un esperanto fatto di ideogrammi che uniscono il popolo palermitano nel culto della “Santuzza”. Questa scelta artistica riflette l’intenzione di creare un ponte tra tradizione e modernità, confrontandosi con nuovi segni visivi per offrire al pubblico un’esperienza che fa riflettere sulla comunicazione delle emozioni e dei sentimenti legati al culto dei santi: la speranza, la passione e il bisogno di proiettarsi in un futuro radioso.

L’installazione sarà visibile dalla strada di giorno e di notte, allestita all’interno delle vetrine di Riso – Museo regionale d’arte moderna e contemporanea, che si affacciano sul Cassaro.

La sera del 14 luglio il carro processionale del Festino, dedicato alla patrona della città, sfilerà davanti alle sculture, suggellando il nesso visuale ed emotivo universale, in questo che è l’anno giubilare Rosaliano, quarto centenario del rinvenimento delle spoglie mortali di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino e della liberazione della città dal flagello della peste.

La mostra terminerà il 4 settembre, dies natalis di Santa Rosalia, inteso come data della sua morte corporea e nascita alla vita eterna.

A Brighter Tomorrow è la seconda opera di Claire Fontaine acquisita in Sicilia da una collezione pubblica, dopo le tre versioni del lavoro Stranieri Ovunque (in italiano, arabo e persiano) quest’anno entrate a far parte della collezione permanente del Museo Civico di Castelbuono (Palermo). Si ringrazia la Galleria T293 di Roma per la collaborazione e Planeta

Claire Fontaine 

Si definisce un’artista collettiva fondata da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi. Il suo nome è uno pseudonimo che suona come il nome proprio di una donna francese, ispirato all’orinatoio di Duchamp (Fontaine) e a una nota marca di cancelleria francese (Clairefontaine). Lo pseudonimo crea deliberatamente l’equivoco, non associando le loro biografie alle opere, trasformando il lavoro in uno spazio di libertà. L’uso della citazione è legato alla stessa intenzione: non focalizzarsi sul genio individuale e l’eccellenza dei singoli ma ricercare l’attivazione delle forze e delle forme presenti nella storia dell’arte, sottolineandone il contenuto politico. Claire Fontaine utilizza vari medium – dal video alla scultura, il neon soprattutto – e rifiuta l’obbligo della riconoscibilità formale nel suo lavoro, che invece considera come una ricerca sperimentale in progress, un’esplorazione continua. Claire Fontaine ha esposto in tutto il mondo e le sue opere si trovano nelle collezioni dei maggiori musei e istituzioni culturali internazionali. Dal 2017 vive e lavora a Palermo. Per maggiori informazioni: https://www.clairefontaine.ws/

Info e contatti:

urp.museo.riso.bci@regione.sicilia.it

www.museoartecontemporanea.it

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