È intitolata Ottocelle la mostra che sarà presentata il prossimo sabato 30 maggio al Collegio dei Gesuiti di Alcamo, sede del nuovo museo di arte contemporanea, la seconda dalla sua apertura. Il progetto espositivo, che nel titolo prende spunto dalla conformazione stessa della galleria principale, proporrà le opere dei quattro artisti italiani Elisa Nicolaci, Francesco De Grandi, Sergio Zavattieri e Luisa Mazza, vincitori del bando pubblicato dall’amministrazione comunale finalizzato alla promozione del territorio attraverso la produzione di opere “site specific” che resteranno a far parte del patrimonio permanente del museo.
Il taglio del nastro, che avverrà alle ore 18,00 alla presenza del sindaco Sebastiano Bonventre, dell’assessore alla Cultura Selene Grimaudo e di artisti e critici, sarà inserito all’interno di una giornata di studio che prenderà il via alle ore 9,00 all’auditorium del Collegio dove saranno presentati gli elaborati del workshop “Progettazione architettonica”, coordinato da Andrea Sciascia, che ha preso il via lo scorso marzo e che è inserito all’interno del progetto Creative Lab Alcamo, finanziato dal Po Fesr 2007/2013, che ha dato il via alle attività del museo. Presenti all’appuntamento anche il responsabile scientifico del progetto, Alessandra Badami, docente dell’Università di Palermo, partner del Creative Lab insieme al comune di Alcamo, ed il direttore artistico Enzo Fiammetta.
La giornata proseguirà alle ore 15,30 al centro congressi Marconi con l’inaugurazione della mostra dei progetti degli allievi architetti dell’Università di Palermo, dedicata ad una nuova visione e ad una rinnovata funzione del centro storico di Alcamo, e il convegno “Il museo e la rete”, che indaga sulla necessità della creazione di reti tra musei e sul rapporto tra istituzioni culturali e network coordinato dalla storica dell’arte e museologa Mercedes Autieri. La full immersion artistica che impegnerà la città storica trapanese si concluderà con la performance “Ricucire la terra”, prevista per le 19,30 all’auditorium del Collegio, ideata e coordinata dall’artista Gandolfo Gabriele David, che sperimenta uno stimolante incontro tra la sapienza di un gruppo di ricamatrici alcamesi e l’arte contemporanea.