Giungono al Museo Civico di Capaci per raccontare una migrazione dai tratti che guardano all’ iconologia della speranza le “Strutture in Emergenza” di Massimiliano Scuderi. L’inaugurazione alle 18 di venerdì 5 ottobre nella struttura all’interno di Palazzo Conti Pilo.
Mostra, che si compone di otto dipinti di un giovane ed eclettico artista – proficuo disegnatore, analista della forma e dell’animazione grafica – che,attraverso geometrie asimmetriche e astratte, in un gioco di forme e colori fiabeschi, esprimono la sua cifra stilistica, insieme alla sua arte immaginaria, modulare e metamorfica del tutto riconoscibile.
Grande il consenso che la mostra ha avuto al Museo Civico di Carini, prima tappa di un percorso avviato dal “Collettivo Neuma”, giovanissima associazione artistica e culturale siciliana, il cui punto di forza è la sua capacità di porre l’accento sulla dimensione culturale delle immagini e della visione, puntando prevalentemente a mettere in mostra l’aspetto antropologico e costruttivo dell’immaginazione e dell’immaginario collettivo odierno, continuamente in fieri.
«Le tele che Massimiliano Scuderi ci propone – spiega Fabiola Di Maggio, curatrice della mostra, ma anche ideatrice e presidente del “Collettivo Neuma” – hanno forti contenuti ideologici che si presentano quali frame surreali di cronaca contemporanea, come si evince agevolmente dalle rappresentazioni delle due navi ONG Lifeline e Aquarius. Tuttavia, esse sono al contempo delle traiettorie di riflessione fantastica prive di ragguagli spazio-temporali, tanto arcaiche quanto futuribili, attraversanti la storia e tutte le storie di esodi, che la memoria umana non può e non deve dimenticare. Per riflettere sul passato, sul presente e sull’avvenire in una prospettiva che faccia incrociare e dialogare i tempi, i luoghi e le loro proiezioni».
Una mostra, quella di Massimiliano Scuderi, nella quale «la figura umana sognante è completamente mancante, ma la cui presenza proprio nell’assenza risulta più forte di una sua reale visibilità. L’aspettativa umana del salvataggio si carica così di un aspetto soprannaturale, un raggio divino dorato che attraversa molti di questi dipinti: una guida verso un porto sicuro, un filo aureo di solidarietà e di assistenza, il bagliore illimitato della fede tout court».
Anche in questa tappa, oltre a quelle di Scuderi, si potranno ammirare tre opere connesse allo stesso tema della migrazione: una dello scultoreGiacomo Bertolino; una del pittore Marco Favata; una del fotografoMichele Di Donato, tutti componenti del “Collettivo Neuma”.
“Strutture in emergenza” si potrà visitare sino al 20 ottobre, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.